Giulio  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Milano

Vorrei andare da uno psicologo per il mio DOC

Buongiorno,
sono un ragazzo di 32 anni e oramai da parecchi anni (sicuramente dal 2010, forse anche da prima) soffro di disturbi ossessivi e compulsivi. Le mie ossessioni sono soprattutto legate ad alcune mie paure e speranze, tipo realizzazione di risultati positivi/negativi sul lavoro oppure paura di ammalarmi di qualcosa di grave, mentre le mie compulsioni sono soprattutto rituali di tipo scaramantico che vanno da gesti "apotropaici" a, tra le più comuni, leggere e rileggere le cose con estrema cura e in modo ritualmente corretto (il che, facendo nella vita il ricercatore, mi rallenta molto nel mio studio). Devo dire che questo DOC, però, non mi sta sconvolgendo la vita e, seppur con qualche fatica in più, tutto procede in maniera diciamo "normale" (lavoro, amore, vita sociale, ecc.) Da diverso tempo però sento proprio l'esigenza di parlarne con qualcuno (nessuno lo sa, neanche la mia fidanzata e i miei genitori) e di provare a, almeno un po', cacciarlo via questo DOC, così da vivere la mia vita più serenamente e, soprattutto, aver più tempo. Il mio problema è che non ho la minima conoscenza della psicologia e quindi non saprei chi contattare e quale possa essere il percorso migliore per me. Vorrei evitare psicofarmaci e medicine in generale, in quanto non mi sento "malato", ma vorrei imparare a conoscermi meglio e a gestire meglio i miei pensieri, con le mie paure e le mie ossessioni. Ringrazio chiunque potrà aiutarmi e mando un saluto a tutti!

  4 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Alessandra Melli Inserita il 31/07/2020 - 12:32

Mestrino
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Buongiorno Giulio, secondo la letteratura, il trattamento farmacologico offre rare remissioni complete: alla sospensione delle terapie farmacologiche si assiste frequentemente ad una ricaduta.
Sempre secondo la letteratura, sostenuta anche dalle linee guida, negli ultimi vent'anni l'approccio cognitivo comportamentale ha dato un notevole contributo alla valutazione clinica ed al trattamento del disturbo ossessivo compulsivo: la terapia cognitivo comportamentale è il trattamento di elezione secondo le linee guida per questo tipo di disturbo, con elevate evidenze di efficacia soprattutto se trattamenti comportamentali come il trattamento di esposizione con prevenzione della risposta (ERP) si abbina a tecniche cognitive.

Cordialmente

dott.ssa Alessandra Melli

Dott.ssa Katarina Faggionato Inserita il 31/07/2020 - 19:01

Buongiorno Giulio,
se ha deciso di intraprendere un percorso psicologico, può cercare un professionista nella Sua zona se vuole lavorare in presenza oppure cercarne uno per lavorare online. Capisco che guardando le informazioni disponibili in internet potrebbe sentirsi confuso. Se cercando su queste pagine o su altri siti rimane indeciso, può provare a contattare anche più di uno psicologo per chiedere informazioni e tutto quello che Le interessa sapere per poter decidere. Come Le hanno scritto le colleghe, la fiducia e la relazione terapeutica che si crea sono aspetti molto importanti per questo tipo di lavoro.
In bocca al lupo.
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dott. Andrea Bottai Inserita il 03/08/2020 - 12:55

Ciao Giulio, conosco abbastanza bene il tuo disturbo e l'ho trattato spesso. Gli antidepressivi danno una soluzione momentanea ma raramente risolutiva. Il DOC si struttura proprio perché i rituali risolvono momentaneamente un disagio. Dopo un pò però il disagio ritorna e il rituale diventa irrefrenabile tanto da non poterne fare a meno. E' un meccanismo che si instaura a livello dei circuiti cerebrali e che non può essere risolto con la volontà o la consapevolezza. Abbiamo messo a punto un tipo di intervento basato su questo funzionamento del disturbo che da ottimi risultati.
Cari saluti
Dott. Andrea Bottai

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 31/07/2020 - 12:33

Buongiorno Giulio,
Per orientarsi nella scelta dello psicologo più adeguato alla sua richiesta, le consiglio di seguire alcuni criteri:
1) accertarsi che l'eventuale psicologo da selezionare sia anche specializzato in psicoterapia, in modo che possa svolgere un'analisi più globale della sua domanda.
2) affidarsi al suo istinto, ossia optare, tra i possibili candidati psicoterapeuti, quello che le ispira un senso di fiducia maggiore, e con cui senta di poter condividere i suoi vissuti.
Consideri, infatti che, al di là dell'orientamento psicoterapeutico seguito dal professionista, la possibilità di stabilire una buona alleanza terapeutica psicologo-paziente, è un elemento di comprovata efficacia per il buon esito del processo psicoterapeutico.
Ad ogni modo, le auguro di fare la scelta migliore per lei e risolvere la sua situazione.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).