Denise  domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Lecce

Help... confusione

Ciao ,ho 27 anni,sono fidanzata da 7 anni , e ho convissuto col mio ragazzo 6 anni e lavorato insieme mattina e sera nel suo negozio . Ora ci ritroviamo in una situazione di stallo nella relazione ,nella quale ognuno vive a casa propria x vari motivi esterni che ci hanno portato a diverse rotture della relazione , (suocera,diversità caratteriale,provenienze da famiglie e abitudini diverse ,e tanto altro )... ho sempre voluto avere una nostra indipendenza , una nostra privacy, una nostra casa ,lontana dalla tavernetta dei suoi dove abbiamo vissuto insieme a tutte le invasioni da parte della madre di lui ,questo ci ha allontanato xk x lui erano cose normali e quindi non capiva il mio malessere nel vedere “toccare” o entrare nelle mie cose anche qnd noi non eravamo in casa ,e ora dopo tanto tempo abbiamo l occasione di prendere casa e io sono confusa , mi sto tirando indietro e non ne capisco il motivo ! Lui dice che vuole prendere casa , che vuole accontentarmi , che però se io non contribuisco tornando a lavorare con lui ,facendo sì che risparmi gli stipendi delle nuove dipendenti , non avrò voce in capitolo nelle decisioni da prendere nella realizzazione della casa ... il volermi accontentare (e quindi il non volerlo veramente da parte sua ) , ha acceso un campanello d’allarme dentro di me.. che mi avvisa che se accettassi tutto mi potrebbe rinfacciare il suo “sacrificio”... non so come comportarmi , xk il mio tirarmi in dietro e voler aspettare risanando prima la nostra relazione ,x lui equivale invece ad una fine della relazione ! cosa mi consigliate?? Abbiamo provato già con una terapia di coppia ma non ha portato purtroppo a nessun risultato ...

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Roberta Altieri Inserita il 30/09/2019 - 12:45

Gentile Denise,
da quello che racconta, il "campanello d'allarme" che ha sentito suonare dentro di sé ha tutte le ragioni di essere: anche tralasciando il passato faticoso che avete condiviso, le condizioni che pone ora il suo ragazzo sembrano dettate più da un bisogno che ha lui di tenere la situazione sotto controllo che dalla condivisione di un vostro progetto per il futuro.
Il problema non mi sembra tanto l'eventualità -pur possibile- che lui un giorno le "rinfacci il sacrificio", quanto proprio la base su cui vuole/volete costruire la vostra vita insieme.
Tale base è costituita essenzialmente dalla reciprocità: nella coppia non c'è uno che comanda e decide, ma si dovrebbe decidere in due; non dovrebbero esistere imposizioni ("o si fa come dico io, o niente") ma la capacità di giungere a compromessi costruttivi.
Lei afferma che avete già provato con una terapia di coppia, senza risultati: quando l'avete fatta? Per quanto tempo? Che risultati si aspettava? Come mai, secondo lei, non ha funzionato?
Credo che lei si gioverebbe molto, invece, di una consulenza psicologica individuale, per capire quali sono i suoi bisogni e cosa cerca davvero in un uomo. A 27 anni credo che lei abbia il diritto e il dovere di concedersela.
Un saluto.