Carlo  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Stress, ansia, difficoltà nell'apprendimento e nella scrittura

Salve, sono un ragazzo di diciotto anni e frequento il quinto anno del liceo scientifico.
Da sempre, nel corso della mia carriera scolastica, ho cercato di dare il massimo, studiando ed impegnandomi con costanza,perchè la mia preparazione fosse sempre impeccabile e le valutazioni dei mie insegnanti molto soddisfacenti. La mia vita è stata quindi sempre molto monotona: scuola,casa,studio,palestra e ancora studio, ma tutto, fino a poco tempo fa, nonostante sacrifici e tante notti insonni, è andato per il meglio. Adesso però sta accadendo qualcosa di strano : sebbene io continui a studiare e ad impegnarmi , è come se la voglia sia del tutto sparita oltre all'impressione che il mio cervello sia sempre stanco, come se stesse per scoppiare, e le idee molto confuse . Ho perennemente mal di testa, dormo male, studio male, ho del tutto perso l'appetito, non riesco più a frequentare la palestra . Inoltre mi sono reso conto del fatto che, durante un compito in classe di italiano, ad esempio, non riesco più ad esprimermi con quella proprietà lessicale che prima padroneggiavo con piena sicurezza, nè a rielaborare concetti appresi precedentemente. In altri termini, "non mi sovvengono le parole" nè quando parlo, nè quando devo scrivere. Se prima per realizzare l'analisi di una poesia, ad esempio, impiegavo infatti poco più di due ore e nella mia mente appariva sempre molto chiaro ciò che avrei voluto scrivere e la forma espressiva che avrei voluto adottare, adesso non mi bastano più nemmeno due pomeriggi interi e non ne comprendo il motivo. Per realizzare persino questo breve excursus sulla mia vita sto riscontrando molta difficoltà nella ricerca dei termini più adatti a rendere il senso di ciò che voglio comunicare. A questo si aggiunge poi uno stato ansiono costante, dovuto all'insicurezza, che mi porto dietro sin dal primo anno di liceo e che sono sempre riuscito più o meno a contenere, ma che adesso mi sta proprio distruggendo (Soffro infatti di colite nervosa). Cosa sta succedendo? Perchè improvvisamente difficoltà che non ho mai riscontrato prima? E come posso venirne a capo prima che i danni diventino irreversibili? Spero di essere stato il più chiaro possibile e vi ringrazio in anticipo per i vostri preziosi consigli.
Cordiali Saluti

  3 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Natalina Amoroso Inserita il 30/10/2018 - 22:08

Buonasera Carlo,
Dalla lettura della sua richiesta ricevo l'impressione che, pur attribuendo lei agli studi e alla scuola un ruolo centrale nella sua vita, quasi prioritario, mi pare non abbia da questi mai tratto piacere, ma quasi unicamente "risultati". Che spazio ha il piacere, inteso come coinvolgimento spontaneo, pieno ed appassionato, nelle sue attività quotidiane?
La mancanza di interesse e di concentrazione che lei lamenta credo vada posta in relazione e collocata nel quadro più ampio della sua situazione attuale: allora mi verrebbe da chiederle se ci siano stati eventi emotivamente significativi o cambiamenti di qualsiasi tipo che abbiano potuto produrre e far emergere questa serie di disagi. A queste e ad altre domande potrebbe provare a rispondere nella cornice di una consulenza psicologica.
Resto a sua disposizione per altre eventuali domande o aggiornamenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Natalina Amoroso Psicologa Psicoterapeuta Psicoanalista a Bologna

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 29/10/2018 - 18:34

Buonasera Carlo,
Del suo messaggio mi ha colpito il fatto che abbia descritto la sua vita come "molto monotona", nonostante la sua performance scolastica fosse molto buona. Cosa intende per "monotona"? Cosa significa per lei conseguire buoni voti e quale importanza riveste ciò nella sua vita?
È possibile che ora abbia modificato la sua percezione di sé, del suo essere studente e avverta come sgradevole questa condizione di monotonia.
Inoltre, essendo all'ultimo anno di liceo, immagino che sia chiamato anche a fare una scelta riguardo alla facoltà. Come vive ciò?
Sono tutti aspetti che possono interferire con la capacità di concentrarsi e studiare, manifestandosi attraverso i sintomi che ha descritto.
I sintomi, indicano, infatti che c'è qualcosa di non risolto o che crea tensione nella sua vita.
Esplorare questi aspetti può aiutarla a comprendere come mai si senta così ora.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma)

Dott.ssa Sara Cattaneo Inserita il 29/10/2018 - 16:44

Salve Carlo,
mancano alcune informazioni importanti nel suo racconto di ciò che le sta accadendo: ha fatto dei controlli medici? Prima di valutare se un problema sia di natura psicologica è necessario accertare che non vi siano problematiche a livello medico, particolarmente se il cambiamento, riguardante delle funzioni cognitive, avvenga all'improvviso. C'è stato un evento scatenante? E' successo qualcosa di importante che ha modificato la routine della sua vita? Lo stato ansioso costante di cui parla, l'insicurezza, a cosa sono dovuti? Mi chiedo quale sia il rapporto con la sua famiglia, se ha una rete di amici a cui fare riferimento, un partner. Nel suo messaggio parla solo della parte razionale della vita e manca completamente qualsiasi riferimento al lato emotivo che forse fa fatica a gestire, come potrebbe indicare, per esempio, il fatto che soffra di colite nervosa. Sarebbe un buon punto di partenza, dopo aver escluso problematiche fisiche, esplorare le motivazioni che l'hanno portato a cercare di essere sempre impeccabile e provare a scoprire altre fonti di benessere oltre quella. Resto a disposizione per ulteriori eventuali approfondimenti.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Sara Cattaneo (Roma)