Andri  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Brindisi

Ho bisogno di un aiuto orientativo per il percorso psicologico più efficace per me.

Salve, come si può leggere dal titolo, ho bisogno di un aiuto orientativo e ho pensato che qui sarebbe stato il posto più adatto per fare tali domande. Ultimamente, ho partecipato a due sedute di psicoterapia sistemico-relazionale, solo che adesso, sono titubante sull'aiuto effettivo che può offrirmi questo tipo di percorso. Inizialmente il mio obiettivo era di capire come approcciarsi per fare nuove conoscenze, sviluppare i rapporti, mantenere rapporti, trovare una ragazza, starci assieme, saper andare d'accordo con la famiglia ecc... Ma forse, sono tutte cose che derivano da un'iniziale non accettazione di sè e da una bassa autostima. I metodi che la mia specialista usa, ho notato che sono forse, troppo orientati verso l'esterno, invece che parlare altrettanto dell'interno, soprattutto, abbiamo approfondito parlando della mia parentela, quindi di conseguenza, del mio albero generazionale. Mi rendo conto che non sono interessato ad entrare in questi discorsi, faccio davvero fatica a parlare dei miei parenti, finendo per non rispettare i compiti dati, che di solito sono diretti con le figure famigliari. Detto questo, probabilmente preferisco un approccio più orientato su di me, pensado che ho anche cose più importanti, che ho paura non andremo a trattare con grande profondità. Soffro da quando ho memoria di una bassa autostima, spesso fuggo dai problemi, preferisco procrastinare anziché affrontare le mie paure, soffro anche di ansia sociale, di situazioni passate non metabolizzate, di moduli di pensiero a mio vedere non ottimali, di paure future che non riesco a neutralizzare, di una visione di me negativa, sia caratterialmente e sia in aspetto, seppur apprezzo qualche mia tendenza specifica, ho paura di fallire, di essere rifiutato da amici, ragazze o chiunque altro. Io, visto che faccio una vita, che ormai, può tendere alla frenesia, vista la mia vita "universitaria", forse è meglio qualcosa di velocemente applicabile, forse qualcosa di più pratico e che incida su comportamenti. Non mi dispiace anche qualcosa di creativo, quindi alla Junghiana, visto il mio percorso artistico affine. Però, ritornando al sistemico-relazionale, ci sono possibilità che mi possa offrire tutte le cose che cerco, o è una perdita di tempo nel mio caso? Grazie per le risposte in anticipo.

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Martina Carro Inserita il 30/10/2024 - 11:43

Buongiorno capisco le sue riflessioni e i dubbi riguardo all’approccio sistemico-relazionale che rimane comunque un approccio validissimo.
Il modello sistemico-relazionale si concentra tuttavia,come avrá notato , sulle dinamiche familiari e relazionali. Questo approccio vede la persona come parte di un sistema più grande, in cui le interazioni con gli altri (specialmente in famiglia) influenzano profondamente il modo in cui si percepisce e interagisce con il mondo. In questo senso, non si sofferma molto sull’“interno” della persona singola, ma esplora come le esperienze e i modelli relazionali familiari influenzino i comportamenti e le emozioni.

Dal messaggio, mi sembra di capire che stia cercando un approccio che l’aiuti a:

1. Lavorare su autostima e accettazione di sé.
2. Gestire l’ansia sociale e i timori di rifiuto.
3. Affrontare i pensieri negativi e limitanti.
4. Trovare strategie pratiche che le diano risultati concreti

Altri approcci che potrebbero essere adatti a questo proposito sono:
-Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT):
Questo approccio potrebbe risultare molto utile per lavorare sull’autostima, l’ansia sociale, e per affrontare moduli di pensiero disfunzionali. La CBT si concentra sull’analisi e modifica dei pensieri e dei comportamenti che alimentano ansie e insicurezze. È particolarmente orientata al presente, con tecniche pratiche che sono applicabili fin da subito, e ha una buona efficacia nel trattare l’ansia sociale e l’autostima.
- Centrata sulla Persona (Rogersiana):
La terapia centrata sulla persona è più orientata a favorire l’accettazione di sé e l’autocomprensione in un ambiente di supporto e ascolto. È meno direttiva e strutturata, ma può offrire uno spazio sicuro dove esplorare le tue insicurezze e promuovere un’autostima più stabile, oltre che lavorare sulle paure e sulle insicurezze legate alle relazioni.
- Psicoterapia Junghiana Psicodinamica
Dato il suo interesse artistico e creativo, potrebbe trovarsi a suo con un approccio junghiano psicoanalitico che spesso esplora anche l’inconscio e l’immaginario simbolico. Questo tipo di terapia potrebbe aiutarla a esprimere e comprendere paure, ansie e vissuti passati attraverso modalità simboliche, anche tramite il lavoro creativo. L’approccio junghiano o comunque psico dinamico è meno pratico e diretto della CBT, ma può essere un’opzione interessante (forse la più auspicabile) se sente il bisogno di un percorso più profondo e introspettivo.

L’approccio sistemico- relazionale può comunque aiutarla a identificare e modificare alcuni modelli relazionali che si riflettono nella sua vita sociale e nelle sue insicurezze relazionali

Io credo che dovrebbe discutere questi dubbi con la tua terapeuta, magari chiedendo di dedicare più attenzione agli aspetti legati ad esempio all’autostima

Rimanere in sintonia con ciò che desidera migliorare è fondamentale per il successo del percorso terapeutico, quindi ascoltare e comunicare le sue esigenze è sicuramente corretto.