Silvia  domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Campobasso

Mio figlio di 16 mesi è violento

Buonasera, mio figlio di 16 mesi è un bimbo molto molto molto vivace, cammina ormai da quando aveva 10 mesi, non parla tantissimo dice solo tao tao per salutare e quando si concentra ogni tanto fa qualchd verso di animale! Ma la cosa che piu mi preoccupa è che sta iniziando ad avere degli atteggiamenti aggressivi nei miei confronti! La mia sensazione è che lui sia molto compiaciuto nel sentirsi dire "basta non si fa" e cose del genere... E quando arrivo a sgridarlo con un tono più forte, piange, ma continua a tirarmi schiaffi pee vedere la mia reazione...tutto cio mentre piange! Ho Provato anche a non sgridarlo, ma lui mi viebe vicino e mi tira schiaffi e calci ridendo e aspettando che dico qualcosa... Questo principalmente con me lo fa! E poi quando è stanco, si tira i capelli.. E li tira anche a me spesso e volentieri per rilassarsi... Non si limita a toccarli, li tira proprio! Sono disperata la situazione è iniziata ad essere pesante... Come devo comportarmi con lui? Aiutatemi

  3 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Silvia Sironi Inserita il 22/03/2020 - 21:52

Milano - Magenta, Sempione
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Buonasera Silvia, è difficile dare indicazioni precise su come comportarsi poichè sarebbe necessario avere altri elementi anamnestici sul bambino. E' un bimbo precoce sul motorio e meno precoce sull'aspetto verbale, questo potrebbe portarlo ad usare di più il corpo per esprimersi. Bisognerebbe da un lato cercare di comprendere se in questo momento si senta più agitato o angosciato al punto di aggredire se stesso e la sua mamma,che è inevitabilmente la persona più a contatto con lui, quella su cui egli scarica le sue tensioni emotive; dall'altro lato sembrerebbe una sorta di sfida, una messa alla prova della relazione con la sua mamma. Sicuramente è importante stoppare i suoi comportamenti aggressivi , anche quelli autoaggressivi, utilizzando un tono di voce molto fermo, intervenendo affinchè non si faccia male e non possa fare male a lei. Sarebbe importante osservare quante volte accadono questi comportamenti , in quali momenti della giornata, cosa li scatena (ossia l'antecedente) e cosa li contiene o li mitiga .
Le auguro una buona serata

Un cordiale saluto
Silvia Sironi

Dott.ssa Jessica Lugarà Inserita il 23/03/2020 - 16:14

Buongiorno Silvia,
È davvero difficile dare indicazioni senza aver fatto prima una valutazione più approfondita. Sarebbe necessario capire la funzione che ha quel comportamento per il suo bimbo e in base a quello intervenire con delle strategie per diminuire il comportamento e sostituirlo con uno alternativo.
Buona giornata,
Jessica Lugarà

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 23/03/2020 - 10:26

Buongiorno Silvia,
leggendo il suo racconto ho percepito una sensazione di solitudine nella gestione dell'aggressività di suo figlio.
Nel senso che mi pare di capire che lei sia principalmente sola sia emotivamente che praticamente, nel momento in cui il bambino diventa aggressivo.
Cosa fa il papà in queste circostanze? Cosa ne pensa di questi comportamenti manifestati dal bambino?
Consideri, infatti che i bambini percepiscono, fin da quando sono molto piccoli, le nostre vulnerabilità e paure, perciò possono decidere di adoperarle per sfidarci e metterci alla prova. E' un meccansimo del tutto naturale che fa parte dell'evoluzione psicologica di ogni bambino.
Perciò la funzione dei genitori è quella di contenere questi comportamenti attraverso un atteggiamento rassicurante, ma fermo. Ossia è consigliabile che lei proceda in questo modo:
1) Lavori innanzitutto sulla sua gestione dell'ansia, sforzandosi di mantenere la calma nel momento in cui il bambino si agita. Può perseguire questo obiettivo ripetendosi che il bambino è aggressivo non perchè vuole danneggiarla intenzionalmente, ma perchè forse cerca un contenimento affettivo, qualcuno che, ad esempio, lo prenda in braccio e lo abbracci rassicurandolo, evitando di parlare. Infatti i bambini così piccoli come suo figlio, possono benificiare di più del contatto fisico. Le parole rischiano di non essere comprese nel modo giusto e quindi potrebbero allontanarla emotivamente dal bambino.
2) Richiedere esplicitamente il supporto emotivo del papà non solo nella gestione dell'aggressività del bambino, ma anche nella conduzione della giornata più in generale. I bambini, infatti, necessitano della vicinanza emotiva di entrambi i genitori per giungere ad un'evoluzione emotiva completa. Può essere molto utile l'esempio del papà: ossia fare in modo che il bambino si abitui e viva una figura maschile-paterna che si comporta in modo rispettoso e accogliente verso la mamma, bloccando invece i comportamenti aggressivi nel caso in cui si manifestino. Quindi una figura maschile che possa mostrare a suo figlio quale sia il comportamento adeguato da tenere.

Le auguro in ogni caso di risolvere la sua situazione.
Un caro saluto a lei e a suo figlio.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).