Martina  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Bari

L'ansia mi sta cambiando la vita

Salve, mi chiamo Martina, sono una ragazza di quasi 22 anni. La mia vita fino all'estate del 2017 era bella, mi divertivo, ero spensierata, tranquilla, studiavo per raggiungere i miei obiettivi e non avevo gravi problemi; finchè non scopro di soffrire di ipotensione (una patologia non invalidante, questo lo riconosco) ma da quel momento tutto è cambiato. La mia ansia riguarda il fatto di sentirmi male nei vari luoghi (nonostante la mia ipotensione sia durata solamente il periodo estivo), ma c'è un episodio che penso mi abbia segnata. Un giorno veramente caldo presi il treno, dove non vi era aria condizionata e faceva molto caldo, con il terrore di sentirmi male e di svenire per la pressione troppo bassa, scesi addirittura in una città non mia; non appena misi piede fuori da quel treno fu come se l'ansia svanì all'improvviso. Questo episodio continua a riecheggiare nella mia mente e ogni volta che devo prendere il treno (due volte a settimana) sto male, inizio ad avvertire ansia che si manifesta con mancata digestione, pensieri che mi affollano la testa e dita delle mani che iniziano a tremare. Ho proprio paura di andare in qualsiasi posto chiuso nel quale io possa sentire troppo caldo. Io penso sia una situazione non molto bella, parlandone con il mio medico curante, egli ritiene che sia meglio provare con la cura naturale (con la quale vado avanti da settembre) ma io non noto risultati positivi e se sono qui a scrivermi, il motivo è proprio questo. Prendo il treno per andare all'università, mi piace molto andarci, il problema è sempre arrivarci.
Mi chiedevo, secondo voi, cosa posso fare per cambiare questa situazione? C'è qualcosa che posso fare nelle ore precedenti al prendere il treno per sentirmi più tranquilla?
Mi scuso per il messaggio lungo, spero di essermi spiegata bene. Vi ringrazio in anticipo.

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Natalia Monti Inserita il 28/03/2018 - 14:13

Bologna
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Buongiorno Martina,
dal suo racconto sembra vivere la scoperta di soffrire di ipotensione - e l'attacco di ansia vissuto in treno - come uno spartiacque tra un "prima" in cui era spensierata e tranquilla e un "dopo" in cui si è ritrovata improvvisamente in balia dell'ansia. Non ci dice molto altro rispetto alla sua vita. Che periodo è stato per lei quello della primavera-estate scorsa? Com'erano la sua situazione familiare e le sue relazioni sociali e affettive? ci sono stati cambiamenti di qualche tipo? A che punto del percorso universitario è e come lo vive? Cosa ha significato per lei l'episodio del treno? Come hanno reagito le persone a lei vicine?
Ogni sintomo, per quanto faccia soffrire, ha sempre una funzione protettiva e necessita di essere compreso e ascoltato.
Penso che potrebbe esserle utile contestualizzare il problema in un percorso di psicoterapia per comprendere meglio che funzione abbia per lei all'interno della sua storia di vita.

Cordialmente,
Dott.ssa Natalia Monti
Psicologa Psicoterapeuta
Bologna

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 28/03/2018 - 14:43

Buon giorno Martina,
mi sembra che sia essenziale per lei esplorare i significati e i vissuti che associa alla condizione di malattia determinata dal sintomo ipotensivo.
come si percepisce in quanto persona "malata"? è come se questa condizione attuale avesse compromesso irrimediabilmente la sua tranquillità, serenità associata forse all'assenza di sintomi e disagi. Quindi, una condizione di benessere ideale all'interno della quale il sintomo non può essere accettato.
Al contrario, questo sintomo può essere molto prezioso per lei, in quanto stimola l'assunzione di una prospettiva più complessa della sua vita attuale , spingendola a porsi delle domande che vadano oltre il malessere puramente fisico descritto.
Cordialmente
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma)