Una grossa bugia e un grosso errore
Ho 25 anni e sono una studentessa fuori corso.
Per varie motivazioni mi sono trovata indietro con gli esami. La mia famiglia mi stava molto addosso, sentivo delusione e aspettative (so che erano soltanto nella mia testa e loro non avevano intenzione di mettermi pressione).
Tra brutte esperienze amorose e questa pressione che sentivo ho cominciato ad andare in terapia.
Nonostante gli aiuti, non sono riuscita a sbloccarmi sull'università ... e ho cominciato a mentire ai miei genitori sugli esami passati! Una volta una delle bugie è stata scoperta e loro hanno provato a contattare il mio medico, che ovviamente non ha voluto parlare con loro del mio percorso!
Da quel momento la loro pressione è aumentata, io mi sono sentita sempre più un fallimento e mi sono incasinata in una rete di bugie. Nel terrore di essere scoperta ho mentito anche al mio psicologo ... ora tutta la mia famiglia e lui credono che io presenterò la domanda di laurea tra 18 giorni, ma mi mancano in realtà 4 esami (tirocinio fatto e tesi praticamente finita).
Mi sento il cuore che scoppia, non dormo, ho attacchi di panico, mi manca l'aria e sento i muri che si stringono addosso, ho un perenne senso di oppressione sul petto e mi vergogno tantissimo di me stessa, anzi alcune volte mi faccio schifo nel vero senso della parola.
Non so con chi confidarmi o a chi chiedere aiuto perchè non voglio pesare su amici e sul mio fidanzato.
Non so come dire la verità ma so che è arrivato il momento.
Per prima cosa dovrei parlarne con il mio medico, ammettere con lui che ho mentito e chiedergli aiuto per parlare alla mia famiglia.
Il problema è che sono paralizzata dalla paura, ho paura di come potrà reagire, perchè so che dopo che gli avrò rivelato che gli ho mentito sarà il caso di interrompere il mio percorso con lui.
In più sono terrorizzata dai miei, terrorizzata dalla loro reazione, non voglio essere la loro più grande delusione, non sopporterei il loro sguardo ... sono terrorizzata dal fatto che mi farebbero tornare a casa con loro, dal fatto che mi marcherebbero a vista, che mi farebbero lasciare la mia vita qui (nonostante le difficoltà passate, attualmente ho una bellissima relazione e tanti amici).
So che l'unica strada è la verità, ma sono paralizzata ... e sento di star affogando, da sola e non vedo un'uscita!
Vorrei solo sapere se, come e quando dire la verità al mio psicologo, e quale è il metodo giusto.
Poi successivamente come farlo con la mia famiglia.
Scusatemi se sono stata prolissa e ripetitiva