Gian  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Napoli

Ricaduta?!

Salve a tutti! Ho quasi 28 anni. Dai 20-26 ho sofferto di depressione acuta, diagnosticata da specialisti, curata sia farmacologicamente che attraverso supporto psicoterapeutico.Da un anno, ho concluso questo "percorso"...ma negli ultimi 5-6 mesi ho riscontrato alcune difficoltà. In generale ho un forte senso del "dovere", lavoro e nel frattempo studiavo, infatti sono stato eccessivamente annebbiato per questa situazione, precludendomi molti rapporti sociali, frequentazioni, divertimento. Seppur da una parte questo atteggiamento,mi ha permesso di completare gli studi e laurearmi, dall'altra ha gravato molto sull'aspetto psico-emotivo, in quanto ero molto stressato, ansioso e spesso mi sono fatto carico di problemi familiari che non mi riguardavano in prima persona, o meglio sofferenze di persone a me care. Può essere che non abbia superato del tutto questo problema di depressione? O è riconducibile semplicemente al fatto che, sia una persona profondamente sensibile ed emotiva? Ed è per questo che faccio fatica, a non pensare prima al dovere, a non farmi carico di problemi di persone a me vicine?!
Grazie anticipatamente, per un'eventuale risposta.

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 14/07/2018 - 16:52

Buonasera Gian,
Percepire il senso del "dovere" ed agire di conseguenza, non rappresenta di per sè un problema.
Può diventare motivo di disagio se diventa incombente ed urgente per la persona, una priorità assoluta a cui adempiere senza provare piacere o soddisfazione nell'attuarlo.
In questo caso è essenziale comprendere come mai si attivi questo meccanismo.
Nel suo caso, mi sembra di capire che il senso del dovere sia predominante nella sua vita e che si associ alla tendenza ad anteporre le esigenze/sofferenze dei suoi familiari alle sue.
Immagino che questa propensione a concentrarsi sull'altro abbia contraddistinto da sempre la sua personalità e che forse non abbia avuto modo di affrontarla e comprenderne le motivazioni.
Quindi, più che di "ricaduta" io parlerei di criticità non completamente risolte che attivano il suo malessere e attendono di essere accolte e comprese.
Un percorso di psicoterapia può aiutarla ad avvicinarsi a sé e al suo mondo emotivo.
Cordialmente
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma)