Giulia  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Udine

Devo svegliarmi, come fare?

Salve, sono una ragazza di 18 anni e non riesco a superare questo mio difetto.
I miei genitori continuano a dirmi che mi devo svegliare, essere più reattiva e me lo dicono anche amici e professori. Sono una persona molto tranquilla e introversa e quando mi dicono di cambiare penso che intendono la persona che sono, mia madre ad esempio me lo dice spesso, mi dice che è da quando ero piccola che vuole che mi svegli, ma non mi da delle reali spiegazioni di cosa non va in me, quindi credo si riferisca al mio carattere, lei è sempre stata più vispa e più irrequieta di me.
Però è vero che dovrei darmi una svegliata... l’altra settimana avevo la tosse e quindi secondo le regole per evitare il contagio da covid sono rimasta a casa, ho potuto continuare scuola con le lezioni online, stavo facendo la lezione di inglese e la professoressa ha parlato in inglese a me di andare a fare un’esercitazione inviata sull’iPad, io non avevo capito che parlasse con me quindi ho comunque controllato se aveva inviato qualcosa, ma non trovando non ho fatto nulla. Passata mezz’ora la prof mi chiede a che punto sono e io gli dico che non trovo il test, lei ovviamente si arrabbia e poi mi spiega seccata dov’è, poi l’ho svolto tutto nei pochi minuti che rimanevano.
Mi sento male per non riuscire a cambiare, penso che il problema sia che sono piena di pensieri e problemi in testa.
Cosa dovrei fare?

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Luca Zendri Inserita il 16/10/2020 - 17:04

Gent.ma Giulia,
mi ha molto colpito la sua ultima frase, "penso che il problema sia che sono piena di pensieri e problemi in testa" . Bisognerebbe distinguere. Tutti noi passiamo lunghi periodi con la testa tra le nuvole, è un'attività umana normale. In certi casi però, come dire, esageriamo, e passiamo più tempo nella fantasia che nella realtà. Questo può essere il segno di doti artistiche, magari non individuate e quindi non apprezzate, oppure il bisogno di "ritirarsi lontano", di fuggire dalla realtà. Questo invece non è normale, perché è l'anticamera di una seri di disturbi possibili. Quindi sarebbe utile per lei capire se si rifugia nell'immaginario perché è un'artista, o perché scappa da qualcosa che le crea dolore o difficoltà. In quest'ultimo caso, è meglio parlarne con un esperto.
La saluto cordialmente
Luca Zendri