Essere se stessi è possibile: ecco alcuni suggerimenti

Pubblicato il   / Crescita Personale
Essere se stessi è possibile

Essere se stessi pienamente nella vita è possibile e per riuscirci non bisogna rimandare a domani o al mese prossimo, ma bisogna agire nel qui ed ora.

Se vogliamo scoprire la nostra vera essenza, riuscire ad esprimere ciò che siamo davvero, vivere la propria vita in modo da sentirci felici, in pace e in armonia con i propri valori, i propri sogni e le proprie aspirazioni, dobbiamo liberarci da tutta una serie di condizionamenti, abitudini e schemi mentali che ci portiamo dietro come una zavorra, un'armatura pesante, con l’illusione che ci protegga ma che in realtà allontana il nostro “focus” da noi stessi.

Il cambiamento fa paura, è faticoso e difficile ma non impossibile. La cosa buffa è che anche se non vogliamo, la vita ci porta, attraverso degli eventi a volte anche tragici che non dipendono da noi  (perdita del lavoro, abbandono, delusioni, un lutto …), ad attuare dei cambiamenti, allora perché aspettare, essere passivi e subire tutto ciò con le conseguenze che questo ha sulla nostra autostima, facendoci sentire impotenti?

Quello che possiamo fare è cambiare nella direzione dei nostri sogni, della strada che noi vogliamo intraprendere, quindi essere più padroni del nostro destino, delle nostre scelte, piuttosto che lasciar scegliere alle circostanze per noi.

Per fare tutto ciò, da dove possiamo iniziare?

Ecco alcuni suggerimenti.

             1. Iniziamo con il volersi bene.

Vuol dire prendersi cura di sé, in modo da stare bene e da avere di conseguenza, molto da dare agli altri. Significa ascoltarsi, inseguire i propri sogni, gratificarsi, essere attenti ai propri limiti, abbandonare i giudizi, sviluppare insomma quello che in psicologia si chiama “un sano egoismo”.

Come afferma M. Rosenberg: “esiste una forma di egoismo che fa si che ci si senta talmente soddisfatti da avere molto da dare agli altri”.

In fondo noi siamo una delle persone più importanti della nostra vita, il più grande esperto di noi stessi, allora iniziamo a cogliere i segnali che le nostre emozioni ci inviano ogni giorno. Fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia non è la strategia più utile!

             2. Darsi degli obiettivi.

Porsi degli obiettivi è importante soprattutto per avere sempre più stima e fiducia in sé stessi. Tutti i più grandi scienziati, artisti, politici sono partiti ponendosi un obiettivo, e poi un altro, e un altro ancora. Avere ben chiaro il traguardo è l’unico modo per sperare di raggiungerlo. Già nell’antichità i latini insegnavano che “la nave non va da nessuna parte se non conosce la rotta”.

Allora iniziamo con lo scrivere una lista di cose che ci piacerebbe fare o realizzare, per ognuna di esse facciamo uno schema e scriviamo dei micro-obiettivi, che ci possono aiutare nella realizzazione del nostro progetto, poi prendiamo il primo, quello più piccolo e cerchiamo di metterlo in atto per passare poi al secondo e così via. Un passo dopo l’altro tutto è possibile!!!

Concediamoci la possibilità di intravedere un nuovo inizio, questo dà gioia, senza lasciarci intimorire dalla paura di fallire, perché sbagliare fa parte del percorso.

3. Modificare gli schemi mentali.

Qualcuno affermava: “quando cambi il modo di guardare le cose, le cose che guardi cambiano”. Ciò che dobbiamo fare è modificare i nostri schemi mentali, più semplicemente cambiare prospettiva, perché la nostra visione della realtà non è la realtà!

Per esempio di fronte a un evento negativo, a un qualcosa che non è andato per il verso giusto o come noi speravamo, spesso ci poniamo la domanda: “ma perché mi accade sempre questo?”. Il nostro subconscio, sempre pronto e attento, potrebbe risponderci: “perché non sei bravo abbastanza”, “non sei sveglio”, “sei il solito sfigato”, così da far scendere in modo vertiginoso la nostra autostima. Se proviamo invece a cambiare il tipo di domanda, come per esempio “come posso utilizzare questa esperienza per apprezzarmi di più?”, riceveremo sicuramente delle risposte diverse, che ci condurranno a una nuova prospettiva nuova, a una lettura costruttiva della realtà, senza intaccare la fiducia in se stessi.

Se vogliamo avere risposte diverse dobbiamo modificare il modo di porci le domande. Le domande costruttive infatti spostano la nostra attenzione da ciò che ci genera incertezza e paura a ciò che stimola entusiasmo e voglia di rendere concreti i nostri progetti.

Ora tocca a te!

Buon lavoro

“Il nostro destino vive in noi, bisogna soltanto avere il coraggio di vederlo”