La Psicoterapia, come viaggio nel proprio mondo interno, tenta di migliorare la qualità della vita, permettendo un adattamento creativo alle proprie condizioni di vita.
Il Terapeuta, come scopo generale, deve mettere l'Altro in condizione di imparare a crearsi un numero sufficiente di situazioni per soddisfare i suoi bisogni, ed è proprio da questo concetto che prende spunto l'esigenza di spiegargli a pianificare le attività nella direzione voluta.
Infatti le persone che sono a rischio di sviluppare un disturbo hanno pochi scopi positivi e molti negativi, cioè molti comportamenti di evitamento, scarsa tolleranza per le inevitabili conseguenze dei loro comportamenti e mancanza di conoscenza di strategie da mettere in atto per conseguire i loro scopi, che dovrebbero essere l'autorealizzazione, il miglioramento del sè, la remissione dei sintomi, un migliore adattamento sociale ed il potenziamento della creatività.
I migliori Terapeuti sono coloro che non danno al paziente le risposte che egli si aspetta, ma riescono a provocare in lui degli spostamenti di prospettiva, dei nuovi interrogativi, dei modi nuovi di considerare la realtà, la rottura di schemi mentali e di abitudini dannose e tutto questo usando non troppe parole, utilizzando delle domande, evitando lunghe spiegazioni o indottrinamenti, seppur non perdendo mai un atteggiamento di comprensione, di interesse e di umana simpatia: il terapeuta deve diventare pian piano, un semplice punto di riferimento, un esperto, un mediatore del quale il paziente dovrà servirsi in modo lucido e maturo fino a quando non avrà più bisogno di lui.