cinzia domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Monza e Brianza

Dubbi e sopravvivenza

Credo di aver bisogno di aiuto.
Mi porto dietro da 5 anni una situazione lavorativa pesante. Sento di essere troppo diversa da loro. Ma ciononostante mi sono tenuta stretta il mio posto di lavoro per assicurare alla mia famiglia (marito e figlia di 4 anni) un'entrata sicura. Mio marito per 2 anni non ha avuto lavoro e ho combattuto contro il suo essere scoraggiato e la sua assenza emotiva. Bollette, affitto, finanziarie che non ho più pagato, spesa settimanale con pochissimi soldi, pranzi saltati pur di far mangiare qualcosa in più a mia figlia la sera...dovevo pensare a tutto io. Io faccio un lavoro che mi piace e giusto per i miei studi e ho un contratto a tempo indeterminato con stipendio superiore alla media che mi costa il compromesso più grande di dover accettare atteggiamenti offensivi verso di me, insensibilità e cafonerie maschiliste. Ieri dopo l'ennesima discussione in ufficio, pur di non rischiare la perdita del posto, ho dovuto dire delle bugie, cose che non penso e dare delle scuse a chi non le meritava. Poi mi sono chiusa nel mio ufficio.Non mi capitava da adolescente di piangere così a singhiozzi. Di sentirmi non capita. Sola. Ho chiamato mio marito che mi ha ripreso per non essere in grado a 40 anni di gestire una situazione così. Ho avuto un vero crollo. Credo che chiunque se ne sarebbe accorto guardandomi camminare per strada. Sentivo gli occhi e le gambe pesanti e ho camminato a lungo. A casa non ci volevo tornare ma poi mio marito mi ha convinta a farlo. Mi sento in colpa con mia figlia perché ha visto la sua mamma in quello stato. Stanotte non ho dormito , come mi capita spesso. E non pensavo nemmeno. Ma poi leggendo qui e là ho capito di avere un problema o forse più di uno. Ma come faccio a lasciare un lavoro sicuro per l'incerto? E se finalmente riesco a cambiare lavoro e non dovessi superare il periodo di prova? Qui a Milano con uno stipendio solo non si vive. E' un tunnel. Una galera. Non so cosa fare e se parlarne con qualcuno possa darmi una spinta...Grazie

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Valentina Nappo Inserita il 27/09/2015 - 09:54

Gentilissima,

vivere in una situazione simile deve essere veramente difficile. Crede che si possa parlare di mobbing? Ritiene che ci sia un modo per migliorare le sue condizioni sul posto di lavoro, ad esempio parlando con coraggio e franchezza al suo datore di lavoro?

Resto a disposizione
Dr.ssa Valentina Nappo
Terapia individuale e di coppia a Soccavo, Melito, Pompei, San Giuseppe Vesuviano
www.psicodialogando.com

Dott.ssa Mirella Caruso Inserita il 27/09/2015 - 07:22

Gentile signora,credo che lei stia sopportando, da sola, un peso troppo pesante. Non si capisce, da cio' che scrive, se suo marito oggi lavora, ma mi pare che l'impegno economico della sua famiglia sia solo o in buona parte a suo carico. Se lascia quel lavoro che la obbliga a mettersi in relazione con persone da cui non si sente compresa, rischia di trovarsi in un tunnel, dipendente da chi? Chi puo' prendere il suo posto? C'è molta solitudine in cio' che scrive, è chiaro che, in questo stato, non puo' essere serena per affrontare in modo adeguato un ambiente di lavoro non proprio semplice. Un aiuto psicologico le sarebbe di grande utilità.