A.  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Agrigento

Sono in crisi

Salve, sono uno ragazza di 30 anni. Da un paio di anni mi sono trasferita per lavoro. Non sono felice dell'azienda per cui lavoro nonostante lo stipendio mi permetta di vivere con più agi. Mi sono già mobilitata per cambiare di nuovo la mia situazione lavorativa, dovrò solo attendere un altro anno per realizzare l'ennesimo cambiamento. Vivo da sola dalla maggior età e credo di essermerla cavata fin troppo bene, ma ultimamente non ho più la possibilità di dedicarmi alle mie passioni. Da un paio d'anni frequento un ragazzo e da 5/6 mesi conviviamo. Lui ha avuto una grossa opportunità lavorativa e io per aiutarlo mi sono presa carico di tutto: spese e lavori domestici. Precedentemente avevo la possibilità di pensare solo a me, all'arte e ai viaggi, adesso lavoro e faccio pulizie solamente. Non sono una persona che piange solitamente, ma da un paio di mesi ho cominciato ad avere delle crisi di pianto. Mi fa male tutto quello che mi viene detto e sul lavoro a volte ho degli attacchi di ira. In più in generale ho perso le energie, sono spossata, non dormo e ho un continuo peso allo stomaco. Ho fatto analisi del sangue e un elettrocardiogramma credendo che fosse un problema di natura fisica. Le analisi sono risultate normali: ho solo un po' di pressione bassa. L'elettrocardiogramma è ok, è risultato solo un battito cardiaco accellerato. Il medico durante la visita mi chiese se fosse dovuto a qualcosa che mi preoccupava e da lì ho cominciato a collegare le cose.
Non so da dove ripartire per migliorare le cose e non posso cambiare immediatamente la mia vita. Credo che sia un mio problema mentale, anche se in passato nonostante le difficoltà non sono mai crollata. Sono depressa? Perché mi succede questo? Come posso affrontare meglio questa situazione?

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 14/06/2019 - 12:56

Buongiorno A.,
da ciò che narra, credo che sia plausibile approfondire l'ipotesi avanzata dal suo medico circa un eventuale "preoccupazione" da cui possano avere origine le somatizzazioni ("sono spassata, non dormo, ho un continuo peso sullo stomaco") e la vulnerabilità emotiva ("mi fa male tutto quello che mi viene detto e sul lavoro a volte ho degli attacchi d'ira") che ha descritto.
Quindi, concordo con lei quando afferma che sia un "problema mentale" che determina uno stato di malessere generale di cui va approfondita la natura.
Un primo passo che può fare per cercare di "migliorare le cose" è proseguire l'analisi di questo "problema mentale" che ha esposto qui, esplorarlo e provare ad avvicinarsi a A., come sta, è soddisfatta, come mai ha accettato di farsi "carico di tutto"? Come si sente nel trovarsi a mettere in secondo piano le sue "passioni" e di conseguenza A.?
Pertanto, se desidera risolvere definitivamente la sua situazione, le può essere utile richiedere una consulenza psicologica individuale che la aiuti a capire come si sente e ciò di cui ha bisogno per tornare a stare bene, al di là di un eventuale diagnosi di "depressione" o altro.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).