Continui litigi tra coniugi
Buongiorno, ho 24 anni e sono sposata da sei mesi, dopo una convivenza e un rapporto di fiducia iniziato otto anni fa. Ci conoscemmo quando intrapresi una relazione con il suo (oggi ex) migliore amico, subito notammo una certa intesa e ci trovammo bene, diventò cosi il mio confidente, aiutandoci anche nei momenti di incomprensione. Io dopo tre anni di relazione rimasi incinta, ma quel ragazzo non era chi credevo, fu così che dal giorno del test il rapporto tra me e il mio attuale marito diventò sempre più frequente, complici le mie maggiori esigenze dovute alla gravidanza (vari controlli, complicazioni fino al quinto mese e dal settimo al parto), ma legammo ulteriormente dalla nascita del piccolo, perché oltre che per la routine quotidiana, essendo l'unica persona su cui io potessi contare, facevo affidamento sul suo aiuto anche per accompagnarmi ai vari impegni del piccolo (attività ludiche, pediatra, acquaticità) o se avevo un impegno ma non potevo portare mio figlio con me. Nel frattempo i rapporti tra mio marito e il suo migliore amico si inclinarono causa cambiamenti nel comportamento di quest'ultimo (per mio marito, l' amico era rimasto un bambino che non voleva responsabilità neanche a livello lavorativo o sul rispetto delle leggi e del codice della strada, la sua presenza lo disturbava perchè non tollerava la sua superficialità e decise così di chiudere l'amicizia.)
Mio marito viveva con sua mamma, ma passava tutto il giorno con noi, poi alla sera, quando il piccolo già dormiva, si trovava con gli amici e per la notte andava da sua mamma. Dopo il primo compleanno del bimbo però, una sera, al momento di salutarci, inaspettatamente ci baciammo, lui poi uscì e quando ritornò poco dopo perché aveva dimenticato gli occhiali, risuccesse. Noi non ci immaginavamo l'uno insieme all'altra, avevamo in comune solo la crescita condivisa di mio figlio e alcune passioni ma da quei baci, dopo una lunga riflessione realizzammo che ci fosse anche amore. Poco dopo iniziò il lockdown e sia per il bambino che per la novità, lui lasciò la casa della madre e iniziò la nostra convivenza. Siamo una famiglia molto unita, io le mie amicizie purtroppo le ho perse con la gravidanza, invece lui ha deciso di chiudere tutte le sue amicizie per dedicarsi a noi, i suoi unici amici adesso sono i colleghi di lavoro con cui si trova quando fanno le cene aziendali, ma nient'altro (io sinceramente avrei preferito mantenesse qualche amico di prima, lo stesso)...
Ultimamente però ho notato che litighiamo, con più rispetto verso l'altro in confronto a prima (per quanto non abbiamo mai fatto assistere il piccolo alle nostre discussioni anche minime), ma litighiamo molto spesso.
Tutt'oggi anche nei momenti di discussione, sappiamo confrontarci su ciò che riguarda il bimbo, mettendo un attimo da parte il rancore, per lui non ci voltiamo mai le spalle neanche nella discussione più accesa, però a livello di coppia questa cosa mi fa molto male.
Lui mi fa notare spesso che quando torna dal lavoro io lo saluti di fretta, che come entra mi senta sgridare il cane o lamentarmi perchè si è sporcata la casa, mette in risalto il fatto che quando è a casa vorrebbe che io stessi con lui e non che debba fare le mie cose, vorrebbe che quando rientra dal lavoro ci fosse già la cena pronta perché è stanco dopo 10 ore di lavoro in azienda e poi il piccolo alle 20 dorme. Io lo capisco, gli do ragione e sto facendo del mio meglio, ma non sempre è possibile, è vero quando torna dal lavoro lo saluto di fretta e mi dispiace, ma tra bimbo, animali vari che abbiamo, pulizie della casa e il lavoro, quando lui entra io devo ancora cucinare tutto quindi ammetto che per paura di litigare sul perché io sia indietro con la cena, lo saluto con un bacio veloce e corro ai fornelli per non farmi vedere nullafacente e quindi evitare conflitti, alla sera io sono esausta dalla giornata trascorsa e forse si mi lamento troppo, bastano il cane che faccia la pipì (emotiva) sul pavimento dopo che ho appena pulito o il cane che in un attimo di distrazione sale sul tavolino e mangia la merenda avanzata di mio figlio, per farmi perdere la pazienza, o preparare la cena nella pentola sbagliata in un momento di confusione.Quando mio marito è a casa nel weekend andiamo sempre via tutti insieme, mentre durante la settimana, ceniamo e poi stiamo insieme sul divano a vedere un film, poi portiamo insieme fuori il cane, a volte però succede che non riesca a fare la doccia prima che lui torni quindi la faccio quando è in casa finchè lui e il piccolo guardano la tv e sapendolo in casa sono anche più tranquilla. Sono poche le volte che mi prendo del tempo se ho mio marito a casa, solitamente se andiamo a fare una passeggiata o a fare la spesa non mi trucco neanche, solo se abbiamo qualcosa di particolare allora mi trucco con un po' di matita nera sotto gli occhi, mascara e crema idratante per il viso, quindi mi prendo quella mezz'ora e poi quotidianamente prima di andare a letto, dopo aver lavato il viso metto un'altra crema.
Mi fa notare spesso che non lo bacio, non lo abbraccio e non gli sembra che lo ami perché non gli sono riconoscente su una sorpresa o un regalo, sinceramente però non sono d'accordo, lo abbraccio ogni volta che siamo l'uno accanto all'altra, i film li guardiamo abbracciati scambiandoci diversi baci durante il giorno o quando siamo insieme, con le sorprese mi stupisce sempre e lo ringrazio ogni volta, ma non capisco come mai veda come ciò fosse niente... oppure quando parliamo del percorso che stiamo facendo ed esprimo la felicità nell'avere un altro figlio, recentemente è capitato che parlassi di un "figlio nostro" e mi ha fatto notare che io rimarcassi il fatto che il bimbo che lui ha cresciuto non sia effettivamente suo ed era come se anch'io la vedessi così, quando per mio figlio lui è suo padre e pure per me, ma non posso negare la felicità di avere un bambino con metà geni suoi e quindi poi poter vedere anche qualche somiglianza con il padre, in ogni caso gli ho chiesto scusa facendogli notare il mio dispiacere per averlo ferito inconsciamente a cui ha risposto che io debba fare attenzione e non chiedere scusa dopo...
A me dispiace davvero quando lo faccio stare male magari per qualcosa che a me sembrava una cosa bella, mi dispiace quando nonostante il mio impegno vedo che se riesco bene in una cosa fallisco nell'altra, quando cerco di spiegargli per fargli capire che non sia stata cattiveria o qualcosa di intenzionale la vede come egoismo, come se stessi pensando a me, invece il mio unico pensiero e intento è rimediare o evitare una discussione , ma soprattutto non ferire la persona che amo. Altre volte non posso negare un fatto se non sono d'accordo, ad esempio se lui mi dice che non gli dimostro di amarlo, che non lo bacio mai e non ci abbracciamo mai, per quanto sia evidente l'opposto, se lui dice così deve essere così altrimenti si sfocia in una discussione dove letteralmente pretende che io gli chieda scusa perché se lui la vede così non può essere diversamente.
Di intraprendere un percorso psicologico di coppia non ne vuole sapere perché dice che se io cambiassi non ci sarebbe il problema, ma io vorrei capire cosa stia succedendo perchè si è vero non lo capisco, non capisco certe sue insinuazioni, ma nemmeno io mi sento capita in alcuni aspetti, spesso infatti preferisco non dirgli come mi sento, pensieri o preoccupazioni per non sentirmi dare dell'egoista o sentendomi dire che siano cose che a lui non interessano scatenando così una discussione, dall'altro lato però vorrei tornare a sentirmi al sicuro con lui e sapere che gli possa parlare di tutto perché mi veda per ciò che realmente sono supportandoci nonostante il periodo stressante che stiamo vivendo...
Da parte mia il sentimento c'è ancora, da parte sua anche, ma è logorante amare qualcuno e dare tutta sè stessa sentendosi poi dire che non si dimostri nulla...
cosa mi consigliate di fare? Sicuramente sbaglio anch'io, ma penso che l'errore sia da entrambe le parti, anche se magari maggiormente mio...
In attesa di risposta ringrazio anticipatamente