Amanti ma non amici...
Mi trovo in una stasi nella mia relazione in quanto dopo 3 anni (abbiamo 29 anni) sento che alcune lacune sempre state presenti non si sono colmate e stanno mandando il rapporto in crisi.
Mi sembra come se con il mio compagno ancora non fossimo “amici”, non riusciamo a fare lunghe chiacchierate e non riesco ad appoggiarmi a lui emotivamente. C’è una grande affinità e intimità fisica ma poca intimità e vicinanza emotiva e affettiva.
Sono sempre stata una persona a cui tutti si appoggiano, molto empatica, mentre lui è molto bloccato da quel punto di vista, ha difficoltà a connettersi con le emozioni degli altri, e a me sta pesando essere l’unica che lo fa e mai quella che lo riceve.
Veniamo anche da due famiglie opposte in tal senso e anche lontane come estrazione (la sua più “concreta” la mia più “intellettuale “)
Ne abbiamo parlato e lui sta iniziando a farmi più domande per intrattenere una conversazione con me, ma ho tanta paura che non basti.
Ho molta paura di “accontentarmi” e magari un giorno conoscere una persona diversa e allontanarmi facendo soffrire lui o rinunciare facendo soffrire me.
La notte spesso sogno di uscire con altri ragazzi e lui è totalmente assente oppure se presente non parla ed è come se non ci fosse.
Mi procurano grande angoscia.
Mi chiedo se non sia stata io a non aver visto con chiarezza che siamo sempre stati troppo diversi o se magari io stia agendo una critica troppo dura nei suoi confronti, che sarebbe una mia tendenza...
Qual è il limite tra insoddisfazione “normale” che va accettata e quella che invece è sintomo di qualcosa di poco recuperabile?
Grazie a chi vorrà darmi un suo parere