Rosanna  domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Cosenza

Non voglio più vivere

Salve. Non sono più giovane, ho 45 anni. Fino a qualche anno fa ero abbastanza tranquilla. Ho un buon lavoro e sono single da sempre e non ero più in cerca di un uomo da anni perché avevo avuto solo delusioni e da sola ormai ero tranquilla. Due anni fa è arrivato un nuovo collega che ha iniziato a corteggiarmi. Io ormai ero chiusa in me e non gli davo retta. Poi, non so come, essendo lui insistente, me ne sono innamorata perché sembrava una brava persona. Dopo un po' mi tradì con una collega sposata, più grande di noi e molto avvenente e disponibile. Quando lo scoprii lui mi disse che ero stata un'ingenua a credere che lui facesse sul serio con me, potendo avere altri tipi di donne. Mise in giro delle voci su di me e in ufficio mi hanno tutti isolata perché credono a lui che sembra molto perbene e distinto. Io sono completamente sola perché vivo e lavoro lontano dalla mia città. Questa cosa mi ha sconvolto la mente: penso continuamente che lui abbia ragione, che sono stata un'ingenua a credere che lui mi potesse amare, che non valgo nulla e ho sbagliato io. Piango e ho incubi quando dormo. Non riesco più a guardarmi allo specchio e vado in bagno con la luce spenta. Non ditemi di uscire o frequentare altre persone, perché sto davvero troppo male e penso che l'unica soluzione sarebbe la morte. Non riesco più ad andare avanti o a pensare altro. I miei familiari non sanno nulla, ma non capirebbero: hanno sempre detto che sono sola perché non ci so fare con gli uomini.

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Fabio Rapisarda Inserita il 15/05/2020 - 21:27

Palermo
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Buonasera, comprendo il suo malessere. Purtroppo le brutte esperienze, come quella che le è purtroppo accaduta, fanno parte della vita di ognuno di noi. Più di credere che non vale nulla e che ha sbagliato, al suo posto mi chiederei come mai fino ad ora si è innamorata di uomini con caratteristiche opposte a quelle che si dovrebbero ricercare per avere una relazione stabile, cosa che leggo tra le sue righe. Le consiglio di valutare questa sua brutta esperienza come un inizio di un nuovo percorso di cambiamento che possa portarle maggiore senso di realizzazione personale e serenità. Per tale motivo, le consiglio di rivolgersi il prima possibile ad uno psicoterapeuta e prendere in considerazione l'inizio di una psicoterapia.

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 15/05/2020 - 21:28

Buonasera Rosanna,
Il contenuto del suo messaggio ed anche la qualità emotiva che ne traspare ("non valgo nulla" e non voglio più vivere") mi sembra molto denso e profondo.
E sicuramente questo spazio non può rappresentare il contesto d'accoglienza più idoneo per conoscerlo e prendersene cura.
Detto ciò, mi sento di dirle che probabilmente il tradimento del suo collega e anche la sua svalutazione, abbiano attivato in lei un nucleo depressivo ("non voglio più vivere") che richiede un attenta analisi e approfondimento proprio perché richiama un'ideazione suicidaria.
Pertanto, può provare a considerare l'interruzione della relazione con il suo collega, come un momento di crisi prezioso per occuparsi di Rosanna e aiutarla a stare meglio.
Una consulenza psicologica individuale può aiutarla in questo.
Un caro saluto. Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).