Roberto  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Pisa

Rifiuto del concetto di morte

Buonasera, sono un 32enne realizzato professionalmente, impegnato in una relazione felice e stabile e un'ottima famiglia alle spalle.
Sono anni, almeno 5 o 6, che il rifiuto del concetto di annullamento della mia coscienza (sono ateo e razionalista, e non ho trovato alcun conforto in filosofie, spiritualità o religioni) dovuto alla mia futura morte mi perseguita. Sono spesso colto da pensieri sulla mia futura morte, sulla fine della mia sensorialità e vengo assalito da sensazioni di nodo alla gola in una spirale discendente di pensieri sull'inevitabilita del fine vita. Ultimamente il problema si è fatto più pressante e ho addirittura paura di addormentarmi, perché penso che potrei morire nel sonno e non svegliarmi più.
Essendo una persona molto curiosa e vogliosa di scoperte, ritrovarmi a vedere il tempo che corre inesorabile e veloce, nonché immaginare che un giorno la mia vita avrà fine, imprigionandomi in un sonno eterno senza sogni, mi sta logorando, portandomi a rifiutare il concetto stesso di morte, ma rischia di di impedirmi di vivere.
Grazie in anticipo per un'eventuale risposta.

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Matteo Radavelli Inserita il 15/01/2021 - 17:15

Arcore
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Buonasera,
grazie per aver scritto. Per quanto possa sembrarle strano è un pensiero che la accomuna a molte altre persone quindi in questo non si senta solo. Il consiglio che posso darle è di sfruttare la curiosità che la contraddistingue e il coraggio che ha avuto per scrivere su questo portale per contattare un professionista. Credo che dietro a questi pensieri possano essercene altri che alimentano questi vissuti, emozioni, sensazioni che non le stanno permettendo di vivere con serenità ed equilibrio.
Resto a sua disposizione,
Dr. Matteo Radavelli

Dott.ssa Katarina Faggionato Inserita il 11/01/2021 - 17:40

Buonasera Roberto,
se in questi 6 anni non ha trovato una risposta soddisfacente alla Sua preoccupazione legata al tema della morte e soprattutto se non ha ritrovato la serenità, potrebbe valutare un aiuto professionale. Domande utili da esplorare sono per esempio che cosa di preciso Le fa paura, che cosa teme di perdere e che cosa è successo nella Sua vita nell'ultimo decennio, ma non solo. Sembrano quesiti apparentemente banali, ma se ci pensa, non è così. Ha paura di non portare a termine qualcosa? Di annullarsi Lei in qualche modo? Si immagina un dopo? O un niente dopo? C'è un'idea di qualcosa che non riesce ad accettare, tollerare? I pensieri sulla morte Le occupano la mente e Le impediscono di vivere appieno il presente. È un costo alto quello che sta pagando e La spinge, comprensibilmente, a cercare un cambiamento.
Cordialmente,
Dott.ssa Katarina Faggionato