Opportunità non colta e lei se ne è andata
Io e lei siamo poco più che trentenni. Ci conosciamo e dopo i primi incontri tutto procede bene. Io non mi fido molto di lei però mi affascina e poi è una bella donna.
Le prime effusioni non sono granché, io non riesco a lasciarmi andare e lei lo nota. Io non do molto peso alla cosa, perché penso che migliorerà tutto con l'intesa migliorata.
Beh non accadrà. Lei comincia a parlarmi di dubbi (qualche giorno dopo avermi detto "con te voglio crederci!") e pensa ad un rapporto leggero. Non vuole impegnarsi.
Mi allontano e poi ritorno, voglio conquistarla, ma niente, non sono sereno e non arriviamo mai al rapporto completo.
Mi piace, ma sono bloccato. Viene fuori dopo qualche giorno che lei non solo si sentiva libera, ma aveva una "relazione" parallela con altre due persone.
Ci sto malissimo, accuso il colpo. Voglio avvicinarla anche dopo lo schifo che mi ha fatto. Però non ci riesco e alla fine rimane per me un rapporto irrisolto.
Dopo 2 mesi di frequentazione, lei (!) crede sia meglio chiudere. E lo fa lasciandomi spiazzato e completamente svuotato.
Mi restano 2 tormenti nell'anima:
- ero emotivamente coinvolto e lei se ne è andata;
- pur piacendomi un sacco non sono riuscito a "concludere" pur avendo avuto la possibilità di farlo.
Mi sento perdente e sbagliato, per non essere stato scelto e per non essere riuscito a cogliere l'opportunità di "unirmi" a lei.
Come supero questi due chiodi fissi?