Beatrice  domande di Alimentazione  |  Inserita il

Rieti

Problemi di alimentazione

Salve, sono una ragazza di 20 anni con problemi di peso. Il problema è che mangio in ogni occasione e tanto, quando sono nervosa, quando sono in ansia o quando sono stressata o quando ho un litigio con qualcuno, insomma sempre. Puntualmente dopo che l'ho fatto mi guardo alla specchio e mi vergogno di me stessa, mi sento insoddisfatta e delusa. Ho provato tante volte a dire BASTA, ma non riesco a smettere, non riesco ad avere un'alimentazione sana e volermi bene.
Per questo mio problema di peso mi vergogno di uscire, di incontrare magari qualcuno che conosco. Cerco di nascondermi dietro felpe larghe e ogni cosa che indosso la vedo orribile.
A causa del peso mi sento insicura, mi sento che non posso fare niente nella vita.
Tra poco dovrei iniziare l'università e non voglio essere presa in giro anche li, vorrei arrivare con tanti chili in meno e autostima, cosa che ora ho sotto i piedi. Non so come fare a cambiare...

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Claudia Irene Gambero Inserita il 11/05/2020 - 11:40

Milano - Centro storico
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Salve Beatrice,
Sembra proprio che lei sia entrata in una sorta di circolo vizioso nel quale la sofferenza la spinge a mangiare e il mangiare la faccia soffrire. Credo che sia molto importante per lei poter dare voce a quella parta di lei sofferente, arrabbiata e insicura che non trova altro sfogo se non nel cibo in modo da poter elaborare in maniera diversa questi vissuti di infelicità. Il consiglio che mi sento di darle è quello di intraprendere un percorso di consulenza psicologica che possa aiutarla ad uscire da questa difficile situazione.
Spero di esserle stata d'aiuto,
resto disponibile per eventuali chiarimenti o domande,
Saluti,
Dr.ssa Claudia Irene Gambero

Dott.ssa Flavia Achermann Inserita il 11/05/2020 - 16:55

Cara Beatrice, è proprio come dice lei “quando sono nervosa, stressata o quando litigo con qualcuno mangio...”. Mi sento di tradurre le sue parole in “quando sto male ho trovato il cibo come consolazione”. Il cibo sembra diventato un modo per misurare il suo star bene o male, un po’ come il termometro ci indica se abbiamo la febbre, ma non ce la provoca.
Mi colpisce nella sua descrizione sul come si sente, le parole molto forti che rivolge a se stessa “mi sento insoddisfatta, delusa” ma soprattutto “non riesco a volermi bene”. Partirei da questo punto fondamentale: è sicuramente più difficile dire basta a un comportamento disfunzionale quando non siamo motivati dal volerci bene. Potremmo pensare ad alcune domande : da dove origina il suo non volersi bene? Sente che qualcun altro le voglia bene? L’insicurezza di cui parla potrebbe essere stata presente da prima del problema del peso? Tutte queste ed altre ancora possono essere un mero spunto di riflessione.
È probabile che sia una ragazza dalla forte sensibilità e che questo l’abbia tenuta lontana nel tempo dal vedere le sue parti più delicate e di prendersene cura.
È fondamentale che lei cerchi i motivi profondi che la fanno sentire insoddisfatta e delusa e può essere difficile farlo da sola. Chiedere a un esperto di essere condotta in un viaggio così profondo, potendola accompagnare, farà sì che questo peso non sia unicamente suo, ma lo si affronti nella condivisione.
Per ironia della sorte, si usa spesso l’espressione “scrollarsi di dosso un peso”... dove peso, s’intuisce, non è quello corporeo, eppure la mente può optare difensivamente per quello - più concreto e controllabile - rispetto all’affrontare l’intangibilità delle nostre emozioni.
Sono sicura che la richiesta d’aiuto per prendersi cura di sé sarà un primo grande passo per affrontare il cambiamento da lei desiderato.
Disponibile per qualsiasi chiarimento, approfondimento, le invio i miei saluti.

Dott.ssa Flavia Achermann