articoli di psicologia della Dott.ssa Natalia Monti

risposte dello specialista Natalia Monti

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MI SERVE UN AIUTO!

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Buonasera Sonja, nella sua descrizione fa risalire l'inizio del suo disagio all'intervento. Potrebbe essere utile cercare di comprendere cosa abbia significato per lei questo evento, che sottolinea essere stato improvviso. Quanto ha inciso la variabile imprevedibilita' nello scatenare la sua ansia? che timori le ha suscitato? Fa un breve accenno alla separazione, a suo figlio e alla convivenza attuale. Come ha vissuto e come vive queste relazioni? Talvolta quando si prova un'emozione e non si riesce a definirla e a comprenderla si percepisce una sensazione generalizzata di ansia. Penso che fare chiarezza su quello che sta vivendo potrebbe essere importante, così come dargli un senso all'interno della sua storia di vita. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta Riceve su appuntamento a Bologna...

Ansia e cefalea

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Buonasera Giulia, sembra che lei stessa stia incominciando a maturare l'idea che i suoi sintomi fisici possano avere un'origine psicologica. Mi colpisce come questa consapevolezza sia nata nel tentativo di trovare una soluzione per eliminare i suoi sintomi e non creare agitazione nelle persone a lei vicine. Certo non è "risolutivo"sapere che potrebbero essere la conseguenza di situazioni che le creano "ansia" ma è sicuramente un buon punto di partenza per approfondire, in un contesto adeguato, i suoi vissuti. Solo nelle ultime tre righe parla di come si sente e del suo desiderio di scappare via. Forse non è così facile stare a contatto con le sue emozioni e - di conseguenza - con quelle degli altri. Nell'ottica cognitivo-costruttivista i sintomi sono un'espressione di superficie di un disagio profondo ma sono anche il modo migliore che la persona ha trovato per far fronte ad una sofferenza emotiva. Per questo motivo sarebbe importante comprendere la funzione che i sintomi rivestono per lei. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Riceve su appuntamento a Bologna...

Permetto alle persone di usarmi

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Buonasera Katia, la difficoltà che vive nel costruire dei rapporti sentimentali equilibrati potrebbe avere a che fare con le sue prime relazioni di attaccamento. Solitamente, nel rapporto con l'altro, si tende infatti a riprodurre quegli schemi relazionali che sono più familiari, anche se causano sofferenza; la scelta stessa del partner, di conseguenza, potrebbe corrispondere alla riproposizione inconsapevole di queste dinamiche. Da bambina com'è stato il rapporto con i suoi genitori? Si è sentita vista e ascoltata oppure le sue emozioni e i suoi bisogni venivano trascurati? Quanto si è dovuta "arrangiare" emotivamente? Sembra che la consapevolezza di avere vicino una persona che vive come egoista e autocentrata arrivi solo ad un certo punto, quando raggiunge il limite di tolleranza, sentendosi svuotata. In psicoterapia potrebbe fare ordine e chiarezza sia dentro di sè che rispetto alle cose che le succedono, ricostruire la storia delle sue relazioni - attuali e passate - in modo da potere stare in una relazione più compatibile con i suoi bisogni. Cordialmente Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta Riceve su appuntamento a Bologna...

Insicurezza

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Buongiorno Maria Teresa, sembra che nonostante abbia raggiunto diversi obiettivi che si era prefissata, affrontato situazioni che la intimorivano e cambiato faticosamente tante cose nella sua vita, questo non abbia modificato in modo stabile la sua immagine di sé e il suo sentire. Le scelte che ha fatto l'hanno portata vicino al traguardo e proprio ora si sente bloccata.Forse non è un caso.Chiede cosa fare "concretamente"per diventare più sicura ma potrebbe essere utile prima comprendere cosa significhi per lei raggiungere questo traguardo e quali implicazioni avrebbe, sia a livello emotivo che nella sua vita pratica. Accenna ad una convivenza di tre anni ora diventata relazione a distanza: il suo compagno come vive questa situazione? E la sua famiglia (ora è tornata vivere con loro?). Sembra che per lei sia importante soddisfare le aspettative altrui e sentirsi approvata e mi chiedo se in questa situazione senta di non potere accontentare tutti. Ripercorrere la sua storia di vita e comprendere le origini della sua insicurezza e del suo bisogno di approvazione potrebbe aiutarla a fare chiarezza sui suoi bisogni, ora forse oscurati da quelli altrui. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta Riceve a Bologna....

Difficoltà a trovare un ragazzo

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Buonasera Gian, sembra che nel tempo, forse anche grazie anche alla psicoterapia svolta, abbia già fatto in parte chiarezza dentro di sé. Ha preso consapevolezza, infatti,di come la difficoltà a coinvolgersi in una relazione appartenga a lei, e non all'altro che non è abbastanza o agli altri che si accontentano. La ricerca attiva di difetti nei ragazzi che percepisce realmente interessati a conoscerla, nonostante sia fonte di sofferenza, potrebbe avere una funzione protettiva. Con le persone apparentemente sicure -proprio per come le costruisce- forse avverte ridotto il rischio di lasciarsi andare ed essere se stesso. Ha pensato eventualmente di ricontattare il collega da cui è già stato in psicoterapia? Per "superare" il problema ora potrebbe esserle utile approfondire cosa la spaventi in una relazione intima e cosa cerchi, a livello affettivo, nell'altro. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta Riceve a Bologna...

Sbagliata

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Buonasera Ludovica, il titolo della sua richiesta racchiude forse il nucleo della sua sofferenza. Sembra esserci, infatti, una forte discrepanza tra come percepisce di apparire agli altri "una classica ragazza di 22 anni" e quello che in realtà sente , ovvero "molto disagio, ansia e panico", emozioni che la fanno sentire sbagliata. Fa risalire il suo sentirsi diversa all'infanzia, anche se non riesce a comprenderne i motivi. Le pongo qualche domanda come spunto di riflessione. Qual è la sua paura nel relazionarsi con persone sconosciute? da bambina ha percepito che le sue figure significative si aspettavano che lei dovesse essere in un certo modo? e questo modo quanto era distante da come si sentiva? Riferisce anche di avere fluttuazioni di umore. Quali sono i momenti in cui si sente al top? quali eventi (esterni o interni) la fanno sentire così?E quali sono i pensieri e le sensazioni che, il secondo dopo, la portano a voler morire? Sente che potrebbe esserci una relazione tra le sue fluttuazioni di umore e la discrepanza tra come appare e quello che sente? Approfondire tutte queste tematiche in un contesto di psicoterapia potrebbe aiutarla a trovare quella via d'uscita che da sola fatica a individuare. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta Riceve a Bologna...

Se fosse tardi?

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Buongiorno Marina, nel suo racconto emergono diversi eventi traumatici vissuti da lei e dalla sua famiglia. Parla di due lutti, se ho compreso bene la sua nascita è avvenuta proprio nel mezzo di queste due perdite, portandosi probabilmente dietro i fantasmi della prima e poi della seconda, che ha "devastato" i suoi genitori. Sembra che il modo utilizzato dai suoi familiari per cercare di sopravvivere a tutto questo dolore sia stato il "rimettersi in piedi, da soli" e nel farlo non sembra esserci stato uno spazio di ascolto e condivisione anche per l'elaborazione dei suoi vissuti traumatici, minimizzati, e per i suoi bisogni. Nel suo post si focalizza sullo studio e sulla carriera ma sembra che le sue esperienze passate la facciano soffrire tuttora in diversi ambiti della sua vita. La vergogna che prova nel confronto con gli altri, il suo sentirsi"un'insicura patologica e costantemente ansiosa" sono vissuti che meritano di essere ascoltati ed elaborati in un percorso di psicoterapia. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta Bologna...

Come aiutare mia figlia alle soglie dell'alcolismo?

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Buonasera Paola, capisco la sua preoccupazione, sua figlia sta attraversando un momento delicato.La prossimità di due eventi significativi come la rottura di una lunga relazione e la laurea potrebbero aver peggiorato la sua sintomatologia ansiosa, e sembra che abbia trovato nell'alcol un modo per lenire la sua sofferenza.Probabilmente è per questo motivo che sua figlia "rifiuta il problema", perchè effettivamente per lei bere, in questo momento, è una strategia per "risolvere il problema".Penso che potrebbe essere utile spostare l'attenzione dal bere - che attualmente a sua figlia "serve" alla sua sofferenza. Potrebbe essere utile proporle un colloquio con uno psicoterapeuta che possa inquadrare meglio la situazione. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta Bologna...

L'ansia mi sta cambiando la vita

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Buongiorno Martina, dal suo racconto sembra vivere la scoperta di soffrire di ipotensione - e l'attacco di ansia vissuto in treno - come uno spartiacque tra un "prima" in cui era spensierata e tranquilla e un "dopo" in cui si è ritrovata improvvisamente in balia dell'ansia. Non ci dice molto altro rispetto alla sua vita. Che periodo è stato per lei quello della primavera-estate scorsa? Com'erano la sua situazione familiare e le sue relazioni sociali e affettive? ci sono stati cambiamenti di qualche tipo? A che punto del percorso universitario è e come lo vive? Cosa ha significato per lei l'episodio del treno? Come hanno reagito le persone a lei vicine? Ogni sintomo, per quanto faccia soffrire, ha sempre una funzione protettiva e necessita di essere compreso e ascoltato. Penso che potrebbe esserle utile contestualizzare il problema in un percorso di psicoterapia per comprendere meglio che funzione abbia per lei all'interno della sua storia di vita. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta Bologna...

Accettarsi

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Buonasera Federica, le prese in giro feriscono e attecchiscono ancora di più quando alla base c'è un senso di inadeguatezza e quindi un bisogno di conferme dal'esterno. Ha sperimentato come piacere agli altri non modifichi in modo significativo la percezione che ha di sé e, il fatto che ora si ponga l'obiettivo di accettarsi e piacersi come è, penso sia già il segnale di un suo cambiamento in atto. Una psicoterapia potrà aiutarla ad esplorare i suoi vissuti e a scoprire da dove ha origine la sua forte paura del giudizio. Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta (Bologna)...

Ansia da matrimonio

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Buonasera Federica, la sua indecisione potrebbe dipendere sia da problemi presenti nella relazione con il suo fidanzato sia da motivi legati al suo vissuto personale del matrimonio. Per comprendere il suo blocco sarebbe importante quindi che approfondisse i significati che attribuisce a questo evento: come si immagina il matrimonio? C'è qualcosa che la spaventa? Questa indecisione è un meccanismo che riconosce anche in altre situazioni? Se da sola non riesce a chiarirsi le idee una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a fare ordine e a sentire cosa la blocca. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta (Bologna)...

Dopo 10 anni il mio ex è ancora nella mia testa. Come posso dimenticarlo?

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Buonasera Maria, sembra che questa storia abbia lasciato in lei delle profonde cicatrici, forse anche per l'incomprensibilità e l'imprevedibilità della sua fine. Penso che, per darsi la possibilità di voltare pagina e andare avanti, potrebbe essere utile iniziare un percorso di psicoterapia in cui poter ripercorrere questo rapporto, comprendere cosa ha significato per lei e cosa la blocca da allora nelle relazioni affettive. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta (Bologna)...

Scarsa autostima, serve uno psicologo?

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Buongiorno Serena, dalle sue parole emerge un forte disagio e appare combattuta. Sembra che da una parte riesca ad individuare con consapevolezza i meccanismi problematici, dall'altra parte a livello emotivo tende a minimizzare il suo vissuto, come se non fosse sufficientemente "patologico" da meritare attenzione. Il senso di inadeguatezza che prova le fa temere il giudizio altrui per il bisogno di conferme, e questo la blocca in diverse aree della sua vita.Una psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere le radici delle sue insicurezze, in modo da restituire loro un senso, e trovare una via che le permetta di sentirsi più libera nell'espressione di sé. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta (Bologna)...

Sbalzi d'umore e sindrome premestruale

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Buongiorno Anna, i cambiamenti ormonali possono incidere sull'umore ma fanno soprattutto da amplificatore di emozioni che sono comunque presenti. Nel suo racconto da una parte si definisce "abbastanza soddisfatta "della sua vita, dall'altra si sente però "molto ansiosa e insicura", soprattutto nel rapporto con gli altri, al punto da avere il terrore del loro giudizio e da sentire di non potersi esprimere veramente con nessuno. Forse tutte queste emozioni, solitamente compresse, emergono più facilmente in quei momenti e ci dicono in realtà qualcosa rispetto ai suoi bisogni. Sarebbe importante quindi comprenderle, metterle in relazione al significato che attribuisce agli eventi, e capire anche da dove nasce la sua insicurezza. Una comprensione maggiore di sé le potrà permettere successivamente di sentirsi e relazionarsi diversamente anche con gli altri. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta (Bologna)...

Che cosa mi succede?

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Buonasera Matteo, solitamente l'alcol viene usato nel tentativo di distanziare le emozioni, quando sono percepite come troppo intense e dolorose. L'effetto collaterale che può avere, tuttavia, è quello di allentare il controllo su di esse e talvolta di provocare dei blackout. Sembra che per la maggior parte del tempo riesca a portar avanti la sua vita in modo normale, come se nulla fosse successo; questo, in parte, è anche funzionale ma ci sono poi dei momenti in cui il lutto traumatico che ha vissuto e i ricordi associati a suo padre sembrano diventare così pressanti e pesanti da non potere essere messi via. La strada da percorrere è una psicoterapia che possa aiutarla ad elaborare queste memorie traumatiche e a dare voce, in un contesto sicuro, a queste emozioni. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta (Bologna)...

post bariatrica

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Buongiorno Sara, dalle sue parole sembra che l'intervento a cui si è sottoposta abbia dato risultati dal punto di vista della perdita di peso ma non abbia agito sulle ragioni profonde che, sin da bambina, l'hanno portata ad avere questi episodi di "fame incontrollabile". Talvolta,la difficoltà a decodificare le proprie emozioni porta ad interpretarle come indizi di fame, per questo può succedere di mangiare anche quando non si ha "realmente fame". Potrebbe essere utile quindi affiancare al gruppo di mangiatori compulsivi un percorso individuale di psicoterapia in cui esplorare e definire meglio le situazioni in cui prova ansia e si sente insicura. Riuscire a collegare gli eventi ai suoi stati d'animo, e comprendere come sia arrivata a costruire questi significati,le permetterà di acquisire una maggiore consapevolezza di sé e dei suoi bisogni e di trovare nuove modalità più funzionali per soddisfarli. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta (Bologna)...

Il mio ragazzo si masturba

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Buongiorno Diana, dalle sue parole sembrano centrali due aspetti. Da una parte il non essere nei pensieri del suo ragazzo quando si masturba tanto che riferisce "se lo facesse pensando a me non mi farebbe stare male", dall'altra il fatto che non glielo abbia detto, scoperta che l'ha profondamente delusa perchè "pensavo mi dicesse tutto e invece non è così". Cosa hanno significato per lei questi eventi? Tra i due, c'è un aspetto che la fa soffrire di più? Il fatto che non riesca a smettere di pensarci vuol dire che c'è un qualcosa di sé di importante da capire, comprendere quali significati abbia attribuito a questo evento e quali vissuti abbia messo in gioco potrebbe esserle di aiuto per dare un senso al suo malessere e trovare un nuovo equilibrio anche nella coppia. Cordialmente Dott.ssa Natalia Monti (Bologna)...

Dolore nascosto

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Buongiorno Deborah, è comprensibile che l'incidente accaduto alla sua bambina l'abbia turbata, tuttavia sembra che nonostante il tempo passato non riesca a lasciare andare questo pensiero, che continua tuttora a farla soffrire. Sembra che la reazione delle persone vicine sia quella di minimizzare, forse nel tentativo infruttuoso di rassicurarla, avendo come effetto quello di farla sentire incompresa. Specifica come l'incidente sia avvenuto in sua assenza, questo per lei cosa ha significato? Quali sono i suoi timori rispetto a questa cicatrice? Che rapporto ha con le "imperfezioni "? Potrebbe essere utile esplorare in psicoterapia i significati che attribuisce a questo evento e i vissuti che la portano a provare questo dolore e collegarli anche alla sua storia personale. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti, Psicologa Psicoterapeuta ( Bologna)...

Perché mi confronto sempre con gli altri?

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Buongiorno Giulia, dal suo racconto sembra che puntare sulla performance per dimostrare il suo valore, soprattutto in ambito scolastico, sia stato funzionale a farla sentire meno insicura e più amabile. Che bambina è stata? In famiglia come erano vissuti i suoi successi/insuccessi scolastici?Ora ha 25 anni e si è laureata: come vive il fatto di aver terminato il percorso universitario? Ha dei progetti a livello lavorativo? Sembra che colleghi i traguardi e i successi personali al ricevere amore, come se dovesse fare qualcosa per potere sentirsi amata. Forse, in questa delicata fase di vita, si sente "smunita"di armi per sentirsi più sicura nel relazionarsi con gli altri e con sé stessa. Tuttavia nel confronto continuo è come se la luce fosse puntata sempre all'esterno ma, in questo modo, restano in ombra i suoi timori e i suoi desideri. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza su ciò che vuole e trovare nuovi parametri per definirsi. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa Psicoterapeuta (Bologna)...

Problemi di convivenza

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Buongiorno Anna, da cio che racconta sembra che il suo compagno sia la sua unica relazione di riferimento e che, in seguito alla perdita dei suoi genitori, si sia "ulteriormente legata a lui". Sarebbe importante comprendere come lui viva questa esclusività nel rapporto e sulla base di quale presupposti sia stata presa la decisione di convivere ora. Ancora più importante sarebbe che lei comprendesse come vive l'intensificarsi della sua dipendenza da questa relazione dopo la perdita dei suoi genitori. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti Psicologa psicoterapeuta (Bologna)...

Come capire se andare dallo psicologo è la soluzione giusta?

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Buongiorno A., da come si descrive sembra che l'estroversione sia una facciata dietro a cui nasconde i suoi veri sentimenti. Quali sono le emozioni che sente di non poter mostrare? Cosa teme succederebbe se lo facesse? Talvolta ci si adegua alle aspettative altrui per paura di essere rifiutati e questa è una modalità che si apprende nelle prime relazioni di attaccamento. Nella sua famiglia come veniva vissuta l'espressione delle emozioni? Capisco il suo timore di non riuscire ad aprirsi anche in psicoterapia, tuttavia consideri che non ci sono tempi prestabiliti da rispettare, ognuno ha bisogno del suo personale tempo per potersi fidare e il terapeuta cercherà di facilitarla senza forzarla. Se lo desidera mi può contattare. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti (Bologna)...

Perché lo psicoterapeuta rinvia le sedute?

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Buongiorno Emilia, non possiamo sapere come mai il suo psicoterapeuta stia rimandando le sedute, potrebbe anche dipendere da suoi problemi personali. La cosa'importante è comunque che lei gli comunichi come la fa sentire questo suo atteggiamento, che vive come un"allontanamento" in un periodo in cui non sta bene. Spesso questi momenti di confronto sono molto proficui a livello terapeutico e permettono di fare chiarezza ed entrare in contatto con alcune dinamiche relazionali. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti (Bologna)...

Come gestire la mia relazione problematica?

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Buonasera Maria, comprendo il suo disagio tuttavia le suggerisco di interrogarsi sulle sue aspettative rispetto a questa relazione. Da ciò che racconta mi sembra di capire che sia sempre lei a trasferirsi dal suo compagno, per periodi da lui circoscritti in base ai suoi personali bisogni. Di fronte ad una sua richiesta di maggior considerazione la risposta è stata che "se non mi sta bene possiamo lasciarci". E'comprensibile che queste modalità la facciano soffrire e sentire messa al secondo posto. Penso sia importante quindi che vi chiariate sul vostro rispettivo investimento in questo rapporto, a prescindere dal momento delicato contingente. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti (Bologna)...

Come posso smettere di avere paura di non farcela?

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Buongiorno B., narra di esser cresciuto in un ambiente ipercritico e svalutante e questo sembra aver minato la sua autostima e il suo senso di amabilità. Durante l'infanzia sembra aver percepito l'amore dei suoi genitori condizionato dalle sue performances e aver interiorizzato i loro giudizi negativi sviluppando un dialogo interno autocritico che tuttora la limita nel mettersi in gioco. Penso che intraprendere un percorso di psicoterapia possa esserle d'aiuto per uscire da questo blocco. Nella psicoterapia costruttivista il disagio psicologico non è considerato qualcosa da debellare ma un aspetto da ascoltare, leggere e comprendere all'interno della sua storia in modo da scoprire nuove vie percorribili. Rimango disponibile. Cordialmente, Dott.ssa Natalia Monti. (Bologna e online)...