Cosa aspettarsi da un terapeuta cognitivo comportamentale in breve

Pubblicato il   / Psicologia e dintorni
LA PSICOTERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE

Quando si decide di rivolgersi ad uno psicologo, la persona ha già provato in tutti i modi possibili con strategie di autocura ad affrontare il malessere che lo affligge. Fin dal primo incontro è necessario che sappia di essere in buone mani, aspettandosi una risoluzione dei problemi ed un miglioramento in tempi brevi. Questo è possibile, oltre che creando un'alleanza di lavoro col terapeuta, quando quest'ultimo sa con certezza in quale direzione condurre il percorso intrapreso. 

Nel caso della psicoterapia cognitivo comportamentale, ci si basa sul presupposto che esiste una stretta correlazione tra pensieri, emozioni e comportamenti. Ad esempio, se in casa avverto un forte rumore potrei pensare che è entrato un ladro, e la paura mi condurrà a chiedere aiuto. Ma se il rumore provenisse dal gatto che ha fatto cadere qualcosa di pesante, non avrei paura e mi recherò a vedere cosa è caduto. Stesso stimolo, interpretazione differente, stato d'animo diverso.

Un terapeuta cognitivo comportamentale aiuta il paziente ad individuare e modificare pensieri disfunzionali, sostituendoli con altri più adatti a modificare il comportamento problematico.

Il primo passo è una valutazione clinica con mezzi oggettivi come test (ad esempio per misurare il livello di ansia, depressione, fobia, ecc.), facilmente comprensibili per il paziente e che gli possano dare la possibilità di comprendere la sua situazione e quali obiettivi occorre perseguire. Questi saranno individuati caso per caso, in base alla sintomatologia presente per promuovere la sua risoluzione. Ad esempio, se soffre di attacchi di panico, la persona imparerà a gestire al meglio l'evento in modo da liberarsene definitivamente, ponendo fine agli evitamenti e limitazioni che questo disturbo comporta.

In collaborazione col paziente, il terapeuta costruisce un vero e proprio progetto. Ovvero, saranno individuate chiare mete da raggiungere, come ad esempio, l'acquisizione di abilità di rilassamento o di autopromozione dell'autostima o l'aumento del senso di efficacia delle proprie azioni. Il progetto comprende  l'esplicitazione degli strumenti che verranno utilizzati a tale scopo. Si adotterà cioè il cosiddetto "empowerment" , ovvero il potenziamento delle abilità possedute come mezzi a disposizione per superare le difficoltà presentate.

La realizzazione degli obiettivi deve avvenire nel più breve tempo possibile, secondo criteri oggettivi e soggettivi di efficacia ed efficienza, come una riduzione significativa nei punteggi dell'ansia di stato o della depressione ai test somministrati.

Si tratta pertanto di una terapia veloce e scientificamente provata, che promuove il benessere e l'equilibrio psicologico della persona.