IL DOLORE CRONICO

Psicologia e dintorni

Auto-mutuo aiuto contro il dolore cronico, per aiutare chi soffre
Nasce un gruppo di sostegno per i pazienti e i familiari

L’uomo scopre nel mondo solo quello che ha già dentro di sé, ma ha bisogno del mondo, e quindi del gruppo, per scoprire quello che ha dentro di sé.
Hugo von Hofmannsthal (1921)

Il 12 febbraio 2019, in sinergia con le Associazioni Onlus AISF Torino (Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica) e APMAR (Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare) è nato il gruppo di auto-mutuo aiuto rivolto ai pazienti affetti da dolore cronico.
L'obiettivo è terapeutico: il confronto con altri, che hanno un'esperienza simile,
può aiutare chi soffre di dolore cronico a rompere l'isolamento e a migliorare alcuni aspetti della propria situazione.
La logica dei gruppi di mutuo aiuto, che sono un fenomeno in notevole crescita in Italia, è quella di mettere in contatto persone che condividano lo stesso problema, facilitando dialogo, scambio vicendevole e confronto.
Lo sviluppo di questa esperienza per i pazienti torinesi della Terapia del dolore è
stato voluto e favorito dal dott. Alessio Sandalo, psicologo psicoterapeuta, specialista in Psicologia della Salute. "È incoraggiante - racconta - constatare quanto il gruppo porti a una ripresa della speranza e della motivazione a mettersi in gioco personalmente e favorisca un importante cambiamento culturale, spostando il baricentro dell'attenzione dalla "malattia" alla prevenzione, considerando la persona sofferente capace di progetti e di iniziative".
Una delle componenti del dolore cronico è l'aspetto psicodepressivo, che spesso va a braccetto con i sintomi avvertiti dal paziente. Ecco perché è importante rompere un isolamento che le persone si auto infliggono, riprendere in mano la propria condizione e superare una posizione prevalentemente passiva.
Il gruppo, che viene gestito dallo stesso dott. Sandalo e da Maria Tizzani come
facilitatrice, counselor e paziente fibromialgica, permette ai partecipanti di
condividere emozioni, sentimenti e esperienze. Ma si raccontano anche dubbi e
preoccupazioni.
È importante anche lo scambio di informazioni per affrontare al meglio la
quotidianità, i cambiamenti e i disagi legati al dolore.
"Se penso che un problema è solo mio - evidenzia ancora l'esperto - rimane un mio problema; se ne parlo con altri diventa speranza comune".
Anche dal punto di vista terapeutico, aggiunge Sandalo, il confronto può essere
determinante: "Per esempio, quando in ospedale si propone al paziente
l'inserimento di stimolatori o dispositivi (device), ascoltare la testimonianza di chi ha già effettuato questi trattamenti aiuta ad affrontare al meglio le procedure,
riducendo timori e ansie".

La partecipazione al gruppo è libera e gratuita e fondata su un attento rispetto della riservatezza. Non è necessario essere assidui frequentatori, si può partecipare anche una volta ogni tanto. I princìpi cardine su cui si fonda il gruppo sono L'ACCOGLIENZA, L'ASCOLTO, LA CONDIVISIONE.

Gli incontri si svolgono a Torino, presso la sala Ibis in corso Unione Sovietica 220 D, secondo piano, accessibile a portatori di handicap.
Si terranno con cadenza quindicinale, ogni secondo e quarto martedì del mese, dalle ore 18:00 alle ore 20:00.
Oltre alle persone affette da dolore cronico, possono parteciparvi anche familiari e amici.
Per informazioni, i pazienti possono scrivere una mail a Maria Tizzani:
mariain@libero.it o telefonare al dott. Sandalo: 346 186 4672.

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