stefania  domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Bolzano

Problema con i genitori

Buonasera,
sono una ragazza di 21anni figlia di due genitori imprenditori sempre presi col lavoro e con madre malata cronica (emicrania). Da circa 1anno sono fidanzata, ma i miei genitori fanno di tutto per non farmelo vedere, a volte sono costretta a raccontare bugie per vederlo, perchè non riesco a fare a meno di stare lontano da lui. Però appena esco mia madre mi chiama per sapere a che ora torno, non riesco più a vivere così! Dite che andare via di casa sia la scelta migliore oppure meglio restare e affrontare tutto? Sono esausta e infelice

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott.ssa Laura De Martino Inserita il 29/05/2019 - 14:10

Salve Stefania, leggendo la sua lettera percepisco tanta rabbia nei confronti dei suoi genitori, una rabbia forse precedente al loro attuale comportamento di opposizione rispetto alla sua scelta di frequentare questo ragazzo. Faccio, inoltre, una fantasia e le chiedo è davvero casuale essersi innamorata di una persona che a loro non piace? Potrebbe essere un modo per esprimere attraverso di lui la sua rabbia nei loro confronti? Immagino che ora lei si senta molto innamorata e queste mie parole le sembrano forse assurde, ma ci rifletta...In ogni caso credo che la soluzione migliore sia sempre affrontate il tutto, magari anche allargando e non chiudere tutto semplicemente a "ragazzo si o ragazzo no" , ma affrontando questioni più ampie come cosa ha significato per lei crescere con due genitori imprenditori e tanto impegnati, cosa prova nei loro confronti oggi che le si oppongono con tanta fermezza e cosa significa per lei questa persona. Se crede le possa essere utile potrebbe chiedere l aiuto di un terapeuta familiare per ritagliarvi uno spazio in cui, con l aiuto di una persona esperta, incontrarvi per davvero.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura De Martino Psicologa e Psicoterapeuta relazionale e familiare Napoli Tel 3280273833

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 29/05/2019 - 10:11

Buongiorno Stefania,
Da ciò che scrive, mi sembra di capire che sia difficile confrontarsi con i suoi poiché "sempre presi col lavoro".
Quindi la sua ipotesi di "andare via di casa" sembra configurarsi quasi come una reazione/ribellione al fatto che loro siano poco vicini affettivamente e manifestino la loro presenza attraverso il controllo e la proibizione ("fanno di tutto per non farmelo vedere").
Quindi, qualora decidesse di fuggire di casa il senso di vuoto creato da questa situazione con i suoi la accompagnerebbe, impedendole di costruirsi una propria autonomia emotiva e perciò di vivere bene.
Pertanto, è consigliabile che provi ad affrontare la situazione con i suoi.
Se si rende conto che ciò sia difficile da fare da sola, può esserle utile richiedere una consulenza psicologica individuale che la aiuti a comunicare più efficacemente con loro.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).