Fidanzata che amo, ma...
Salve, 30 anni, da diverso tempo ho un dubbio che mi attanaglia e che mi colpisce quasi ogni giorno: sono assieme alla mia ragazza da più di tre anni ormai (lei 28). Il rapporto, sentimentalmente parlando, va a gonfie vele, lei fa una miriade di cose per me, col cuore, ed onestamente non riesco ad immaginarmi con nessun'altra donna come compagna. Ma... È parecchio tempo che seguo chat, sentendo altre donne, scambiando messaggi e foto anche decisamente espliciti, quando capita. Il fatto è che la mia ragazza, principalmente per questioni di lavoro, la vedo raramente, mediamente una volta a settimana, e questo nonostante mi sia trasferito nella sua città per starle più vicino. Da prima, quando stavamo ad oltre 50 km, è cambiato poco. Inoltre, per quanto la possa amare, sessualmente parlando, lei rimane molto timida, mentre io riconosco di avere un appetito sessuale ben maggiore, anche teso alla sperimentazione. Vivo questa situazione con un senso di colpa dilaniante, finora sono sempre riuscito ad interrompere le chat prima che sfociassero in atti fisici veri e propri, dichiarando esplicitamente che stavo facendo una cosa moralmente sbagliata e troncando. So però che ad un certo punto, se le cose non cambiano, cederò sicuramente all'infedeltà. Dal mio punto di vista, sono abbastanza aperto mentalmente sulle frequentazioni extra-coppia, lei ha una cultura molto più conservatrice, quindi parlarne è fuori discussione. C'è qualcosa che posso fare per liberarmi da questa "fame" di altro, oppure devo semplicemente accettare di essere come sono, lasciandomi andare ed accettando di tenere fisico e sentimenti separati?