Soffro di dipendenza affettiva?
Provengo da una famiglia disfunzionale, non ho mai avuto una storia d'amore "normale", anzi, non non so proprio cosa voglia dire sentirsi amati, solo fugaci passaggi (pochi peraltro) che lasciano un grande senso di vuoto. Oggi, a 35 anni, mi pesa molto. Dopo essere stata malissimo perché credevo (perché oggi non lo so più) di essermi innamorata della persona sbagliata(lui sta con un'altra) qualche mese fa, ho iniziato a scambiare degli sguardi con un collega, molto bello, fisicamente il mio ideale, dopo qualche giorno è venuto a crearsi un gioco di sguardi, saluti e sorrisi, senza mai parlarci, così settimana scorsa, dopo 5 mesi, mi sono decisa a parlare con lui, lì per lì mi ha chiesto il numero e mi ha inviata per un caffè, quindi ero contenta, a quel caffè però sono stata paranoica e insicura (non la solita me insomma che invece è una versione abbastanza interessante e intelligente) ero agitata ma pensavo lo avesse compreso, tanto è vero che mi ha rinnovato un invito, quest'ultimo però non si è mai concretizzato, perché non mi ha più scritto, l'ho fatto io ma la conversazione è stata troncata sul nascere, adesso sto male da giorni e non mi rendo conto di come io possa lasciare che un perfetto sconosciuto influisca sul mio stato emotivo, ed allo stesso tempo, mi chiedo perché non riesca mai a piacere a qualcuno che piace a me, che mi regala un'emozione. Fino ad ora ho sempre messo un punto e sono andata avanti con abbastanza autostima e velocemente adesso invece mi sembra sia una cosa insopportabile questo continuo "fallimento/rifiuto" dell'altro nei miei confronti.
Vorrei avere un parere, se fosse possibile.
Aggiungo che vado già in terapia da mesi ma non riesco a vedere alcun miglioramento.
Grazie