Intanto che lui decide, che faccio?
Buongiorno, ho 45 anni, sposata da venti a cui si possono aggiungere alti 5 anni di fidanzamento col padre dei miei 3 figli. Due mesi fa, dopo altrettanti mesi in cui lo credevo sprofondato in una depressione (insonnia, tristezza, silenzi, ecc.) mio marito confessa che il problema è che "gli piace un'altra" e non sa cosa fare. Se andare o restare. Dice di amarci entrambe ma di essere stato travolto da queste nuove emozioni. Premetto che la nostra vita di coppia non ha mai avuto problemi, c'è sempre stato sesso, dialogo, risate, affetto. Per me l'ovvio tsunami: il crollo delle certezze, la fine della beata fiducia, la paura dell'abbandono, la ricerca di possibili cause. Riesco solo a comprendere che in un periodo di crisi di mezza età, in cui non trovava più stimoli nel lavoro, negli hobby, abbia cercato fuori dalla routine, in cui suppongo abbia incluso anche la nostra relazione, qualcosa di nuovo. Ho fatto da sostegno, gli ho lasciato le porte aperte, quella di casa e quella del mio cuore, ho maturato che da parte mia c'è spazio per il perdono e la voglia di ricominciare. Da parte sua, a parole, anche. Gli ho chiesto quindi per correttezza nei miei confronti, di interrompere la relazione con l'altra almeno finché non prende una decisione e sta in casa con me. Ma.. ma a ogni tentativo di rottura con l'altra ha corrisposto una ripresa, di cui puntualmente mi sono accorta. Ora, stanca delle parole e mancando i fatti, mi sono chiusa nei suoi confronti, per difendermi. Gli ho chiesto di andare in terapia ed ha iniziato. Ma la mia richiesta è: cosa faccio io intanto, cosa deve fare una moglie in stand-by?