Daniela  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Napoli

DOC sviluppato causa pandemia COVID, come uscirne?

Salve, sono una donna di 41 anni. Finora ho avuto la fortuna di non prendere il Covid, ma ha comunque stravolto in peggio la mia vita, al punto di non riconoscermi più in quella che sono diventata. Inzialmente è sopraggiunto il terrore di poterlo trasmettere a mia madre (vivo con lei ed ha 71 anni), per cui è diventato l'obiettivo principale eliminare qualsiasi fonte di contagio possibile e immaginabile, disinfettiamo ancora la spesa, appena rientro in casa vado a docciarmi e metto da parte i vestiti per poi lavarli. Fin qui niente di così drammatico, se non fosse che le cose sono peggiorate man mano negli ultimi mesi. Ho sviluppato dei comportamenti ossessivi compulsivi, che ormai rubano la maggior parte del mio tempo in casa. Quando rientro, ci metto dalle 2 alle 3 ore (letteralmente) per ripulire me stessa e gli oggetti che reputo "contaminati" come cellulare e simili, attuando rituali di lavaggio. Inizialmente lavavo ripetutamente le mani almeno 3 volte, ogni volta per un tempo infinito, arrivando ad impiegarci anche 15 minuti ogni volta. Da un mese, sono riuscita a limitare i lavaggi ad una sola volta, imponendomi come limite max 180 secondi (Ci riesco quasi sempre, tranne in rare occasioni, quando sono fortemente stressata o deconcentrata e mi ritrovo a ricontare per una seconda volta). Praticamente ora è diventato quasi un incubo uscire (spesso proprio per queste ragioni, evito di farlo), non perchè mi senta a disagio stando fuori o con gli altri, ma perchè so che al ritorno mi attendono ore di rituali senza fine. Non ho paura del contagio, è più una sensazione di repulsione. Per fare un esempio, se qualcuno mi tossisce o mi parla senza mascherina, non ho paura di contagiarmi, mi fa"schifo" che possa magari finire qualche droplet sui capelli, come se il covid fosse qualcosa di sporco e non un virus. Spesso mi sento sfinita fisicamente e psicologicamente e sono sempre nervosa a causa di questo continuo malessere interiore. Vorrei capire come poter riportare una tranquillità mentale in me stessa, perchè mi rendo conto di esagerare, lo so che solo nella mia testa determinate cose sono "contaminate" ma non so come limitarmi per stare meglio...Anche in casa ormai vedo "zone contaminate" perchè mia madre ora esce un pò di più, per cui per me quando torna, quello che tocca "contamina". Ormai siamo entrambe completamente vaccinate...Speravo che facendo il vaccino, mi sarebbe passata questa sorta di repulsione e invece niente. Mi rendo conto di aver reso la mia vita e anche quella di mia madre difficile, ma non so come fare per stare meglio... Vorrei solo capire come poter ritornare a vivere la mia vita, ormai invalidata da queste ossessioni/compulsioni. Preciso che non ho mai avuto questo tipo di problemi, ok l'igiene, ma assolutamente nella norma. Mai avrei pensato di ritrovarmi in una situazione del genere...Mi sento francamente smarrita. Ho letto che ci sono due tipi di terapia, quella cognitivo-comportamentale e la terapia breve strategica. Vorrei capire come poter scegliere il percorso più consono al mio problema. Ringrazio di cuore chiunque abbia perso tutto questo tempo nel leggere questo lungo messaggio.
Daniela.

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Loredana Trebisacce Inserita il 20/09/2021 - 09:32

Roma
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Cara Daniela,
Purtroppo la Pandemia ci ha messi di fronte a paure, abitudini e schemi comportamentali quasi obbligati dalla situazione globale. Tutto questo ovviamente ha fatto emergere altre paure, fobie e ossessioni più o meno giustificate. Quello che descrivi è una situazione comune a molte persone, che si sono trovate ingabbiate in comportamenti ripetitivi e prolungati che hanno iniziato ad inficiare una vita serena e soddisfacente.
Nell'ultimo anno e mezzo si sono rivolte alla psicoterapia molte persone per cercare di ritrovare una vita più vivibile e di controllare questi comportamenti.
Certamente può essere utile rivolgersi ad uno specialista per farsi aiutare in questo percorso e cercare di individuare quelli che possono essere schemi comportamentali sani da quelli invalidanti.
Per quanto riguarda la mia esperienza ed anche secondo i dati scientifici non è tanto importante l'approccio del professionista ma l'alleanza che si crea in terapia. Non ci sono approcci migliori di altri, ma terapeutici con cui si crea fiducia e un'atmosfera costrittiva e serena.
Ti consiglio di prenderti del tempo per capire con chi senti proficuo intraprende questo percorso di cura.
Augurandoti di riuscirci con successo resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Loredana Trebisacce

Dott.ssa Manuela Leonessa Inserita il 20/09/2021 - 08:36

Torino
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Buongiorno Daniela, complimenti per la sua lucidità.
Ha descritto con grande chiarezza e consapevolezza ciò che sta vivendo e mi rendo conto di quanto questo possa limitare e condizionare negativamente la vita sua e di sua madre. Comprendo il desiderio di uscire da tale situazione e condivido il fatto che farlo da sola sarebbe alquanto difficile. Terapia cognitivo comportamentale o breve strategica si chiede: temo possa deciderlo solo lei. Io posso spiegarle come può aiutarla l’approccio cognitivo-comportamentale : le permetterà di capire cosa fa ( i suoi schemi mentali, i suoi pensieri e il suo modo di interpretare ciò che le accade intorno) per alimentare queste paure e il relativo comportamento ossessivo, le insegnerà a rivedere e correggere questi schemi, gestire i sintomi, eliminarli e , altrettanto importante, prevenire le ricadute. L’attende una scelta importante, cara Daniela, resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e la saluto cordialmente,
dott.ssa Manuela Leonessa