Gennaro  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Caserta

Che fine hanno fatto le emozioni?

Salve ho 38 anni . Ho avuto un infanzia particolare ... ma nonostante ciò oggi sono un uomo affermato . Dopo diverse delusioni sia in famiglia che in amore , mi sono chiuso in me stesso e non riesco a provare Nulla . Ultimamente mi sto sforzando per cercare almeno di emozionarmi ma Nulla . Riesco sono a sciogliermi con il mio piccollo fratello di 17 anni . Mi chiedo che fine hanno fatto le mie emozioni ? Perché mi sento un robot estraneo anche alla mia famiglia di origine ( per cui non provo più nulla ) sono diventato una bestia o cosa ? Ho provato già un percorso terapeutico ma non è servito a nulla

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Mirella Caruso Inserita il 09/04/2018 - 11:30

Gentile Gennaro, è riuscito nella vita a raggiungere degli obbiettivi, a diventare un uomo affermato, ma le delusioni subìte da parte di persone affettivamente significative, l'hanno portata a chiudersi, a essere indifferente, a non sentire più. Per fortuna, quel "piccolo" fratello, è diventato importante perché le suscita ancora qualcosa e probabilmente è ancora il legame con la sua famiglia di origine. C'è la necessità di riconsiderare la sua storia e comprendere quali emozioni ha dovuto mettere da parte, da dove nasce quella "delusione" che ha provato e cosa si aspettava avvenisse. Non possiamo valutare il suo percorso terapeutico, non abbiamo elementi sufficienti, a volte, ma non sarà la sua situazione, le persone affermano di essere state da uno "psi" poi si capisce che si trattava di altre figure professionali. Nel suo caso, con la necessità di comprendere come e in che modo il suo passato e la sua storia influiscano nel presente, condizionandola, le consiglierei un percorso psicoanalitico/psicodinamico. Saluti.

dott.ssa Mirella Caruso- Milano.

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 09/04/2018 - 10:26

Buon giorno Gennaro,
comprendo il suo disagio perchè le emozioni ci fanno sentire vivi e ci qualificano come esseri umani, quindi ecco perchè si percepisce come "robot estraneo".
Detto ciò, considerando che ha già svolto un percorso terapeutico, immagino che abbia già avuto modo di ripercorrere le tappe fondamentali e significative della sua vita, ma è riuscito ad attribuire loro un significato? Da quanto tempo si sente così? E' successo altre volte nella sua vita?
Da ciò che narra, mi sembra che la sua situazione si possa configurare come una sorta di chiusura/rifiuto per protesta rispetto alle delusioni che ha provato, una sorta di anestesia emotiva funzionale a proteggerla da eventuali altre delusioni, perciò del tutto comprensibile e coerente con quanto ha narrato. quindi forse è opportuno approfondire ciò, ossia le modalità che lei adotta per affrontare le delusioni in generale.
Inoltre, come descrive la sua vita attuale? Nel senso che lei ha parlato solo della sua famiglia d'origine, non ha menzionato amici, situazione lavorativa o sentimentale.
Ci sono diversi spetti da approfondire per poter comprendere il disagio che ha riferito, e come lei già immaginerà questo spazio non ci censente di farlo, quanto piuttosto può aiutarla ad orientare le sue scelte. Quindi, può valutare la possibilità di rivolgersi ad uno psicologo se si sente pronto a conoscersi meglio.
Cordialmente
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma)