Ansia: sintomi, cause, diagnosi e trattamento

Tutto quello che devi sapere sull'ansia

Pubblicato il   / Ansia e Depressione
ansia
Ansia e depressione colpiscono 6 milioni di italiani

Sommario:

Panoramica
Cause
Sintomi
Diagnosi
Trattamento
Test

 

Panoramica

Provare occasionalmente ansia fa parte della normale vita di tutti. Ognuno di noi, ogni tanto, trovandosi in determinate situazioni, prova sentimenti di ansia. Per esempio, potresti sentirti preoccupato e ansioso di fare un esame, prima di un appuntamento importante o di una visita medica, oppure a un colloquio di lavoro.

In momenti come questi, sentirsi ansiosi può essere perfettamente normale e, anzi, rientra nei naturali meccanismi attivati dal nostro organismo.

Tuttavia, alcune persone trovano difficile controllare le loro preoccupazioni, fino ad arrivare al punto in cui i sentimenti di ansia diventano più costanti, generalizzati e talmente intensi da influenzare negativamente le loro vite quotidiane.

Queste sensazioni di ansia e panico possono essere difficili da gestire e risultare sproporzionate rispetto al "pericolo" reale, portando la persona a evitare luoghi e situazioni per non incorrere in queste spiacevoli sensazioni. A lungo andare, e senza mettere a punto alcuna contromisura volta alla risoluzione del problema, comportamenti del genere possono arrivare a intaccare il proprio stile di vita.

L'ansia è anche il sintomo principale di diverse condizioni, tra cui:


Le informazioni contenute in questa sezione riguardano una condizione specifica chiamata disturbo d'ansia generalizzato, conosciuto come la più comune e diffusa forma di ansia.

L'ansia generalizzata è una condizione a lungo termine che ti fa sentire ansioso per una vasta gamma di situazioni e problemi, piuttosto che per un evento specifico.

Le persone che soffrono di ansia generalizzata si sentono ansiose quasi tutti i giorni e, spesso, fanno fatica a ricordare l'ultima volta che si sono sentite calme e rilassate.
Non appena un pensiero ansioso svanisce, un altro può apparire improvvisamente su un problema diverso, dando origine alla catena di eventi che genererà ansia.

L'ansia può essere la causa non solo di sintomi psicologici (mentali) ma anche fisici. Questi variano da persona a persona, ma possono includere:

  • irrequietezza e preoccupazione;
  • problemi di concentrazione o di sonno;
  • vertigini o palpitazioni cardiache.

 

Sebbene le sensazioni di ansia, in certi momenti, siano del tutto normali, è importante chiedere una consulenza psicologica se ti accorgi che l'ansia ormai influisce sulla tua vita quotidiana o ti provoca angoscia.

Lo psicologo ti farà qualche domanda sui tuoi sintomi, sulle tue preoccupazioni, nonché paure ed emozioni, in modo da identificare il tipo di ansia e fornirti le soluzioni per gestirla al meglio permettendoti di superare le difficoltà.

 

Cause

La causa esatta dell'ansia generalizzata non è completamente nota agli studi. Le evidenze scientifiche, però, mettono in rilievo la cooperazione e combinazione di più fattori che giocano un ruolo nel disturbo. Questo significa che sono presenti, in concomitanza, cause psicologiche, biologiche e ambientali.

Le ricerche hanno suggerito che questi fattori possono includere:

  • iperattività in alcune aree del cervello coinvolte nelle emozioni e nel comportamento;
  • uno squilibrio delle sostanze chimiche cerebrali (serotonina e noradrenalina), che sono deputate al controllo e alla regolazione dell'umore;
  • geni ereditati dai genitori: è stato stimato che è 5 volte più probabile sviluppare ansia generalizzata se si ha un parente stretto con la stessa condizione. Da studi sui gemelli si è visto che la percentuale di familiarità del disturbo d’ansia generalizzata è del 20%. Quindi se uno dei due fratelli presenta un disturbo, il fratello ha il 20% di probabilità di svilupparlo;
  • esperienze di vita come eventi traumatici sembrano innescare disturbi d'ansia in persone che sono già inclini all'ansia;
  • avere una condizione di salute a lungo termine dolorosa;
  • avere una storia di abuso di droghe o alcol.

È importante precisare che, in realtà, molte persone soffrono di ansia generalizzata senza una ragione apparente.

 

Possibili cause mediche

Per alcune persone, l'ansia può essere collegata a un problema di salute. In alcuni casi, segni e sintomi di ansia sono i primi indicatori di una malattia medica. Se il medico sospetta che la tua ansia possa avere un'origine clinica, è possibile effettuare degli accertamenti con esami più specifici.

Alcuni pazienti che soffrono di ansia possono arrivare a sostenere una visita specialistica inviati dal medico di base. È facile, infatti, che persone colpite dal disturbo d’ansia generalizzata si presentino dal medico lamentando problemi gastrointestinali, cardiaci o di eccessiva tensione muscolare. Spesso, chi soffre di disturbo d’ansia generalizzata lamenta uno stato di stanchezza cronica non motivata da problematiche fisiche o dallo stile di vita.

Esempi di problemi medici e malattie che possono essere collegati all'ansia includono:

  • malattie del cuore;
  • diabete;
  • problemi alla tiroide, come l'ipertiroidismo;
  • disturbi respiratori, come la broncopneumopatia cronica ostruttiva e l'asma;
  • abuso di droghe;
  • abuso di alcol o farmaci ansiolitici;
  • dolore cronico o sindrome dell'intestino irritabile;
  • tumori rari che producono specifici ormoni;
  • a volte l'ansia può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci.


Gli esami specifici suggeriti dal medico di base o dallo specialista si pongono come obiettivo quello di appurare che non vi sia alcuno di questi problemi organici. In tal modo, sarà possibile dimostrare clinicamente che il disturbo d'ansia generalizzata ha origini psicologiche.

Per quanto svolgere un'autodiagnosi si riveli, il più delle volte, fallimentare, è importante capire se la tua ansia può essere dovuta a una condizione medica di base. Per farlo, occorre prendere in considerazione la propria storia clinica e quella dei familiari.

È possibile che la tua ansia possa essere dovuta a una condizione medica di base se:

  • non hai parenti di sangue (come un genitore o fratello) che soffre d'ansia;
  • non hai sofferto d'ansia da bambino;
  • non eviti certi comportamenti o situazioni a causa dell'ansia;
  • hai un'improvvisa comparsa di ansia che sembra estranea e scollegata agli eventi della vita e non hai avuto precedenti di ansia intensa.

 

Fattori di rischio

Questi fattori possono aumentare il rischio di sviluppare un disturbo d'ansia:

Trauma: i bambini che hanno subito abusi o traumi o sono stati testimoni di eventi traumatici hanno un rischio maggiore di sviluppare un disturbo d'ansia in alcuni momenti della vita. Gli adulti che vivono un evento traumatico possono anch'essi sviluppare un disturbo d'ansia.

Stress causato da una malattia: avere una condizione di salute precaria o una grave malattia può causare preoccupazioni significative sul presente e sul futuro.

Accumulo di stress: un evento importante o un accumulo di situazioni di vita stressanti possono innescare un'ansia eccessiva (ad esempio, un lutto in famiglia, stress lavorativo o continue preoccupazioni per la propria relazione o le proprie finanze).

Personalità: le persone con determinati tipi di personalità sono più inclini a provare ansia rispetto ad altre.

Altri disagi: le persone con altri disagi psicologici, come la depressione, spesso hanno contemporaneamente anche un disturbo d'ansia.

Avere un disturbo d'ansia talvolta può portare ad altre complicazioni come:

  • Depressione
  • Abuso di sostanze
  • Problemi di sonno (insonnia)
  • Problemi digestivi o intestinali
  • Mal di testa e dolore cronico
  • Isolamento sociale
  • Problemi a scuola o al lavoro
  • Scarsa qualità della vita
  • Pensieri suicidari

Non c'è modo di prevedere con certezza quale sarà lo sviluppo dell'ansia, ma puoi agire attivamente e prendere provvedimenti per ridurre l'impatto dei sintomi.

Infatti, con una consulenza psicologica è possibile imparare a gestirli in modo efficace.

Come ogni altro disturbo, più aspetti più diventa complesso trattare il problema.


Chi è interessato

L'ansia generalizzata è una condizione comune che colpisce più del 5% della popolazione (più di 3 milioni di italiani) con una prevalenza leggermente superiore tra le donne rispetto agli uomini. La condizione si presenta in misura maggiore dopo i 30 anni.
L'ansia colpisce chiunque ma è stato riscontrato che statisticamente i disturbi ansioso-depressivi si associano anche a condizioni di svantaggio sociale ed economico: rispetto ai coetanei più istruiti, raddoppiano negli adulti con basso livello di istruzione.

 

Sintomi

I sintomi di ansia più comuni includono: sensazione di nervosismo, irrequietezza o tensione, percezione di pericolo imminente, panico, aumento della frequenza cardiaca, iperventilazione, sudorazione, tremore, sensazione di debolezza o stanchezza, difficoltà di concentrazione, disturbi del sonno, problemi gastrointestinali, evitamento.

L'ansia non adattiva è infatti una complessa combinazione di emozioni, sensazioni, cognizioni e comportamenti. Alcuni di questi sintomi (non devono per forza essere tutti presenti, ne bastano alcuni) possono essere:

 

SINTOMI FISICI E SOMATICI:

  • Tachicardia
  • Palpitazioni
  • Dolori al torace
  • Respiro corto e difficoltoso
  • Disturbi gastro intestinali
  • Stitichezza
  • Mani fredde e bagnate
  • Dolenzia muscolare
  • Tremori
  • Pallore
  • Stimolo alla minzione
  • Contrazioni muscolari
  • Diarrea
  • Nausea
  • Vomito
  • Bruciore allo stomaco
  • Sudorazione
  • Sensazione di caldo o freddo
  • Bocca secca
  • Vertigini
  • Difficoltà a dormire
  • Risvegli frequenti
  • Riduzione dell’appetito

 

SINTOMI PSICOLOGICI:

  • Sensazioni di pericolo o minaccia
  • Preoccupazioni per la salute, il futuro, per il lavoro o per le persone care
  • Difficoltà di concentrazione
  • Confusione
  • Calo di efficienza nelle prestazioni
  • Sensazione di affaticamento
  • Apprensione
  • Irritabilità
  • Paura di morire, impazzire o perdere il controllo
  • Nervosismo
  • Incapacità a rilassarsi
  • Timore di non riuscire a farcela
  • Autosvalutazione
  • Valutazione irrealistica della realtà
  • Catastrofismo
  • Vergogna

SINTOMI COMPORTAMENTALI:

  • Evitamento di specifici luoghi o situazioni
  • Fuga
  • Immobilizzazione
  • Reazioni eccessive di fronte agli stimoli
  • Non riuscire a guardare le persone negli occhi

 

I Sintomi dell'ansia - Infografica PsicologiOnline

 

Tipi di ansia:

Esistono diversi tipi di disturbi d'ansia:

Agorafobia: è un tipo di disturbo in cui si temono ed evitano luoghi o situazioni che pensi potrebbero provocarti panico e farti sentire intrappolato, indifeso o imbarazzato.

Disturbo d'ansia dovuto a una condizione medica: include sintomi di ansia intensa o panico direttamente causati da un problema di salute fisica.

Disturbo d'ansia generalizzato: è l'ansia più comune, di cui si parla nello specifico in questa pagina, include ansia persistente ed eccessiva per attività o eventi ordinari e di routine. La preoccupazione è sproporzionata rispetto alla circostanza reale, è difficile da controllare e influisce anche su come ti senti fisicamente. Si presenta spesso insieme ad altri disturbi d'ansia o depressione.
La persona tende ad essere costantemente in allerta, a preoccuparsi eccessivamente per qualsiasi cosa, evidenziando nel tempo una riduzione significativa della qualità della vita.

Disturbo da attacchi di panico: comporta ripetuti episodi di improvvisi sentimenti di ansia intensa e paura o terrore che raggiungono un picco in pochi minuti (attacco di panico). Potresti provare la sensazione di morte imminente, mancanza di respiro, dolore toracico o palpitazioni al cuore. Gli attacchi di panico possono spaventare al punto da preoccuparsi che si ripetano, portando la persona ad evitare tutte le situazioni in cui si sono verificati in precedenza.

Ansia da prestazione: questo disturbo comporta un particolare nervosismo nei momenti che anticipano attività che richiedono o sembrano richiedere una certa performance. Può presentarsi in diverse situazioni, ad esempio sul lavoro, nelle competizioni sportive, in occasione di esami scolastici o nell'attività sessuale.

Disturbo da stress post traumatico: è l'insieme delle forti sofferenze psicologiche che conseguono ad un evento traumatico, catastrofico o violento.

Mutismo selettivo: è la difficoltà che hanno alcuni bambini a parlare in determinate situazioni.

Disturbo d'ansia da separazione: è un disturbo dell'infanzia caratterizzato da un'ansia eccessiva, correlata alla separazione dai genitori o da altre figure di riferimento.

Disturbo d'ansia sociale (fobia sociale): comporta alti livelli di ansia, paura ed evitamento di alcune situazioni sociali che si crede possano provocare sentimenti di imbarazzo o inadeguatezza.

Fobie specifiche: sono caratterizzate da ansia e paura marcata nei confronti di oggetti o situazioni specifiche (es. aereo, sangue, animali, altezza). Questa agitazione è sproporzionata e spesso irrazionale rispetto alle paure comuni.

Disturbo d'ansia indotto da sostanze: è caratterizzato da sintomi di ansia o panico intensi che sono il risultato diretto di abuso di droghe, assunzione di farmaci, esposizione a sostanze tossiche o sospensione improvvisa dai farmaci.

Altri disturbi d'ansia non specificati: questa definizione è utilizzata per ansia o fobie che non soddisfano i criteri esatti per qualsiasi altro disturbo d'ansia, ma sono abbastanza significativi da risultare dolorosi e distruttivi.

 

Diagnosi

Il disturbo d'ansia generalizzato può essere difficile da diagnosticare.

In alcuni casi, può anche essere difficile distinguere da altre condizioni di salute mentale, come la depressione.

Il DSM-5, il manuale diagnostico redatto dall’American Psychiatric Association, indica che per poter fare diagnosi di ansia generalizzata è necessario che siano soddisfatti i seguenti criteri:

A) Eccessiva ansia e preoccupazione che si presentano per la maggior parte dei giorni per almeno sei mesi e che riguardano una serie di attività ed eventi di vita quotidiani (come ad esempio la scuola o il lavoro)

B) Difficoltà a controllare la propria preoccupazione.

C) L’ansia e la preoccupazione sono collegati ad almeno tre dei seguenti sintomi che devono essere presenti per diversi giorni negli ultimi sei mesi.

  • sentirsi irrequieti, agitati o coi nervi a fior di pelle
  • sentirsi stanchi facilmente
  • difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria
  • irritabilità
  • tensione muscolare
  • disturbi del sonno (difficoltà ad addormentarsi o stare addormentati, o un sonno disturbato)

n.b. mentre per gli adulti sono necessari almeno tre sintomi, per fare diagnosi a bambini è sufficiente un solo sintomo.

D) L’ansia, le preoccupazioni o i sintomi fisici causano stress significativo o creano problematiche nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre aree importanti per l’individuo

E) Il disturbo non è attribuibile agli effetti fisiologici di sostanze (come abuso di sostanze stupefacenti) o altre condizioni mediche (per esempio l’ipertiroidismo).

F) Il disturbo non può essere meglio spiegato da un’altra condizione o disturbo psichico (ad esempio l’ansia anticipatoria del disturbo di panico).

 

Quando chiedere aiuto a un esperto

Se hai il dubbio che dietro la tua ansia si celi qualche causa organica di tipo medico, parlane con il tuo medico di base, il quale potrà consigliarti degli esami specialistici o alcuni esami del sangue per escludere altre condizioni che potrebbero causare i sintomi, come ad esempio:

- anemia (una carenza di ferro o vitamina B12 e folato);
- una ghiandola tiroide iperattiva (ipertiroidismo).

Se dagli esami non emerge nulla, significa che non è presente alcun problema di salute, l'ansia è di origine psicologica e come tale andrà trattata.

ATTENZIONE: Quando si va dal medico di base per informarlo di soffrire d'ansia senza alcuna causa medica, purtroppo è diventata prassi molto comune ricevere subito una prescrizione di ansiolitici. A tal proposito, è bene sapere che il medico di base non ha le competenze per fare questo tipo di valutazione, e comprendere se sia necessaria la prescrizione di psicofarmaci non rientra nella sua professione.

L'abitudine di prescrivere farmaci con eccessiva leggerezza ha indotto molte persone ad assumere psicofarmaci senza che ve ne fosse reale bisogno, provocando effetti collaterali e peggiorando lo stato di salute, anziché migliorarlo.

Nel caso del disturbo d'ansia generalizzata, nella maggior parte dei casi, è possibile gestirla senza l'utilizzo di farmaci ma intraprendendo un percorso psicologico.

Se la tua ansia è di origine psicologica, le figure cui devi richiedere un consulto sono lo psicologo o lo psicoterapeuta. Se questi dovessero riscontrare l'utilità di affiancare anche un approccio farmacologico, ti consiglieranno una visita specialistica da uno psichiatra, che è il medico specialista che possiede le conoscenze e le competenze utili a valutare la prescrizione e il dosaggio degli psicofarmaci.

Quando ti rivolgerai allo specialista (psicologo, psicoterapeuta o psichiatra), per comprendere meglio la tua condizione, esso potrà farti alcune domande. Tra le altre, quelle che meglio permettono di tastare con mano le cause e le caratteristiche del disturbo d'ansia generalizzata sono:

  • quali sono i tuoi sintomi e quanto sono gravi? Per quanto li hai avuti? In che modo influenzano la tua capacità di vivere la vita quotidiana?
  • ci sono stati cambiamenti importanti nella tua vita?
  • hai mai avuto un attacco di panico?
  • eviti certe cose o situazioni perché ti rendono ansioso?
  • la tua ansia è occasionale o continua?
  • quando hai iniziato a notare di avere l'ansia?
  • qualcosa in particolare sembra scatenare la tua ansia o peggiorarla?
  • cosa, semmai, sembra migliorare le tue sensazioni d'ansia?
  • hai avuto qualche esperienza traumatica di recente o in passato?
  • quali sono le tue condizioni di salute?
  • prendi farmaci? Se sì, quali?
  • fumi, bevi regolarmente alcolici o fai utilizzo di droghe?
  • hai parenti stretti che soffrono d'ansia o di altre condizioni di salute mentale, come la depressione?

Queste domande rappresentano anche un utile vademecum a cui puoi rispondere in privato, magari trascrivendo il tutto su un diario, per conoscere meglio te e i caratteri che contraddistinguono il tuo stato ansioso. Rispondere a queste domande significa, inoltre, iniziare a prendere dimestichezza con quello che si profila come un vero e proprio percorso conoscitivo.

Anche perché, inizialmente, magari potresti avere difficoltà a parlare - specie con qualcuno che ritieni un estraneo - dei tuoi sentimenti, delle tue emozioni e della vita personale. Ma, per poterti aiutare, è importante che lo specialista comprenda a fondo i tuoi sintomi e le circostanze in cui essi si manifestano, in modo che possa essere fatta la diagnosi corretta.

Contatta uno specialista se ti trovi in una di queste condizioni:

  • senti che ti stai preoccupando troppo e l'ansia interferisce con il tuo lavoro, le relazioni o altri aspetti della tua vita;
  • la tua paura, preoccupazione o ansia ti turbano e sono difficili da controllare;
  • ti senti depresso, hai problemi con l'alcol o l'uso di droghe o hai altri problemi insieme all'ansia;
  • pensi che la tua ansia potrebbe essere collegata a un problema di salute fisica;
  • hai pensieri o comportamenti suicidi (in tal caso, cerca immediatamente un trattamento di emergenza).

 

Trattamento

I due principali trattamenti per i disturbi d'ansia sono la psicoterapia ed eventualmente gli psicofarmaci. In alcuni casi potresti beneficiare maggiormente di una combinazione dei due.

É stato dimostrato che gli effetti benefici della psicoterapia durano più a lungo di quelli dei farmaci.

 

Psicoterapia

La Psicoterapia, come ad esempio la terapia cognitivo comportamentale (CBT), prevede di lavorare con un terapeuta per ridurre i sintomi dell'ansia.

Il percorso, generalmente di breve termine, permette anche di apprendere abilità specifiche per gestire i sintomi, mettere in discussione i tuoi pensieri negativi o ansiosi e permetterti di fare cose che di solito eviti perché ti rendono ansioso, tornando gradualmente a svolgere le attività che hai iniziato ad evitare a causa dell'ansia.

Durante la terapia si impara anche ad esporsi gradualmente all'oggetto o alla situazione che scatena la propria ansia, fino ad arrivare ad un'efficace e autonoma gestione delle situazioni.

Di solito la psicoterapia comporta l'incontro con un terapeuta appositamente formato e accreditato per una sessione di 1 ora ogni settimana per 3 o 4 mesi. Ma ovviamente la durata del percorso dipende dalla specifica e soggettiva situazione.

Utili possono essere anche le tecniche di rilassamento come il training autogeno o il rilassamento muscolare, che possono essere insegnate da uno psicologo o psicoterapeuta specificamente formato in queste discipline.

 

Farmaci

Diversi tipi di farmaci sono usati per alleviare i sintomi, a seconda del tipo di disturbo d'ansia che hai. Per esempio:

  • Ansiolitici: buspirone
  • Benzodiazepine: alprazolam, lorazepam, diazepam e clonazepam.
  • Antidepressivi: (se presente depressione).
  • Antistaminici: idrossizina.
  • Beta-bloccanti: propanolo.
  • Altri ansiolitici-antipsicotici: paroxetina, pregablyn, meprobamato.

Ricorda che i farmaci sono destinati al sollievo a breve termine dei sintomi di ansia e non sono destinati a essere utilizzati a lungo termine. Per gestire l'ansia in modo efficace affianca sempre un supporto psicologico.
Se si inizia ad utilizzare farmaci è fondamentale attenersi al piano di trattamento, assumendoli solamente nelle dosi e modalità prescritte dallo specialista.

 

Consigli utili, stile di vita e rimedi casalinghi

Anche buone abitudine e cambiamenti dello stile di vita possono fare la differenza nella gestione dell'ansia. Ecco cosa puoi fare:

  • leggere libri di auto aiuto
  • frequentare corsi di gruppo o un corso online per la gestione dell'ansia
  • fare esercizio fisico regolarmente: L'esercizio fisico regolare, in particolare l'esercizio aerobico, può aiutarti a combattere lo stress e alleviare la tensione.
  • fare sport (camminata veloce, corsa, nuoto, ciclismo, tennis, escursioni a piedi, calcio, pallacanestro, pallavolo, aerobica, palestra). Dovresti mirare a fare almeno 150 minuti di esercizio a intensità moderata a settimana. Sviluppa una routine in modo da essere fisicamente attivo quasi tutti i giorni della settimana. L'esercizio fisico è un potente riduttore di stress. Può migliorare il tuo umore e aiutarti a stare bene. Inizia lentamente e gradualmente aumenta la quantità e l'intensità delle tue attività.
  • imparare esercizi di rilassamento e meditazione
  • praticare yoga o pilates
  • riposare e dormire in modo regolare
  • seguire un'alimentazione sana ed equilibrata
  • socializzare
  • rompere il ciclo. Quando ti senti ansioso, fai una passeggiata o pratica un hobby per rifocalizzare la mente lontano dalle tue preoccupazioni.

Cosa non fare e cosa evitare:

  • Evitare le bevande contenenti caffeina, come caffè, tè, bevande gassate e bevande energetiche, può aiutare a ridurre i livelli di ansia. Questo perché la caffeina può disturbare il sonno e anche accelerare il battito cardiaco.
  • Evitare di fumare e bere: è stato dimostrato che fumo e alcol peggiorano l'ansia. Queste sostanze all'inizio danno una sensazione di rilassamento, ma subito dopo provocano un peggioramento della sintomatologia ansiosa. Bere alcolici con moderazione o smettere di fumare possono da soli contribuire a ridurre l'ansia.
  • Evitare le droghe: queste sostanze possono causare o peggiorare l'ansia. Se non riesci a smettere da solo, consulta il tuo medico o trova un gruppo di supporto per aiutarti.
  • Evitare di nascondere il tuo problema. Chiedi aiuto e trova lo psicologo ideale più vicino a te da questo portale.
  • Non tentare di curare l'ansia autonomamente con farmaci o altre sostanze

 

Test

Pensi di avere l'ansia? Ti senti ansioso? Conosci meglio te stesso con questo test dell'ansia:

Il test presentato è di tipo autovalutativo, ossia permette alla persona di svolgerlo autonomamente in assenza di un professionista. La sua funzione, tuttavia, è esclusivamente orientativa.
Il risultato del test non è sufficiente per una diagnosi; si rimanda ad una valutazione specialistica per confermare un eventuale stato ansioso.


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Oggi ad esempio abbiamo parlato di ansia.

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Fonti bibliografiche:

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