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Bergamo

Difficoltà a gestire la fine di un rapporto in seguito a un attacco di panico

Da quasi due anni soffro di attacchi di panico in seguito a una rottura molto brusca e durante questo ultimo periodo ho provato a frequentare qualcuno. La relazione andava benissimo, nessuna problematica anzi ci trovavamo realmente su ogni aspetto del rapporto e della vita quotidiana se non fosse che di recente, presa dalle mie paranoie, ho avuto un attacco di panico e per tranquillizzarmi ho provato a chiedere aiuto al mio ragazzo che spaventato dalla situazione mi ha lasciato di netto il giorno seguente in quanto gli ricordavo un periodo del suo passato in cui soffriva di ansia. Nei giorni a seguire il tuo atteggiamento è stato deciso e fermo sulla decisione, quasi rancoroso; nonostante sostenga di provare dei forti sentimenti per ora non ne vuole sapere. Non riesco ad accettare la fine di questo rapporto perché a mio avviso non si può buttare tutto da un giorno all’altro, penso sia una decisone affrettata e mi sento fortemente in colpa per qualcosa che non riesco a controllare. Cosa posso fare?

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Valentina Bennati Inserita il 12/07/2021 - 11:53

Lucca
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Cara G.,
condivido il suo pensiero quando dice che sia una decisione affrettata e non si può buttare tutto via da un giorno all'altro. Tuttavia lei non sceglie di stare male, sta attraversando un brutto periodo della sua vita e non è colpa sua. Ha la necessità più che lecita di ricevere supporto da chi le sta accanto e non sono certo le sue azioni o il suo stato d'animo ad essere la causa di un eventuale allontanamento dell'altra persona. Sono la storia e la difficoltà a gestire determinate emozioni del suo ragazzo stesso che lo portano ad allontanarsi, non lei. Per sé stessa, e non per nessun altro, sarebbe utile che facesse un percorso per riuscire a comprendere meglio il suo disagio e trovare gli strumenti per gestire l'ansia. Ha tutto il diritto di stare bene, in prima cosa per sé stessa! Le auguro il meglio.
Un caro saluto,
Dr.ssa Valentina Bennati