La mente depressa

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La mente depressa

Che cos’è la depressione?

La depressione è un'alterazione del tono dell'umore caratterizzata da un senso di tristezza continuo e pervasivo. La tristezza della depressione non è episodica ma stabile, accompagnando chi ne soffre per settimane, mesi e talvolta anche anni. Nella maggior parte dei casi la depressione nasce a seguito di un evento negativo quale un lutto, un licenziamento, la fine di una relazione. In questi casi si parla di depressione reattiva. Quando non si è in grado di individuare alcuna causa all'origine della sofferenza, si parla di depressione endogena.

Un’epidemia moderna

Il disturbo depressivo è la prima causa di disfunzionalità nei soggetti tra i 14 e i 44 anni di età, precedendo patologie quali le malattie cardiovascolari e le neoplasie (World Health Organization, 1997). Tale organizzazione ne denuncia, inoltre, la continua crescita. Si tratta di una vera e propria epidemia moderna. Negli Stati Uniti si stima che ogni anno l'11% della popolazione soffrirà di un disturbo depressivo e che il 19% soffrirà di depressione in qualche momento della propria vita. (Patten 2009)

I suoi effetti possono essere molto gravi, compromettendo il funzionamento psicosociale, e tavolta anche letali conducendo al suicidio. Inoltre il disturbo depressivo è caratterizzato da forte ricorrenza, per cui chi ne ha sofferto una volta può rimanere molto vulnerabile ad ammalarsi di nuovo. Eppure, chi ne soffre, spesso non viene trattato o riceve cure inappropriate.

I sintomi della depressione

A tutti capita di sentirsi tristi, di vivere momenti di difficoltà o di aver subito gravi perdite personali che fanno sentire scoraggiati, demotivati e stanchi. Quando però tali periodi si prolungano e cominciano a pesare occorre fermarsi a capire se si sta vivendo un momento di depressione. Si riporta di seguito un elenco dei sintomi più frequenti:

  • Sensazione di tristezza continua o di vuoto;

  • Stanchezza, mancanza di energia, apatia;

  • Perdita di interesse o di piacere per le attività quotidiane;

  • Insonnia o ipersonnia: problemi ad addormentarsi, risveglio di mattina molto presto ed eccessiva voglia di dormire;

  • Aumento o diminuzione dell’appetito;

  • Pianto frequente o eccessivo;

  • Difficoltà di concentrazione e/o di memoria;

  • Difficoltà nel prendere decisioni;

  • Sensazione di essere inutile, negativo o continuamente colpevole

  • Disperazione;

  • Irritabilità;

  • Pensieri di morte o fantasie suicide;

La mente depressa

La mente depressa

Nella mente di una persona che sta soffrendo di depressione si innesca, a volte, un circolo vizioso. Il cervello umano lavora, difatti, con l’obiettivo di trovare una soluzione alla tristezza vissuta e per questo pensa e ripensa agli errori del passato, ed a come questi hanno condotto alla situazione attuale. Tale ricerca non fa che riportare alla mente ricordi spiacevoli che amplificano l’umore depresso, inoltre innescano un profondo senso di colpa per l’errore commesso costituendo un ulteriore aggravio. Inoltre, il modo di riflettere durante la depressione è peculiare in quanto si basa su atteggiamenti disfunzionali e controproducenti: se stessi, i propri difetti e il proprio modo di comportarsi sono oggetto di una feroce autocritica che porta a considerarsi come sbagliati o “falliti”; Anche le relazioni con gli altri sono valutate con gli occhiali neri della depressione e sembrano non soddisfacenti e ragionando in questi termini le previsioni riguardanti il futuro finiscono per diventare negative. A questo si aggiuge una forte stanchezza fisica che limita la vita quotidiana e la possibilità di cambiare. Ci si ritrova infine intrappolati tra un passato che non si può modificare ed un futuro senza speranze.

La cura

La Psicoterapia rappresenta un modo scientificamente validato per intervenire nelle situazioni di depressione, in quanto permette di modificare il modo in cui la mente involontariamente costruisce e mantiene la propria stessa sofferenza.
L'approccio cognitivo ha sempre posto molta attenzione alla comprensione ed alla cura della depressione sin dalle sue origini. Attualmente è considerato uno dei trattamenti più efficaci tanto che le linee guida internazionali dell'APA (1993, 2000) suggeriscono la Terapia Cognitiva come cura della depressione, associata ai farmaci antidepressivi quando la depressione è grave.

A volte è necessario associare la Psicoterapia ai farmaci antidepressivi o ai regolatori dell’umore, soprattutto nelle forme moderate-gravi. L’associazioni della Terapia Cognitivo Comportamentale e i farmaci aumentano l’efficacia della cura.

Tale approccio si focalizza sulla comprensione del funzionamento mentale individuale, sulla condivisione di tale funzionamento con il paziente e quindi sulla modifica degli atteggiamenti e degli stili di pensiero che determinano la sofferenza. L’obiettivo è di uscire dal circolo vizioso che mantiene il dolore e modificare il modo di vedere se stessi, gli altri ed il proprio futuro riconquistando fiducia, speranza e voglia di vivere.

Bibliografia

  • American Psychiatric Association (1993). Practice guideline for major depressive disorder in adults. American Journal of Psychiatry, 150 (Suppl. 4), 1-26.
  • American Psychiatric Association (2000). Practice guideline for treatment of patients with major depressive disorder (revision). American Journal of Psychiatry, 157 (Suppl. 4), 1-45.
  • Cannon et al., 2008, Prediction of psychosis in youth at high clinical risk, Archives of general Psychiatry, 65: 28-37;
  • World Health Organization, Multiaxial Classification of Child and Adolescent Disorders, Cambridge, Cambridge University Press, 1996; trad. it. Classificazione multiassiale dei disturbi psichiatrici del bambino e dell'adolescente, Milano, Masson, 1997
  • S.B. Patten et al., 2009 Canadian Network for Mood and Anxiety Treatments (CANMAT) Clinical Guidelines for the Management of Major Depressive Disorder in Adults. I. Classification, Burden and Principles of Management. J Affect Disord. 2009 Aug 10
  • R.C. Kessler et al. 1994 Lifetime and 12-month prevalence of DSM-III-R psychiatric disorders in the United States. Results from the National Comorbidity Survey. In Archives of General Psychiatry, 51, 1994, p 8;