Antidepressivi e ansiolitici: soluzione o placebo?

Pubblicato il   / Ansia e Depressione
Antidepressivi e ansiolitici: soluzione o placebo?

Spesso in caso di problematiche legate al sonno, come insonnia, difficoltà ad addormentarsi, risvegli anticipati o legate all'umore come tristezza, ansia, agitazione o depressione, è quasi immediato rivolgersi al proprio medico per chiedere un farmaco che ci aiuti a stare meglio.

Gli psicofarmaci sono un medoto veloce e poco impegnativo, al contrario di un percorso psicologico che richiede maggiore tempo e responsabilità.

Tuttavia non sempre assumere medicinali è la scelta preferibile. DIverse ricerche dimostrano infatti come gli psicofarmaci abbiano un'efficacia paragonabile al placebo.

Il placebo è una sostanza priva di principi attivi che viene somministrata come se avesse efficacia farmacologica (generando così miglioramento di problematiche fisiche o psicologiche). Queste sostanze vengono spesso utilizzate nelle richerche mediche per valutare la maggior o minor efficacia dei farmaci: campioni di volontari con una specifica patologia riceveranno il medicinale o il placebo e verranno poi misurati i relativi miglioramenti dei due gruppi (senza che i volontari siano a conoscenza dela sostanza soministrata).

Numerosi studi* hanno paragonato antidepressivi e placebo, dimostrando come la loro efficacia sia molto simile (tranne per la depressione grave in cui i farmaci sembrano essere più utili). Negli studi vengono inoltre sottolineati i numerosi effetti collaterali di tali medicine (tolleranza, disfunzioni sessuali, tendenza ad ingrassare, nausea, dipendenza...) e il maggior rischio di ricadute rispetto ad approcci psicologici.

Un percorso terapeutico sembra infatti avere maggiore efficacia rispetto a un percorso farmacologico e sembra essere maggiormente protettivo per il decorso della patologia. I sintomi come ansia, agitazione, depressione, tristezza e insonnia non andrebbero solamente tenuti sotto controllo con l'ausilio di farmaci ma, siccome sono sempre significativi, andrebbero indagati e approfonditi rivolgendosi a professionisti del settore.

In alcuni casi può essere utile un approccio integrato tra terapia psicologica e farmacologica. E' importante ricordare come l'assunzione dei farmaci (e l'eventuale interruzione) debba essere sempre seguita da un medico e non gestita in autonomia.

Fonti:

  • *Cipriani, Comparative efficacy and tolerability of antidepressants for major depressive disorder in children and adolescents: a network meta-analysis, The Lancet, 2016
  • Kirsch, Antidepressants and the Placebo Effect, Hogrefe, 2014
  • Kirsch et al, The Emperor's New Drugs: An Analysis of Antidepressant Medication Data Submitted to the U.S. Food and Drug Administration, American Psychological Association