articoli di psicologia della Dott.ssa Valeria Battelli

risposte dello specialista Valeria Battelli

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Come affrontare la perdita della mia psicologa?

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Buongiorno Davide, comprendo il suo dolore e l'incredulità per questa perdita e mi sento di esprimere la mia vicinanza. Il suo senso di smarrimento dall'avere perso un pilastro che in genere era di sostegno nei momenti di difficoltà come questo è comprensibile e condivisibile. Detto questo ritengo importante che si conceda di vivere appieno la sua tristezza, in quanto si tratta di lacrime "buone" e calde, di lasciarsi il tempo di metabolizzare quanto accaduto, passando attraverso le varie fasi di elaborazione da cui ci sentiamo travolti in situazioni di perdita. Passerà da un momento iniziale di negazione, incredulità e spaesamento per poi toccare con mano emozioni forti come rabbia e tristezza, per giungere infine ad un adattamento alla nuova situazione. Quanto e come le sarà necessario il supporto di un nuovo percorso terapeutico sarà da valutare strada facendo. Si ascolti molto, senta ciò che ha nella "pancia" a livello emotivo, e nel momento in cui avrà il desiderio di uno spazio per sé se lo conceda senza timori. Il nuovo collega che andrà a conoscere la aiuterà anche nel differenziare i due percorsi pur cogliendone la continuità. Affrontare un cammino diverso non toglierà nulla alla strada già percorsa con la sua terapeuta e all'alleanza che vi ha legati. Questa rimarrà e inaspettatamente sentirà di portare con sé tutto il lavoro svolto insieme oltre al calore e alla vicinanza sperimentata con lei. Ora è troppo presto, si dia il tempo. Un caro saluto, Dott.ssa Battelli Valeria (Torino)...

Perché in alcune cose sono costante e in altre no e come risolvere?

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Buongiorno Rachele, ho letto il tuo articolato messaggio e come prima osservazione mi viene da condividere con lei la sua ottima capacità di prendere in esame i suoi processi mentali, che in termini tecnici chiamiamo capacità di introspezione. Questo è il primo ingrediente per poter svolgere un buon percorso psicoterapeutico che possa portarla a comprendere da dove proviene il suo dialogo interno così svalutante e trovare nuove strategie per far fronte ai momenti di insicurezza. La mia ipotesi è proprio questa, cioè che la costanza in alcune attività dimostra la sua capacità di mantenere lo slancio e la forza di volontà mentre il blocco in attività per lei cosi importanti come il disegno sia dovuto all'insicurezza ed al dialogo interno autosvalutante che la porta a boicottare il suo progetto. Talvolta ci può essere anche una componente legata al timore di raggiungere l'obiettivo. A tal proposito la invito a leggere il mio articolo presente sul profilo. Resto a disposizione per chiarimenti e per un eventuale contatto telefonico. Cari Saluti! Dott.ssa Battelli Valeria...

Perché non mi sento mai all'altezza e paura del futuro?

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Buongiorno Lau, ho letto con attenzione il suo messaggio da cui traspare l'esigenza di nutrire la stima che ha di se stessa e per poterlo fare è importante innanzi tutto che lei riesca a mettere a fuoco le sue caratteristiche personali, i suoi sogni ed interessi, le risorse e le fragilità e mettere in campo un percorso di orientamento alla scelta per quanto riguarda il suo futuro lavorativo, per comprendere se la strada intrapresa non è davvero nelle sue corde oppure se sta mettendo in atto dei meccanismi difensivi per proteggersi dal cambiamento, che potrebbero dunque portarla a boicottare un potenziale momento di serenità e stabilità. Lei parla inoltre dell'ambito delle relazioni affettive, altrettanto importante insieme a quello lavorativo e sociale, in cui si sente timorosa di scontrarsi nuovamente con delle modalità disfunzionali che in passato hanno creato grande sofferenza. Il suo non sentirsi propensa a lasciarsi andare può essere dunque visto come funzionale da un certo punto di vista, perché la protegge da ulteriori delusioni, ma al tempo ciò può essere vissuto come un limite. E' opportuno trovare, attraverso un percorso psicologico, la modalità intermedia che le permetta di trovare la giusta distanza da situazioni ed eventi e le permetta quindi di mettersi in gioco, mantenendo comunque la sua autonomia decisionale che la faccia sentire sufficientemente al sicuro. Resto a disposizione per un contatto telefonico, dal momento che mi occupo sia di psicoterapia che di orientamento, per eventuali ulteriori chiarimenti. Cari saluti, Dott.ssa Battelli Valeria Via Peyron 58, Torino Tel: 3426930711...

Come smettere di essere distruttiva

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Buongiorno Roberta, l'atteggiamento che descrive denota un sottostante livello di forte ansia legata alla paura dell'abbandono. In un percorso di psicoterapia potrebbe lavorare sulla sua storia personale per poter analizzare se nel suo percorso ci siano state delle separazioni precoci (lutti, perdite, spostamenti, cambiamenti improvvisi) che lei non ha avuto modo di elaborare e comprendere le emozioni sottostanti a cui non ha mai potuto dare voce. Ciò che sembra spaventarla maggiormente è l'incertezza e l'ambiguità, cosa può accadere in una fase in cui la relazione subisce uno scossone, ma non necessariamente ciò significa andare incontro ad una rottura. Si tratta dunque di comprendere insieme la sua sfiducia di base verso la stabilità delle relazioni ed aiutarla a recuperare fiducia in se stessa e nelle sue qualità e al tempo stesso arrivare a fidarsi della solidità dei legami importanti. Resto a disposizione per chiarimenti e le porgo un caro saluto, Dott.ssa Battelli Valeria Torino...

Rapporto madre figlia

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Buonasera Dana, dal suo scritto emerge una buona capacità di introspezione e di riflessione sulla sua complessa dinamica familiare, specialmente l'appesantimento derivante dal rapporto con sua madre. Sicuramente la sua consapevolezza dei vari meccanismi di condizionamento che ha subito negli anni la aiuta a liberarsene parzialmente, anche se in genere vi sono delle dinamiche inconsce che è molto difficile sviscerare da soli e che tendono comunque ad influenzare i passi e le decisioni future. Per tale ragione ritengo che potrebbe esserle utile uno spazio per sé in cui mettersi in gioco in un'atmosfera non giudicante (che purtroppo in casa non ha potuto sperimentare) che le permetta di mettere maggiormente a fuoco le sue potenzialità e le risorse che un ambiente svalutante non le ha permesso di mettere in campo. Il suo costruirsi una vita parallela è stato ed è tutt'ora utile e funzionale per potersi sperimentare con maggiore libertà anche se la sua sensazione di sdoppiamento immagino possa crearle costante fatica. Proprio per tale ragione è importante che Lei, come giovane donna che si affaccia al mondo, abbia l'opportunità di esprimere a pieno le sue potenzialità e costruire un suo progetto di vita che sia realisticamente nelle sue corde. Le auguro un buon pomeriggio e le porgo cari saluti, Dott.ssa Battelli Valeria Torino...

Non riesco a fidarmi

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Buonasera Carmela, dalla sua lettera traspare molta confusione e insicurezza. All'interno di ogni rapporto che viviamo proiettiamo le nostre paure, soprattutto quelle non consapevolizzate ed elaborate. Per questo motivo in alcuni momenti le risulta difficile comprendere quanto sia lei ad essere sospettosa o quanto invece sia il suo compagno a non essere totalmente sincero. Per poterlo comprendere sarebbe utile, in un percorso psicoterapeutico, analizzare la sua storia di vita e le dinamiche che ha vissuto nella sua famiglia d'origine per comprendere quale sia la lente attraverso la quale osserva il mondo e le relazioni, restituendo finalmente all'altro ciò che é suo. Resto a disposizione e auguro una buona serata! Dott.ssa Battelli Valeria Torino...

Confusione

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Buonasera Elisa, innanzi tutto mi viene da distinguere le due importanti questioni che lei porta. Da un lato si pone il travestitismo del suo compagno e dall'altra l'averlo scoperto per caso. Credo che la seconda questione generi in lei la mancanza di fiducia e la sensazione di tradimento. Sarebbe utile comprendere per quale ragione il suo compagno ha deciso di nascondersi e non si è sentito di condividere con lei questa parte della sua sessualità. Con una psicoterapia è sicuramente possibile affrontare questo tipo di situazioni ma innanzi tutto è utile comprendere se lui lo vive come un problema e se vuole dunque cambiare. Infatti la motivazione è ciò che spinge al cambiamento. Inoltre talvolta alcuni comportamenti sessuali non convenzionali possono venire integrati nella vita e nella sessualità della coppia se entrambi i partner sono ben consapevoli e riescono a porsi dei limiti accettabili per tutti e due. Ritengo quindi che i primi punti da affrontare siano comprendere le motivazioni del silenzio del suo compagno e capire se questa mancanza di comunicazione ha creato una reale frattura nel vostro rapporto di fiducia. Resto a disposizione ed auguro una buona serata. Dott.ssa Battelli Valeria Torino...

Avrei bisogno di un sostegno?

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Buongiorno Sara, Sono rimasta emotivamente colpita dalla sua storia e dalla tenacia con cui siete riusciti a realizzare il vostro desiderio di diventare genitori, che dimostra la forza della vostra unione e le risorse personali di entrambi. Immagino però che durante questi anni le interruzioni di gravidanza e tutto ciò che ne consegue vi abbia portato a sentirvi molto appesantiti e inevitabilmente la vostra relazione può averne risentito. Credo che attraverso un percorso psicologico le sarebbe possibile non solo inquadrare l'atteggiamento di suo marito che la confonde moltissimo ma anche elaborare le fatiche e le perdite che ha vissuto e ristrutturare la sua nuova immagine si se' ora finalmente coronata dalla maternità. Resto a disposizione per chiarimenti e le auguro una buona giornata. Dott.ssa Battelli Valeria Torino...

Relazione amorosa

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Salve Antonio, ho letto con interesse la sua domanda. Ciò che mi viene da risponderle vista anche la sua giovane età è che molto spesso può accadere nella vita di andare incontro a delle difficoltà legate ad un processo di scelta. Vi sono molte variabili che si attivano nel processo decisionale e talvolta ci incagliamo nel momento in cui ci rendiamo conto di non sapere ciò che vogliamo veramente. Quindi nel suo caso specifico mi interrogherei soprattutto su quanto le pesano i condizionamenti esterni (dei genitori e non solo), quanto invece sente di essere consapevole delle proprie emozioni, dei propri gusti ed interessi, per poter arrivare a costruire un'immagine si sé solida e coerente che le permetta di ascoltare sicuramente un consiglio altrui ma al tempo stesso di discriminare ciò che vuole lei da ciò che desiderano gli altri. Resto a disposizione per ogni informazione e chiarimento. Un caro saluto!...