Mauro  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Milano

Non capisco che cosa ho

Buongiorno a tutti,
sono un ragazzo di 37 anni. Sono cresciuto in un ambiente famigliare con un padre che pur amandomi molto soffriva di alcolismo e priodicamente esplodeva in episodi di violenza, malmenando mia madre mio fratello e me. Tra lui e mia madre, da me amatissima, vi erò il classico rapporto vittima - carnefice. Mia mamma non ha mai saputo/voluto rompere quel legame e al tempo stesso operava per anestetizzare i miei sentimenti di reazione nei confronti del padre.
Dico questo per fornirvi dei minimi elementi di comprensione rispetto al quesito che devo porvi. Uno dei miei problemi è che sono totalmente incapace di gestire qualsiasi livello, anche minimo, di conflittualità con il prossimo.
Quello che mi capita è che il cuore incomincia a battere fortissimo, le gambe mi tremano, la mente mi si offusca e mi sembra come di non riuscire a parlare, come se il suono si strozzasse in gola.
Questa reazione che ho cominciato ad avere dall'adolescenza mi ha condizionato molto nello sviluppo di un carattere che tende a compiacere, manipolatorio e drammaticamente incapace di confrontarsi con il prossimo su un piano paritario.
Il quesito che vorrei porre a voi gentili professionisti è: che cos'ho? Ha un nome questa cosa che mi prende? Ci sono esercizi che si possono praticare per attenuarla?

  5 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Federica Piana Inserita il 11/07/2022 - 18:59

Prato
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Gentile Mauro, premesso che per poter dare un nome alla situazione che descrive occorre un colloquio clinico-diagnostico, a me sembra che già abbia messo in correlazione i pesanti trascorsi di violenza domestica nella sua infanzia con la difficoltà attuale a gestire il disaccordo, fino alla conflittualità con gli altri. Anche l'aver intuito che questi trascorsi hanno a che fare con una spiccata compiacenza nei rapporti interpersonali mi dice che ha raggiunto un buon livello di autoconsapevolezza. L'area in cui ci muoviamo è la psicotraumatologia. Le suggerisco di darsi la possibilità di consultare un professionista, per inquadrare in modo esauriente la sua situazione e ipotizzare un eventuale percorso volto a costruire, a titolo di esempio, le capacità di negoziazione tra i bisogni propri e degli altri, la comunicazione assertiva e una visione di sé positiva e degna di rispetto. Sono disponibile per ulteriori informazioni. Un saluto. Dr.ssa Federica Piana.

Dott.ssa Laura D'Emilio Inserita il 16/07/2022 - 11:12

Garbagnate Milanese
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Buongiorno Mauro, parto con il rispondere alle sue tre domande. È ipotizzabile che quello che descrive a livello comportamentale, emotivo e di pensiero sia correlabile a un trauma complesso. Ci sono diverse possibilità per lavorarci e per fare in modo che risultino meno sopraffacenti per lei le situazioni di conflittualità. Un primo modo può essere l’autosservazione che lei sembra padroneggiare nel suo repertorio di risorse. Un secondo modo può essere partire dall’esplorazione delle situazioni di relazione che vive nel presente. A ciò si sommano esercizi che possono attenuare la sua attivazione e di conseguenza farle sentire maggior sicurezza. Un ruolo importante viene rivestito dalla costruzione di una relazione terapeutica che lei può sentire sicura, laddove decidesse di intraprendere un percorso psicologico.
Un saluto. Dott.ssa Laura D’Emilio

Dott.ssa Fabiana Marra Inserita il 15/07/2022 - 22:51

Salve Mauro, credo che la sua sia una risposta di difesa. Ma io la inviterei, non tanto a capire "quale nome abbia", ma perché non riesce a tollerare un litigio. La messa in atto di questo segnale indica un "controllo" proprio per l'eccessiva imprevedibilità degli eventi vissuti.
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra

Dott.ssa Stefania Iade Trucchi Inserita il 13/07/2022 - 09:47

Buongiorno Mauro,
purtroppo la violenza che hai subito e alla quale hai assistito in famiglia non puo’ non aver lasciato dei segni dentro di lei. Aver subito per un lungo periodo di tempo porta delle conseguenze . Si potrebbe parlare nel suo caso di Disturbo da Trauma complesso con sintomi conseguenti s traumi ripetuti nell’ infanzia e nell’ adolescenza oltre a comportamenti ripetuti in eta’ adulta atti ad evitare il trauma . Le consiglio di iniziare un percorso psicoterapeutico con l’ EMDR, strumento utile e potente per il superamento dei traumi. Le auguro di iniziare un percorso che la conduca verso maggiore serenita’
Dottssa Stefania Iade Trucchi

Dott.ssa Debora Calci Inserita il 11/07/2022 - 21:23

Buona sera, concordo con quanto scritto dalla collega dott.ssa Piana: il suo livello di consapevolezza è notevole e anche le abilità di autoanalisi. Il passo successivo, se vorrà, sarà quello del cambiamento, che prevede sforzo attivo nel raggiungere gli obiettivi che si prefiggerà, da solo o con l'aiuto di un professionista, sviluppando certamente l'assertività e prima ancora - grazie ad una psicoeducazione - la capacità di riconoscere e stare nelle emozioni, modulando risposte intra e inter personali. Le auguro di fare il primo passo, così che gli altri siano una conseguenza naturale. La saluto caramente, Dott.ssa Debora Calci