Lutto e perdita

Introduzione al lutto, al lutto complicato e alla loro elaborazione

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Lutto e perdita

Il lutto è lo stato emotivo di dolore che si prova per la perdita di qualcuno (o qualcosa), generalmente, di una persona cara. In psicologia, con il costrutto del lutto si identificano tutti i forti sentimenti e stati mentali derivati da accadimenti più o meno improvvisi che generano sofferenza o che hanno un forte impatto psicologico e/o che presuppongono una modifica nella vita della persona: si va quindi dalla perdita del lavoro alla separazione, dall’interruzione di un legame significativo alla morte di una persona cara ecc. (Pesci, 2014; 2015).

Il lutto complicato, per ragioni puramente speculative, può essere a sua volta articolato e suddiviso in: lutto evitato (caratterizzato dal “congelamento”, per esempio quando la stanza del defunto diventa un museo; dall’Idealizzazione, cioè dall’esagerazione persistente e quasi immutabile delle qualità del defunto; dal mantenimento della rabbia e della colpa e rifiuto di dire addio al defunto ecc.); lutto ritardato (quando eventi di perdita recenti attivano risposte eccessive con ricomparsa di temi legati alla morte lontana del proprio caro); lutto cronico (caratterizzato da un dolore insopportabile ed intenso che si protrae molto a lungo; da eventi non correlati al defunto che attivano dolore e deflessione del tono dell’umore; oppure da temi di perdita e disperazione che emergono nella conversazione quotidiana; o, ancora, dall’incapacità di riprendere la propria vita quotidiana dopo anni dalla perdita); e lutto inibito (caratterizzato da una scarsa attenzione per la propria salute, dall’abuso di stupefacenti, alcool o farmaci ecc.).

L’elaborazione del lutto, cioè quel processo caratterizzato dalla necessità di una ristrutturazione del mondo interno del sopravvissuto, solitamente procede in modo del tutto naturale e porta, in tempi relativamente contenuti (da sei mesi a un anno), a una ridefinizione psicologica e socio-relazionale di tipo funzionale. Quando si sperimenta una perdita quindi è naturale provare un dolore acuto; differentemente il lutto complicato, o non risolto, è una forma duratura e intensa del dolore che prende la vita di una persona tanto che chi ha un lutto complicato spesso dice di sentirsi "bloccato" (Neimeyer et al., 2011; Neimeyer, 2012). Le persone con lutto complicato non riescono fino in fondo a credere che il loro amato sia morto, sentono una intensa nostalgia, hanno pensieri, ricordi o immagini del defunto che ossessionano la mente; possono avvertire forti sentimenti di rabbia connessi alla morte e trovare difficile rappresentarsi lo scopo o il significato che la vita ha senza la persona deceduta.

Il processo di elaborazione del lutto, pertanto, consiste in una ricostruzione di una nuova struttura di significato, nel trovare una nuova modalità di senso nell’organizzazione dell’esperienza. Quando il lutto progredisce il sopravvissuto integra gradualmente la “storia dell’evento” della morte all’interno della sua narrativa di vita: via via che la perdita viene integrata la persona riconosce la realtà della morte, mantiene un accesso ad emozioni agrodolci in forma modulata, modifica la rappresentazione mentale del defunto e la natura della relazione, elabora una coerente narrazione della perdita e ridefinisce scopi e ruoli di vita (Pesci, 2014).

Per aiutare le persone ad affrontare il dolore e il lutto in seguito alla perdita i sopravvissuti possono avvalersi di alcune “forme” di intervento psicologico: il sostegno psicologico e la psicoterapia del lutto. Tali interventi agevolano il processo di risoluzione delle reazioni naturali per la perdita e si possono attivare, oltre che nei casi di lutto “normale” e di lutto complicato, anche quando una persona soffre di “lutto anticipatorio”, per esempio quando vi sono preoccupazioni legate alla morte imminente o probabile di una persona amata (Pesci, 2015). Il principio comune sia al sostegno che alla psicoterapia del lutto è quello di favorire nelle persone l'elaborazione e l'integrazione della storia-evento della morte: il professionista può aiutare le persone a cercare un significato alla storia-evento della morte, così come alla loro storia di vita nel periodo immediatamente successivo. Si può avvalere di forme narrative e conversazionali per elaborare la storia-evento della perdita, che spaziano da procedure di maggiore attinenza al lutto iniziale (o evitato), a procedure che aiutano l'integrazione a lungo termine (Pesci, 2015).

BIBLIOGRAFIA

  • Neimeyer, R.A (2012). Techniques of Grief Therapy: Creative Practices for Counseling the Bereaved. New York: Routledge.
  • Neimeyer, R.A., Harris, D.L., Winokuer, H.R. e Thornton, G.F. (2011). Grief and Bereavement in Contemporary Society: Bridging Research and Practice. New York: Routledge.
  • Pesci, S. (2014). Sostegno psicologico e psicoterapia con il lutto e il lutto complicato. In Psicocittà.it, 5 Giugno 2014
  • Pesci, S. (2015). Il Lutto e la sua elaborazione. In Nuovi orizzonti, XIV, luglio-dicembre 2015.