Erika  domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Torino

Problemi affettivi con mia madre e mia nonna

Ciao, non ho mai parlato di questo perché in un certo senso mi sento in colpa...per chiarire meglio la situazione peró devo iniziare da quand'ero piccola. In famiglia non c'è mai stato un ambiente troppo tranquillo, a causa di mio padre abbiamo subito violenze domestiche, i miei genitori si insultavano in continuo e l'affetto era completamente assente tra loro. Mio padre ha continuato ad essere molto severo, fino all'etá di 12 anni circa, quando io stessa mi affidai ad una psicologa che, non vedendo mia madre collaborare mandò me e la mia gemella in comunità (mia madre non si è mai rivolta a nessuno e anzi, quando mia sorella maggiore ha provato ad esporre denuncia l'ha fermata poiché diceva di aver paura che avrebbero mandato me e la mia gemella in comunità, evento alla fine accaduto). Non siamo restate troppo in comunità, ma subito dopo hanno allontanato mio padre che è stato pure in prigione...quando abbiamo avuto la possibilità di rivederlo non sono riuscita a perdonarlo, era depresso ma diceva che nulla di ciò era colpa sua e alla fine si è tolto la vita. Dopo un po' mia nonna si trasferì a vivere a casa mia. Adesso che ho fatto un po' un quadro generale vi dirò perché realmente ho scritto qui. Io non riesco ad esprimere affetto a mia madre, mi viene difficile ed è come se mi vergognassi anche se so che a lei farebbe piacere. Non riesco a dirle "ti voglio bene" e quando lei mi esprime affetto a volte mi pare davvero esagerata, tanto da provocarmi fastidio. Quando litighiamo urla e a volte le è capitato di dire cose davvero crudeli nei miei confronti, oltretutto è davvero impossibile ragionarci perché capisce sempre solo quello che vuole capire lei, non ascolta quello che dico e continua sempre imperterrita, il che mi fa perdere la pazienza e finisco per urlare anch'io. Tuttavia se ci penso mi fa pena, perché ne ha passate tante anche lei. Adesso devo aprire una parentesi anche su mia nonna. Lei soffre di obesità e mia madre ha speso pure molti soldi per curarla, tuttavia lei non ha mai dimostrato il minimo impegno (con lei non ho mai costruito un rapporto così solido) e questo mi infastidisce...quando provo ad esprimere un opinione a riguardo mia madre la difende subito a spada tratta, tirando fuori discorsi di rispetto o del fatto che lei sia anziana e che io non debba dire certe cose...tutto ciò mi fa imbestialire perché trovo che siano discorsi privi di coerenza...come si può pensare di essere una famiglia se io non posso nemmeno esprimere la mia opinione? Finisco con una breve parentesi sulla mia relazione sentimentale: sono fidanzata da due anni e ci tengo tantissimo a lui, tuttavia a volte mi sembra che ci siano degli alti e bassi e lui dice che non riesco ad esternare veramente ciò che provo(emozioni)...a volte mi chiede di dirgli di più di me, io non lo faccio nemmeno apposta perciò non saprei nemmeno benissimo cosa dirgli. Ho provato a rivolgermi a psicologi 3 volte, la prima mi ha mandata in comunità, il secondo dopo la comunità mi ha detto che non presentavo nessun disturbo e con la terza mi era passata la voglia di dirle ogni volta come mi fossi sentita.
È un problema che deriva da me o la causa è mia madre? Come potrei fare per risolvere o almeno migliorare la situazione? Come potrebbero tutti questi casini influenzare la mia vita sociale?

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Manuela Leonessa Inserita il 13/06/2022 - 07:49

Torino
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Buongiorno Erika,
la sua storia così complessa non può non avere avuto effetti sul suo approccio alla vita. Ci chiede se il suo problema deriva da sé o è causato da sua madre, e questa è una domanda più complessa. Non ci dice quanti anni ha ma immagino sia ormai adulta, quindi indipendentemente dall’origine dei suoi problemi la vita ormai è sua, e il suo problema, a questo punto, è recuperare le risorse necessarie per prendersela completamente in mano. Come?
Lei ha scritto a noi e questo mi fa pensare che la risposta la sappia già. Ha avuto esperienze che non l’hanno soddisfatta ma io vedo in lei tanto lavoro da fare e tante risorse che è arrivato il momento di sfruttare. Ci racconta che è stata dallo psicologo “3 volte, la prima mi ha mandata in comunità, il secondo dopo la comunità mi ha detto che non presentavo nessun disturbo e con la terza mi era passata la voglia di dirle ogni volta come mi fossi sentita.”
Quanto tempo è passato dall’ultima volta? Forse non era ancora pronta.
Ma oggi, quali emozioni si agitano in lei? Ci parla di sensi di colpa, rabbia, incapacità di esprimere le proprie emozioni e chissà cos’altro, Forse oggi è disposte ad affrontarle. Forse oggi è pronta a lavorare per riprendere la sua vita in mano, per recuperare risorse che le restituiscano l’equilibrio e la serenità che merita. Si dia questa possibilità.
Resto a disposizione se lo desidera.
Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa

Dott.ssa Elisabetta Rizzi Inserita il 13/06/2022 - 10:45

Buongiorno Erika, la sua richiesta di aiuto fa riferimento a diversi aspetti che andrebbero approfonditi. Può dare una risposta ai suoi interrogativi su come migliorare la situazione dopo aver individuato la priorità. Il mio suggerimento è di affidarsi ad una persona professionale di fiducia. Cordiali saluti.
dott.ssa Elisabetta Rizzi