Come comportarsi con persone giudicanti?
Salve, sono una ragazza di 27 anni fidanzata da 5 anni con un ragazzo della mia stessa età, conosciuto in ambiente universitario. Conoscendolo mi era piaciuto per il suo essere carismatico e simpatico ma da subito avevo notato un atteggiamento un po' giudicante nei confronti degli altri. Con gli anni questa cosa si è manifestata anche nei miei confronti, perchè ha iniziato a fare via via domande sempre più "curiose" riguardo la mia vita e la mia sfera familiare. Io vengo da una famiglia umile, in cui negli anni non sono mancate le difficoltà. Viviamo in una casa in affitto in un quartiere popolare, anche se il mio ragazzo mi sa che è di nostra proprietà (quando lo conobbi, nel periodo in cui ancora non stavamo insieme, mi vergognavo a dire la verità perchè lui mi parlava della sua villa ecc). Negli anni è come se il mio fidanzato avesse sempre cercato di "indigare" sulla condizione economica e sociale della mia famiglia. Dico così perchè oltre a fare domande, seppur in modo indiretto ma abbastanza mirato sulla sfera economica, mi fa domande sullo status sociale della mia famiglia, chiedendomi, ad esempio, qual è il grado d'istruzione dei miei genitori (mia mamma in realtà ha 5 elementare perchè mia nonna non gli permise di proseguire gli studi, mio padre la terza media) e io ho finto che entrambi i miei genitori avessero il diploma. Questo perchè, ad esempio, lui fa delle "battute" sulla compagna del padre che non è diplomata dicendo tipo "ma tu lo sai che Tizia ha solo la terza media? Infatti non sa scrivere bene". Anche la sua famiglia d'altro canto si comporta così e quindi mi sento perennemente a disagio quando mi trovo con loro perchè sembrano farmi il terzo grado. Noto che non lo fanno solo con me ma sembra che, quando sanno di poter mettere in difficoltà una persona, lo fanno senza problemi. Sempre riguardo il tema di istruzione, una sera durante una cena misero in difficoltà il compagno della madre chiedendogli il grado di istruzione (cosa che sua mamma aveva detto più volte in sua assenza) e rispondendo con un atteggiamento quasi stupito quando sentirono che aveva "solo" la terza media. Quando sono con loro infatti mi irrigidisco, passo le giornate in ansia e quando iniziano con l'attacco delle domande, il mio disagio credo sia palese. Forse in una coppia non dovrebbero esservi segreti ma in una famiglia così giudicante, non riesco a comportarmi diversamente. Vi faccio altri esempi. Nella villa accanto la loro vive una famiglia in affitto, a volte un po' rumorosa, e l'altro giorno sua mamma ha fatto una battuta poco carina dicendo "dobbiamo farli buttare fuori tanto sono in affitto, su "muttazzi i fami" (morti di fame, una definizione che secondo me loro ormai usano senza dargli troppo peso ma comunque offensiva). Oppure sua mamma infermiera non definisce gli OSS che lavorano nello stesso ospedale "colleghi" perchè occupano ruoli di importanza diversa e quindi lei non ritiene opportuno che loro davanti ai pazienti o altra gente la definiscano collega. Io tante volte, anche per questo motivo, ho pensato che fosse meglio chiudere la relazione e allontanarmi da loro e il pensiero, devo essere sincera, mi faceva sentire bene (nonostante io ami il mio ragazzo) ma poi ci ripenso e mi autoconvinco che non sia un motivo abbastanza "valido". Vi chiedo: come dovrei comportarmi in questa situazione? Ormai non voglio "rivelare" i segreti e le "bugie" dette, però vorrei poter essere più sicura in loro presenza e invece vivo il tutto con profondo disagio. Io ho anche provato a volte ad esprimere questo mio disagio (magari ad esempio difendo la categoria degli oss, dicendo che non è carino chiamarsi tra di loro "oss" come se fosse una presa in giro e tanti altri esempi) ma lui sembra proprio non riuscire a capire e a vedere come lui e la sua famiglia si comportino.