Alessandro  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Chieti

Alienazione dalla società che mi circonda: cosa dovrei fare?

Buonasera
Sono un ragazzo di 27 anni e sono un dipendente statale da circa 6 anni. Dal 2016 ho affrontato un percorso psicoterapeuta terminato alla fine del 2019, lavorando su numerose tematiche legate alla sfera lavorativa-personale. A causa di un trasferimento lavorativo, ho pensato di intraprendere un'ulteriore terapia ad inizio anno scorso con una nuova dottoressa, operando sempre sulle stesse tematiche. Da entrambi i dottori, sono riuscito a conseguire degli ottimi risultati in questi anni. Ho concluso l'ultimo rapporto terapeutico perché ho percepito una mancanza di supporto psicologico ed aiuto, da parte del mio medico, negli ultimi mesi. Tuttavia, da circa un anno (forse anche più), ho come la sensazione di essermi estraniato dalla società rispetto alla realtà in cui vivo: non riesco più a trovare interesse nelle vecchie attività di un tempo( cambiate perché sono cresciuto?), non trovo più interesse nell'avere una relazione con un'altra donna, come se avessi creato un sorta di mondo del tutto personale che va in contrasto con la realtà contemporanea in cui tutti viviamo. Date le mie limitate disponibilità economiche, vivo in una stanza all'interno di un appartamento da oltre due anni e questo, a mio parere, ha notevolmente influenzato questa mia sensazione di estraniazione dal mondo. Ho anche affrontato questa situazione con la mia dottoressa, senza però ottenere miglioramenti o delucidazioni al riguardo. Come dovrei affrontare questa situazione? Dovrei affrontare nuovamente un percorso psicologico-psicoterapeutico oppure di tipo sessuologico? Dopo oltre 4 anni di terapia vorrei trovare anche una mia autonomia personale, anche se sono disposto ad affrontare un altro (spero ultimo) percorso in modo da poter risolvere queste problematiche. Spero di essere stato più chiaro possibile e mi auguro di ricevere numerose risposte. Grazie mille e buona serata

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Helen Fioretti Inserita il 03/03/2021 - 13:43

Roma - Prenestina, Casilina, Quadraro, Pigneto
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buongiorno, da quello che ho letto credo che di base la situazione sia probabilmente dovuta in parte alle condizioni restrizioni che si trova a vivere in questo momento (il non avere un spazio adeguato condiziona certamente la nostra sfera intima e relazionale). e in parte a un tono dell'umore leggermente depresso.
Denoto che il suo orientamento è sospeso in un limbo, non emergono obbiettivi e desideri personali. Certamente la dimensione che ha creato ulimente l'effetto del covid, diminuendo drasticamente le interazioni tra persone e oscurando le prospettive, ha suscitato in tante persone sentimenti di abulia e indifferenza.
Le vorrei dare due suggerimenti, uno è quello di accettare la situazione con un po' di distacco ossia non attribuendo la responsabilità di tutto alla sua persona. il secondo consiglio è comunque quello di continuare a cercare finché non intravvederà ciò che le innesca stimoli sia di natura lavorativa che di natura relazionale anche se sente di farlo senza entusiasmo.
Se avverte comunque il bisogno di un supporto o una guida che sia di natura psicoterapeutica o altro, non la rifiuti, ciò non posticipa e nemmeno si contrappone a nessuna autonomia.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Codiali saluti
Dott.ssa Helen Fioretti

Dott. Luca Zendri Inserita il 03/03/2021 - 13:18

Gent.mo Alessandro, mi ha colpito molto la Sua frase "come se avessi creato un sorta di mondo del tutto personale che va in contrasto con la realtà contemporanea in cui tutti viviamo". In effetti questo può succedere, quando noi creiamo una serie di meccanismi di difesa contro il mondo esterno, ma soprattutto interno. Certo Le farebbe bene capire con precisione perché si difende in questo modo e da che cosa: di solito capire questo elimina la sensazione di esser "fuori dal mondo". Ci vuole un po' di lavoro, è vero, e Lei mi sembra un po' stanco di psicoterapie, cosa che posso capire benissimo. Ma Lei è molto giovane e sono certo che ne può uscire completamente in tempi ragionevoli.
Buona giornata a Lei
Luca Zendri