Cosa proviamo tutti i giorni, più volte al giorno, in grado di influenzare le nostre decisioni, il nostro comportamento, il rapporto con gli altri e il nostro rapporto con il cibo? Le EMOZIONI. Nonostante siano una parte fondamentale della nostra vita, nessuno ce le insegna e quindi fatichiamo a riconoscerle e gestirle.
Cos’è un’emozione?
Un’emozione è un processo interiore suscitato da un stimolo (ad esempio, la visione di un animale feroce) accompagnato da cambiamenti fisiologici (ad esempio, tremore) e comportamenti espressivi (ad esempio, l’espressione facciale tipica della paura).
Le emozioni si suddividono in emozioni primarie ed emozioni secondarie. Le prime sono:
- innate (presenti dalla nascita);
- universali (presenti in tutti gli essere umani);
- a rapida insorgenza (se si vede un animale feroce insorge immediatamente la paura);
- di breve durata (le emozioni vanno e vengono continuamente);
- fondamentali per la sopravvivenza (se si vede un animale feroce e non insorgesse la paura, cosa accadrebbe?).
Le emozioni secondarie invece insorgono successivamente, quando le “regole” sociali e le relazioni interpersonali influenzano la persona.
Quali sono le emozioni primarie?
- Rabbia, che insorge a seguito di un evento percepito come un ostacolo intenzionale, da parte di qualcuno, alla realizzazione di un bisogno oppure per proteggersi da un’intrusione;
- Paura, che insorge a seguito di un evento percepito come pericoloso;
- Disgusto, che insorge a seguito di un evento percepito come spiacevole;
- Sorpresa o stupore, che insorge a seguito di un evento percepito come inatteso;
- Felicità, che insorge a seguito di un appagamento dei propri bisogni psico-fisici;
- Tristezza, che insorge a seguito di una percepita perdita (separazione o lutto reale o metaforico), sentimento di esclusione, incapacità di comunicare.
Quali sono (alcune) emozioni secondarie?
- Invidia, che rappresenta un forte desiderio di avere ciò che l’altro possiede;
- Gelosia, che consiste nel timore, sospetto o nella certezza di perdere ciò che si possiede;
- Vergogna, che consegue alla trasgressione di “regole” sociali;
- Speranza, ossia la tendenza a ritenere che eventi siano indirizzabili verso esiti migliori;
- Perdono, che porta alla sostituzione delle emozioni negative che seguono un’offesa percepita (ad esempio, rabbia o paura) con delle emozioni positive (ad esempio, la compassione).
Come imparare a riconoscere e gestire le emozioni?
Seguire un corso sulle emozioni organizzato da uno psicologo ad orientamento cognitivo comportamentale permette di imparare a riconoscere e gestire le emozioni. Questo consente, ad esempio, di compiere decisioni coerenti con le reali esigenze personali, di migliorare il rapporto con gli altri (riuscendo a prevedere e comprendere le emozioni altrui) e di eliminare la fame nervosa.