articoli di psicologia della Dott.ssa Martina Fabbrizzi

risposte dello specialista Martina Fabbrizzi

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Nn so che fare

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Gentile Maria, dalle sue parole emerge sofferenza e e molta confusione. La sofferenza profonda rispetto a sua madre che proprio madre non è stata, il suo fidanzato che l'ha tradita e che lei ha perdonato, ma che adesso non sente più così vicino, come se si fosse rotto qualcosa, l'uomo che ha conosciuto, così vicino all'inizio e così lontano adesso. Immagino che con una situazione del genere lei non sappia cosa fare, che stia male. E probabilmente è un insieme di cose che le causa questo malessere, anche se in superficie non si vede. Sento in lei una forte sensibilità che forse andrebbe riscoperta e salvaguardata. Leggendo le sue parole ho anche avuto la sensazione che, probabilmente, avrebbe bisogno di ripartire la Lei, da quello che vuole, dai suoi bisogni, dal suo benessere. La scoperta di se stessi è un viaggio che può intraprendere e che può portarla, con il tempo, ad avere più chiare le sue priorità e cosa le serve per essere felice. Le consiglio di considerare questo percorso, magari con un psicologo della sua zona. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi...

Relazioni sbagliate

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Gentile Nicoletta, Quello che le succede durante una relazione è una reazione che andrebbe indagata con più attenzione per capire, ad esempio, a che punto delle relazioni diventa dubbiosa, aggressiva e possessiva. Le succede da subito o dopo un po'? L'ansia che prova, la rabbia che sfoga con gli altri si riferisce al suo compagno, a se stessa? Un percorso psicologico la potrebbe aiutare in che modo "sabota" le sue relazioni e permetterle di vivere più serenamente o, almeno, in modo più consapevole, le consiglio di contattare uno psicologo di fiducia che potrà aiutarla a fare chiarezza. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi...

Uomo possessivo, prepotente, paranoico

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Gentile Amelia, Comprendo il suo stato di confusione in questo momento, non deve essere facile vivere in un continuo stato di incertezza. Molti problemi, nelle relazioni in genere, spesso dipendono da problemi di comunicazione tra i partner, alla non chiarezza di sentimenti, mi permetta di chiederle: Ha mai provato a parlare "a cuore aperto" con lui? cercando di tranquillizzarlo sui suoi sentimenti, ma facendogli anche capire come questo suo atteggiamento la fa sentire? Purtroppo è molto difficile "dare delle colpe" o dire di chi sia il problema, proprio perché in coppia, il problema diventa condiviso. immagino che anche lui, nonostante i comportamenti e le parole aggressive, non viva serenamente la cosa, anche se da tutta un'altra prospettiva. Mi permetta anche di dirle che, leggendo le sue parole, ho avuto l'impressione che lei non sia esattamente tranquilla all'interno di questa relazione, lei lo ama moltissimo ma lui le mette delle limitazioni importanti e le fa accuse piuttosto specifiche. Credo debba domandarsi anche se l'amore che prova per lui sia sufficiente, di cosa ha realmente bisogno da una relazione, cercare di conoscersi meglio per rispondersi. Quello che posso consigliarle è di valutare un colloquio con uno psicologo che la possa aiutare in questo senso, e possa aiutarla a darsi un senso, a "sentirsi" come persona e come compagna. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi...

Tradimento

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Gentile Piccoladonna, Comprendo il suo stato d'animo e la sua sofferenza, spesso capita, dopo la nascita di un figlio, che la sessualità nella coppia subisca un blocco, per molti motivi: per problemi precedenti che con la nascita del bambino non hanno avuto il tempo per essere risolti, perché l'uomo ha paura e non vede la donna come compagna ma solo come figura materna, quasi idealizzata.. Questo sembrerebbe essere il caso.. Spesso, come psicologa, mi occupo di coppia e di come fare ritrovare alla coppia l'intimità dopo un figlio. è un lavoro emotivamente faticoso ma se il suo compagno dice di volerci provare, e lei è disposta a farlo, tramite una terapia di coppia, credo sia il modo migliore. Non si tratta di colpe, dell'uno o dell'altra, si tratta molto spesso di comunicare, di scoprirsi e di riscoprirsi, di ricostruire un rapporto intimo che è cambiato nel tempo perché la coppia attraversa delle fasi, come la vita, a cui spesso è difficile adattarsi. Certo il tradimento è uno degli eventi che ha scatenato la turbolenza familiare, immagino, ma lei lo ha perdonato quindi credo che la terapeuta che vi seguirà saprà sicuramente la strada da percorrere... Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi...

Ansia o masochismo

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Gentile Chiara, comprendo la sua sofferenza, quello che descrive appare essere come un modo che ha il suo corpo di farsi sentire. Spesso, in situazioni di ansia e di panico, c'è un malessere nascosto che non vediamo o non vogliamo vedere e il corpo si esprime come può, quasi sempre in modo "violento" e doloroso, lasciandoci quasi stremati. Forse questi episodi le vogliono far capire che è in bilico, tra una situazione vecchia e una nuova, quasi in stallo: la strada vecchia è sicura ma non più "adatta", la strada nuova fa paura, è rischiosa e si ha pura di perdere le sicurezze che si erano conquistate nel tempo. Da questa insicurezza deriva la scarica emotiva che si sfoga nell'ansia che prova. Quello che le consiglio è di considerare l'idea di farsi aiutare ad aiutarsi, magari da uno psicologo della sua zona, prima che la confusione e il panico prendano il sopravvento. Dagli attacchi di panico si può guarire, non temi l'aiuto di altre persone, è già sulla buona strada. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze-Empoli)...

Dimostrazioni d'affetto a comando

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Gentile Martina, Comprendo il suo stato d'animo. Spesso la coppia attraversa dei "cicli" o dei momenti di stallo in cui fondamentale è la comunicazione tra i partner. Sopratutto se molte cose vengono date per scontate, da uno o dall'altra, è necessario "riconquistassi", ri-corteggiarsi per ritrovare la vitalità e la sintonia nel rapporto. Alla base di tutto c'è, appunto, la comunicazione, sopratutto quella affettiva, intima. Ha mai espresso al suo ragazzo quello che prova in queste situazioni? E lui cosa prova? Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze-Empoli)...

Come ripartire da zero?

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Gentile Andenkil, Comprendo la sua sofferenza e il suo stato d'animo. Purtroppo in questi casi serve tempo per ripartire, per concedersi di nuovo qualcosa Succede, ma succede piano piano, è un percorso... Piano piano la sua vita ripartirà, ma prima deve "piangere" la sua perdita e per questo ci vuole il tempo che ci vuole. La separazione è un po' come piangere qualcuno che purtroppo non c'è più. Se si riesce a superarlo, questo dolore, e lo si può fare soltanto sfogandolo, si avrà la possibilità di ripartire da noi stessi. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze-Empoli)...

Bimba poco socievole ed insicura

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Gentile Mara, Spesso, sopratutto all'inizio di un nuovo ciclo scolastico, i bambini fanno fatica ad adattarsi, al nuovo ambiente, alle regole, ai nuovi amichetti. Il fatto che abbia poche amicizie non dovrebbe spaventarla più di tanto, a meno che non si isoli completamente. Questo può voler dire che la bambina ha già delle preferenze personali che andrebbero rispettate. Ha provato a parlare con la bambina di questo? La bambina sta male a scuola? o pensa di avere pochi amici? Perché, in caso contrario, lascerei a lei (la bambina) la "palla". In fondo il compito dei genitori è quello di insegnare ai bambini a divenire autonomi... Per quanto riguarda le attività sportive solitamente lei partecipa a tutte queste attività? il fatto che la bambina cerchi un suo sguardo, succedeva o è successo anche all'ingresso ella materna? mi perdoni se le faccio tutte queste domande ma vorrei capire meglio la situazione per cercare di esserle di aiuto Gentilmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze-Empoli)...

Scarsa autostima e ansia

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Gentile Francesca, Comprendo il suo malessere, l'insicurezza può bloccare una buona parte della nostra spontaneità e renderci la vita difficile qualche volta. Dalle sue parole posso capire che per lei sia difficile scoprire chi è, comportarsi in modo naturale, sopratutto perché non è abituata a farlo, e questo fa paura e genera ansia, in particolari modo nel rapporto con gli altri. La difficoltà principale non è quella di piacere o meno agli altri, ma di piacere a se stessi, e questo è possibile soltanto attraverso una conoscenza di sé. E questo è possibile, magari faticoso inizialmente, ma decisamente possibile. Quello che mi sento di consigliarle è un percorso di scoperta, appunto, magari attraverso l'aiuto di uno psicologo del suo territorio, che possa aiutarla a scoprirsi e che possa guidarla in questo cammino. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze-Empoli)...

I miei genitori non accettano il ragazzo di cui sono innamorata

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Gentile Giorgia, Comprendo il suo stato d'animo, lei sembra combattuta tra vivere la sua storia d'amore e non deludere i suoi genitori. Credo che sua madre sia preoccupata del suo futuro, cosa che il "mestiere" di mamma spesso porta a fare. Immagino che questo ragazzo le piaccia molto, da come ne parla, ha provato a far capire a sua mamma che siete soltanto all'inizio della conoscenza e che per ora nessuno ha parlato di "futuro" come lo intende lei? In ogni caso quello che posso consigliarle è di essere onesta così come sta facendo e di decidere quello che vuole essere: la figlia che non delude i suoi genitori o la ragazza di 20 anni che vive una storia d'amore. Immagino che non sia facile e che sia un conflitto piuttosto stringente, ma la decisione, nei limiti del possibile, è sua e non è detto che le due cose si escludano a vicenda. Non sto consigliando di "ribellarsi" a sua madre, ma solo di decidere con la sua testa e con consapevolezza. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze-Empoli)...

Mi aiutereste a capire la mia situazione?

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Gentile Vincenzo, Comprendo la sua indecisione, purtroppo è molto difficile poterle consigliare sul da farsi. I suoi genitori vorrebbero per lei un futuro "sicuro" da quel che ho capito e lei vorrebbe inseguire il suo sogno. Ha provato a parlarne apertamente con i suoi genitori e a spiegare loro come si sente? Per quanto riguarda la scelta del tipo di professione credo non ci sia una risposta giusta, molto dipende da quello che vuole lei. In questo caso andrebbe analizzata al meglio la situazione pratica e cercare di fare chiarezza nella sua mente. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze)...

Non riesco a fare l'amore

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Gentile Manny, Comprendo la sua sofferenza. Il fatto di vivere il rapporto sessuale in modo sereno e piacevole è molto importante, sia per la coppia, che per se stessi. Credo che la sua paura e la sua ansia, la sua tensione anche muscolare dipenda da questo, ci sono in gioco, a quanto posso capire, un sacco di aspettative, anche il fatto di sentirsi una fallita perché non riesce ad avere un rapporto, non fa che aumentare l'ansia a riguardo. Ha provato a parlarne apertamente con il suo ragazzo? Spesso la chiave per una buona relazione, anche sessuale, parte dalla comunicazione. La scoperta del proprio corpo è positiva ma andrebbe accompagnata ad una scoperta personale, intima di sé, dei propri bisogni e delle proprie insicurezze, così da poter avere la consapevolezza necessaria e lucida di sé. Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze)...

Ansia nel rapporto con gli uomini

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Gentile Eli, Comprendo la sua sofferenza, Leggendo il suo messaggio ho sentito molto timore, non solo di essere "abbandonata" nella relazione, cosa che probabilmente condiziona molto il modo in cui la vive poi, ma anche timore nel lasciarsi andare. Quello che posso consigliarle è di fare un percorso di scoperta personale di auto-consapevolezza, per capire cosa "scatta" in lei che fa si che l'ansia e le preoccupazioni le impediscano di vivere la storia serenamente. Immagino che sia doloroso, ogni volta, dover fare i conti con un allontanamento, ed è faticoso ma il rischio è che questa diventi una sua modalità di stare in coppia e sarebbe un peccato non riuscire a capire invece quello che veramente la preoccupa. Ha provato a contattare uno psicologo, magari del suo territorio? Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze)...

Tristezza

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Gentile Daniele, Immagino che per lei non sia facile cercare di piacere ai suoi amici e, allo stesso tempo, avere la consapevolezza di quello che la renderebbe felice in quel momento. Credo, da come ne parla, che sia non solo doloroso ma anche molto faticoso mantenere un immagine di sé che spesso non corrisponde alla realtà. I ragazzi possono essere molto spietati è vero, magari sfruttando la sua compagnia solo quando fa comodo a loro, e credo che il suo stato d'animo non sia un forte deterrente ad opporsi. Sento però anche molta sensibilità nelle sue parole e molta consapevolezza di quello che prova e questo è raro, mi creda. Per quello che riguarda gli "amici" credo che prima di dare una svolta sarebbe necessario capire per chi lo fa, per chi la mette la sua maschera? di cosa ha timore? Rimango a disposizione Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze)...

Relazioni con ragazzi

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Gentile Eleonora, Fa parte spesso del mondo femminile immaginare, correre con i tempi una relazione appena all'inizio, fantasticarci sopra. è una delle caratteristiche che ci distinguono, siamo emotive, sensibili ma non irrazionali e spesso è una delle caratteristiche che gli uomini ci rimproverano, tutti orientati alla soluzione del problema quali, per natura, spesso sono. Detto questo, immagino sia piuttosto normale, per una ragazza, fantasticare ed immaginare quello che potrebbe essere, il problema nasce quando, su queste fantasie, costruiamo delle aspettative non realistiche che possono deluderci o, come nel suo caso, farci sentire inadeguate o sbagliate. Io credo che l'aspetto immaginativo, anche nella coppia, sia fondamentale al benessere, ma questo non deve cozzare con le possibilità della realtà. Non la conosco bene per poterle dare un consiglio purtroppo, ma immagino che lei non abbia più difetti di una qualsiasi di noi donne, non parlo solo di difetti fisici, quelli che lei si vede addosso perché si sente rifiutata o perché ha volato troppo con la fantasia, ma anche di quelli immaginativi, quelli comuni a tutte, o quasi, le donne. Si tratta, mi pare di capire, di capire meglio quanto investe su queste fantasie, quanto le fa diventare reali nella sua immaginazione per evitare di investire troppo. Rimango a disposizione Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze)...

Sos

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Gentile Ilenia, comprendo la situazione difficile, quello che ho pensato subito leggendo le sue parole è che il bambino stia soffrendo molto o abbia sofferto. spesso, nei bambini di questa età, l'aggressività è l'altra faccia della paura. Inoltre l'assenza di regole e limiti lo ha gettato in un mondo in cui tutto è possibile e tutto è approvato. I limiti e le regole (dall'ora del sonno, al cibo alle buone maniere) servono ai bambini sopratutto per garantire la loro sicurezza (come nell'esempio che riporta della piscina) e anche per far sì che possano cavarsela da soli. è molto importante garantire queste limitazioni per farli crescere bene. Da quello che posso capire il bambino ha una totale assenza di regole e anche le reazioni dei genitori non sembrano appropriate. Se a un bambino viene permesso, ad esempio, di sputare il cibo e di mangiare quello che vuole riceve un messaggio ben preciso da chi si prende cura di lui "Hai ragione, non mangiarlo, non è buono, è buono soltanto quello che scegli di mangiare". In questo modo il bambino ha troppo potere e non riesce a gestirlo perché non ha ancora acquisito le strutture cognitive adatte. Gli esempi che potrei riportarle sono molti, ma in breve posso dirle che difficilmente un bambino così è felice, provoca in attesa di una reazione che, da quel che ho capito, è spesso assente o inappropriata. Quello che posso consigliarle è di cercare di parlare con il suo compagno di questo e magari parlare con uno psicologo della zona. Anche i corsi sono una buona idea. Personalmente ne organizzo nella mia città e trovo che i genitori che partecipano riescano a scambiarsi opinioni e a descrivere situazioni importanti su cui intervenire insieme. Rimango comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze-Empoli)...

Paure immotivate

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Gentile Giusy, Raramente i capricci dei figli sono immotivati, spesso, anche se è difficile comprenderlo, ci sono motivi nascosti che sta a noi cercare di comprendere. Succede anche, qualche volta, che alla vista di un cambiamento, come ad esempio l'ultimo anno di asilo che segna il passaggio ad una scuola diversa, o anche il primo anno di elementari, i bambini "regrediscano" e si comportino come bimbi più piccoli, magari cercando di più la mamma o il ciuccio. Dalle sue parole mi sembra che emergano due situazioni: una in cui la bambina ha difficoltà a vivere serenamente l'asilo e che trasmette a voi genitori tramite i suoi capricci e le sue paure. In questo caso i capricci e gli scoppi d'ira possono rappresentare una forte paura. Forse è successo qualcosa all'asilo e la bambina ha timore di andarci oppure è ritornata in lei la paura della separazione. Consiglio di parlare con la bambina apertamente, cercando di mettersi nei suoi panni per capirla, e cercare di rassicurarla e "contenerla". Per quanto riguarda la paura della morte, che spesso è collegata alla separazione dal genitore, ma può anche darsi che abbia sentito qualcuno all'asilo che ne parlava e sia stata colta da forte paura a riguardo, è la classica "domanda difficile" che i bambini a questa età comunichiamo a fare. Solitamente consiglio ai genitori di parlare serenamente con il bambino, magari affrontando l'argomento in modo pacato ma cercando di rassicurarlo il più possibile. Mi permetta di chiederle: la bambina dorme da sola o ha difficoltà ad addormentarsi? Rimango a disposizione per ogni chiarimento Gentilmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze)...

l'ansia oramai è con me ovunque

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Gentile Ateneo, comprendo la sua sofferenza, molto spesso l'ansia si manifesta come un segnale, un blocco tra una situazione che facciamo fatica a lasciare andare e il nuovo, ma non è detto che sia il suo caso. La sua sofferenza potrebbe dipendere da molte cose, dalla pressione del cambiamento, dalle difficoltà della sua situazione familiare... Nella storia con la sua fidanzata sembra indeciso e questa indecisione porta sofferenza, quello che le consiglio è di fare chiarezza con se stesso per capire quello che vuole. Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona così da poter approfondire? Credo che le farebbe bene... Con i migliori auguri Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze/Empoli)...

Ho tradito il mio ragazzo

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Gentile Laura, comprendo la sua sofferenza, la paura di perdere qualcuno che amiamo, anche inconsciamente, può cambiarci in molti modi. Dalle sue parole immagino che lei viva in uno stato di "bilico", come se fosse sull'orlo di perdere, appunto, qualcuno. Spesso i nostri comportamenti e i nostri atteggiamenti sono segnali importanti del nostro stato d'animo, il fatto che sia meno solare e sorridente, meno concentrata potrebbe indicare anche questo. Credo che la cosa da fare sia comprendere questo malessere e capire se stessa in modo da aiutarsi e a venirne a capo. Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona, anche solo per un supporto? Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze/Empoli)...

Bulimia: non so come fare

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Gentile Elena, il fatto che lei abbia deciso di scrivere qui è già un passo importante di riconoscimento della sua sofferenza e, quindi, di consapevolezza, e non è da tutti. In questi anni si è fatta seguire da qualcuno? Rimango a disposizione Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi Firenze, Empoli...

Ansia da strani pensieri

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Gentile Francesca, Comprendo la sua sofferenza, per comprendere meglio la sua situazione avrei bisogno di avere maggiori informazioni, ma posso dirle, per ora, che spesso l'ansia si manifesta come un segnale di allarme, come per dirci che qualcosa non va, che siamo sospesi. Se ci sono situazioni o eventi recenti nella sua vita che potrebbero aver scatenato questo tipo di reazione potrebbe valere la pena di approfondirli, magari con uno psicologo della sua zona. Rimango comunque a disposizione Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi Firenze, Empoli...

Ho paura di essere quella che sono

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Gentile Anna, leggendo le sue parole ho avuto l'impressione che, più che asessuata o priva di interesse, lei sia confusa. La confusione può dipendere da molte cose, dalla curiosità di guardarsi intorno, dai dubbi che ci poniamo rispetto a quello che ci piace e a quello che siamo. Certo, immagino che per lei non sia facile questa situazione, anche perché l'ha portata a chiudersi, come afferma, in una gabbia. Quello che posso consigliarle è di cercare, prima che di accettarsi, di capirsi, di prendere consapevolezza di sé, magari con uno psicologo della sua zona che potrà aiutarla in questo percorso. Rimango a disposizione Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi Firenze, Empoli...

Attacchi di ansia

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Gentile Carmen, comprendo la sua sofferenze, non deve essere un periodo facile per lei. Quello che, però, posso dirle è che spesso i "rimedi" naturali o farmacologici da soli non servono a placare l'ansia e questo perché è un "sintomo" di allarme che ci dice qualcosa che solitamente noi non vogliamo ascoltare. Se non elaborato, questo messaggio, non scompare ma si fa più "aggressivo". Le consiglio di dare voce a questo messaggio, magari con l'aiuto di uno psicologo, per comprenderlo e capire quello che sta cercando di dirle. Sicuramente, poi, ci sono anche dei piccoli accorgimenti, come la respirazione, che potrebbero aiutarla a gestire gli attacchi di panico, ma anche in questo caso, senza un adeguato percorso, rimangono dei rimedi fini a se stessi. Rimango a disposizione Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi Firenze, Empoli...

Ansia e stress

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Gentile Lali, comprendo la sua sofferenza, spesso, quando l'ansia si manifesta così violentemente, c'è una sorta di messaggio che il nostro corpo, come può, cerca di segnalarci. Sarebbe opportuno indagare meglio il blocco che ha sperimentato nello studio, che poi è divenuto più "ingombrante", magari con l'aiuto di uno psicologo della sua zona che potrà guidarla in questo percorso. Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi (Firenze, Empoli)...

Crollo emotivo

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Gentile Doriana, comprendo la sua sofferenza, spesso quando c'è un sovraccarico emotivo o qualcosa nella nostra vita che ci spinge oltre i limiti, sentiamo di non poter sopportare tutto, ci sentiamo come affogare. Naturalmente sono pochi gli elementi che fornisce per poter comprendere la sua situazione. ha mai parlato di questo suo stato d'animo con qualcuno? magari con uno psicologo? Gentilmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi Firenze-Empoli...

Disturbo del sonno

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Gentile Anna, Avendo pochissimi elementi a disposizione mi permetta di farle qualche domanda: Parla di una sensazione fisica? o di una sensazione psicologica? Stava sognando? è una sensazione che le è mai capitato di avvertire durante la veglia? Rimango a disposizione Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi Firenze ed Empoli...

Ho bisogno di aiuto?

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Gentile Aldo, Intanto grazie per aver deciso di scrivere la sua situazione, essendo la prima volta che lo fa credo che abbia trovato la forza e il coraggio giusti. comprendo la sua sofferenza, quando l'insicurezza e l'ansia prendono le redini della nostra vita è spesso difficile ritrovare la tranquillità, ma non impossibile. Ha mai provato a parlare di questa sua sofferenza con uno psicologo, magari della sua zona? Rimango a disposizione Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi Firenze...

Tutta colpa della scuola

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Gentile Gaia, comprendo la sua sofferenza, immagino non debba essere un periodo facile, sopratutto date le pressioni accademiche dell'ultimo esame e della laurea. I problemi di concentrazione e le difficoltà a studiare sono frequenti ed esistono molti modo di affrontarle, le sue passate esperienze hanno sicuramente influito sul suo attuale modo di sentirsi di fronte allo studio, se vuole possiamo sentirci e parlarne insieme Rimango a disposizione Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi...

Tradita

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Gentile AAA, Immagino che non sia facile per lei, i sentimenti e i vissuti che ci accompagnano in momenti come questi, sopratutto quando ci sono di mezzo i figli, sono spesso difficili da gestire e riconoscere anche a causa della loro ambivalenza, quello che posso consigliarle è di fare chiarezza per se stessa, cominciando a chiedersi cosa vuole per se stessa, vuole perdonarlo? vuole voltare pagina? Oppure parta dalla domanda "cosa manca?", spesso è più facile capire cosa manca rispetto a quello che si vuole... Rimango a disposizione Cordialmente Dott.ssa Martina Fabbrizzi...