Il disturbo ossessivo compulsivo: rituali, ossessioni, compulsioni e manie: cosa sono e come funzionano

Pubblicato il   / Ansia e Depressione
Il disturbo ossessivo compulsivo: rituali, ossessioni, compulsioni e manie: cosa sono e come funzionano

un controllo talmente ben riuscito da non poterne fare a meno

Questo tipo di problema deriva inizialmente da una paura, una fobia, ad esempio dello sporco, oppure di dimenticare la porta aperta, eccetera. Per far fronte a questa paura la persona comincia a mettere in atto tutta una serie di azioni, rituali e precauzioni che inizialmente la rassicurano, ma che ben presto prendono il sopravvento e diventano esse stesse il problema. Queste azioni prendono il nome di rituali compulsivi e la persona non è più libera di metterli in atto a suo piacimento, ma comincia a diventare schiava dei suoi stessi rituali: se cerca di non metterli in atto diviene preda di una forte ansia. Quindi quello che diventa una tortura per la persona non è più la paura iniziale, ma le compulsioni che per definizione sono incontrollabili.

Anche per questo tipo di patologia fobica non c’è limite alla fantasia, i rituali e le compulsioni sono infinite e assai varie: dalle più comuni compulsioni di ordine e pulizia, alle sequenze di pensiero, a quelle più originali come la compulsione a controllare di non aver fatto pipì o di assicurarsi di non essere omosessuale.

La prima distinzione che possiamo fare è tra i rituali propiziatori e quelli riparatori.

I rituali propiziatori sono sequenze di pensieri o azioni che servono a scongiurare che qualcosa di male accada, sono una evoluzione della più comune “scaramanzia”, per esempio eseguire una serie di azioni prima di uscire di casa per evitare che accadano incidenti, oppure sistemare gli oggetti in un preciso ordine per propiziare una fortuna futura o scongiurare una sfortuna.

I rituali riparatori invece servono a proteggere da qualcosa che potrebbe essere accaduto. Ad esempio: controllare molte volte un lavoro dopo averlo terminato;  lavarsi ripetutamente con disinfettanti per rimediare ad un possibile contagio o per eliminare lo sporco rimasto addosso; ripetere formule mentali per scongiurare il malocchio ricevuto, eccetera.

Per questo tipo di problema esistono dei trattamenti studiati ad hoc che ricalcano la logica del disturbo. Ogni percorso è si può dire costruito appositamente in base alla problematica e in base alle caratteristiche della persona.

Non esistono problemi, esistono solo soluzioni