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Napoli

Non riesco a non pensare al mio ex dopo un anno

Salve, è ormai da quasi un anno che il mio ex mi ha lasciata. Era una relazione a distanza, ci vedevamo circa un weekend al mese ma se c'era la possibilità stavamo più tempo insieme, ad esempio avevamo passato l'intero luglio insieme e una settimana a settembre. Ad ottobre si presentano problemi su problemi che la distanza amplifica, quindi decide di lasciarmi. Vorrei anche entrare nei dettagli, spiegare tutta la situazione, ma allungherei di troppo il testo. Dopo la rottura continuiamo a parlare perché io avevo solo lui, finché capisco che stavo ancora male e avevo bisogno di un distacco, ma tra buon natale e buon anno nuovo, ogni tanto parliamo, finché a fine gennaio mi chiede di riprovarci. Io sono confusa, non so cosa rispondergli, e gli dico che preferirei continuare a stare da sola e continuare con la psicoterapia, ma nel caso ci penserò. Lui dopo un po' si fidanza ma non me lo dice, anzi, mi diceva che era solo, che era triste, stressato, che non usciva di casa per studiare. Mi propone addirittura di vederci, voleva venire a dormire a casa mia per accompagnarmi ad un evento, sembrava legato a me, invece era innamorato di un'altra. Mi fa sapere del fidanzamento solo quando si lascia, perché voleva del supporto da parte mia, supporto che non gli concedo e mi risponde "non pensavo ti volessi così bene". Da quel momento non parliamo più ma io sento di aver subìto più lutti: quando mi ha lasciata, quando si è fidanzato in così poco tempo e mi ha detto quella frase. Diceva che non si sarebbe fidanzato per un po' perché lasciarmi lo aveva ferito troppo, che non era fatto per le relazioni, che voleva andare a convivere con me, diceva. In ogni caso adesso da quanto ho capito credo si sia fidanzato di nuovo con un'altra ragazza. Mentre lui ci prova con altre ragazze, si fidanza, io sto male da ormai quasi un anno, non ho mai parlato con un ragazzo anzi non provo più interesse per l'altro sesso, non provo più fiducia nei ragazzi, non trovo più stimolanti le relazioni, ho paura di innamorarmi. Credo che tutta questa sfiducia sia anche dovuta dal fatto che sono sempre stata lasciata ma non ho mai capito il motivo, perché poi tutti sono sempre ritornati chiedendo un'altra possibilità. Penso al mio ex costantemente, ogni giorno penso a quando stavamo insieme o immagino di stare ancora con lui, se voglio andare da qualche parte immagino di andarci con lui, per un motivo o per un altro sta sempre nella mia testa nonostante mi abbia delusa molto, non tanto durante la relazione ma dopo, tra il nuovo fidanzamento e comportamenti strani e sleali. Dopo quasi un anno ancora vado a dormire piangendo perché sento che tutto questo dolore non me lo merito, perché anche se mi impegno comunque vengo buttata come un sacco della spazzatura. Mentre io ho passato anni da single per poter scegliere quello che consideravo il ragazzo perfetto, io per lui sono diventata solo una delle tante. Non riesco ad andare avanti e non aiuta il fatto che non ho molti amici, che sto sempre a casa, non esco spesso, ma riesco a stare da sola, per me non è un problema stare da sola, anzi alcune volte preferisco stare sola perché lo sono sempre stata e con la psicoterapia sono arrivata ad apprezzare la solitudine, ma non riesco ad accettare questo dolore. Purtroppo ho interrotto la psicoterapia perché non mi trovavo bene con la psicologa, usava un approccio che con me non funzionava, dovrei cercarne un'altra ma nella mia zona non ce ne sono tante ad un prezzo ragionevole quindi mentre cerco vorrei dei consigli da voi per capire cosa fare, come migliorare o proprio perché non riesco a migliorare, cosa mi blocca, cosa mi tiene legata ancora a lui. Grazie.

  1 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Giulia Aiello Inserita il 16/09/2024 - 19:08

Milano
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Buonasera,
la fine di una relazione, spesso, è un momento molto doloroso, che può essere paragonato a quello di un lutto, come lei stessa ha riportato nel suo racconto. Come viene elaborata la rottura può essere significativo per quanto riguarda le possibili conseguenze, come la mancanza di fiducia nelle persone, problemi di autostima, sensazione di ingiustizia ecc..
Lei sembra riportare una grande tristezza e un pensiero costante su questa persona, che, forse, a distanza di un anno, racchiude tanto altro, oltre al dolore per la fine della vostra relazione.
Allora potrebbe essere utile provare a risignificare cosa è stata per lei questa separazione, cosa ha implicato, cosa le può avere ricordato, anche inconsapevolmente e quali emozioni ha portato con sé.
Mi chiedo se apprezzare la sua solitudine, voglia dire anche altro: racconta di avere poche amicizie e di uscire poco, è sempre stato così?
Ci sono stati dei cambiamenti nelle sue relazioni, anche amicali? Delle delusioni?
Sente di temere qualcosa nelle relazioni?

Parlando, invece, del sentirsi bloccata/legata ancora a lui, come lo spiegherebbe a sé stessa? Si è per caso creata una sua idea sul come mai non riesce a prendere le distanze? A volte può capitare che quello che ci manca davvero, è come eravamo noi con quella persona, più che la persona in sé.. per lei può avere senso?

Spero di esserle stata un po' di aiuto e resto a disposizione per qualsiasi cosa, anche nel caso in cui si sentisse di raccontare meglio la situazione, come ha scritto inizialmente.

Un caro saluto,
Dott.ssa Giulia Aiello