Eli domande di Ansia e depressione  |  Inserita il

Bari

Ansia nel rapporto con gli uomini

buongiorno, vi scrivo perché vorrei cercare di capire il perché di certi miei atteggiamenti recidivi nel mio rapporto con gli uomini, premetto che circa dieci anni fa ho avuto una relazione di tre anni finita malissimo, che mi ha portato tutta una serie di problemi fisici e psicologici anche (quattro mesi di anoressia, ansia, incapacità di portare avanti la mia vita..). Poi é andata sempre meglio ma ci ho messo comunque almeno sei anni per uscirne completamente. Credevo che quella delusione non inflluenzasse piu la mia vita, invece mi sono resa conto che ogni volta che conosco un uomo, sono presa da ansia, la mia testa corre troppo con i tempi e se la cosa non va io dentro di me mi dico sempre che è colpa mia, che magari ho fatto qualcosa di sbagliato e di fatto il piu delle volte peggioro la situazione, divento insistente e rovino tutto, mi ritrovo in effetti a fare tutto ciò che ho fatto quando sono stata lasciata, spingendo talvolta l altra persona ad allontanarsi. Ora ho conosciuto un uomo e credevo di riuscire a gestire la cosa, credevo di essere piu forte e invece al minimo segno negativo da parte sua, io me ne vado in paranoia, ho ansia, non riesco a lavorare, voglio solo chiudermi dentro e piangermi addosso e in tale situazione finisco sempre col peggiorare le cose.. Vorrei provare a sto giro a evitare.. a viverla diversamente ma finche non capisco qual è il problema, cosa c é dentro di me che mi impedisce di far ingranare le relazioni, sono convinta che mi ritrovero nello stesso scenario di sempre.. Evidentemente con gli anni i sentimenti nei confronti del mio ex svaniti, ma dentro di me è rimasto qualcosa, quest'ansia di essere rifiutata, che non mi fa vivere serenamente.. Vi ringrazio per la risposta, buona giornata.

  3 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Antonio Amatulli Inserita il 29/09/2015 - 22:02

Gentile Eli, probabilmente la terribile esperienza da lei vissuta dieci anni fa, ha fatto ferite più profonde di quanto credesse. lei la chiama ansia di essere rifiutata, e sicuramente c'è anche quest'ansia. mi permetto di ipotizzare anche una vera e propria "iper sensibilizzazione" ai rapporti con gli uomini, uno stare "sempre all'erta", che anche se nasconde molto probabilmente l'intenzione positiva di non farla soffrire più, la fa essere fragile davanti al minimo segno negativo. Se mi permette una metafora, una pelle bruciata dal sole che, se toccata anche leggermente, può suscitare comunque grandi dolori.

sono situazioni difficili da risolvere da soli, io in questi casi ritengo necessario il recupero di forze e risorse utili a far vedere i piccoli segni negativi proprio per quello che sono, piccoli segnali negativi e, soprattutto, svincolati da quei momenti così brutti del suo passato.

Solitamente in questi casi raccomando l'uso dell'ipnosi.

Cordiali saluti,

Dott. Amatulli.

Dott.ssa Lina Robertiello Inserita il 04/10/2015 - 13:40

Cara Eli, Nelle sue parole percepisco il momento difficile che sta vivendo. Forse la relazione che ha avuto dieci anni fa e finita malissimo, mi sembra di capire che non sia stata sufficientemente elaborata. La fine di una relazione è simile al lutto, alla perdita di una persona amata che se non elaborata può lasciare dentro di noi delle sofferenze che possono influenzare le nostre successive relazioni. le Suggerisco di contattare un collega della sua zona con cui confrontarsi.
Resto a disposizione
Dott.ssa LIna Robertiello
Psicologa Psicoterapeuta
Psicoterapeuta Infantile
Psicologa Giuridica
Bologna, Salerno

Dott.ssa Martina Fabbrizzi Inserita il 29/09/2015 - 14:57

Gentile Eli,
Comprendo la sua sofferenza,
Leggendo il suo messaggio ho sentito molto timore, non solo di essere "abbandonata" nella relazione, cosa che probabilmente condiziona molto il modo in cui la vive poi, ma anche timore nel lasciarsi andare.
Quello che posso consigliarle è di fare un percorso di scoperta personale di auto-consapevolezza, per capire cosa "scatta" in lei che fa si che l'ansia e le preoccupazioni le impediscano di vivere la storia serenamente. Immagino che sia doloroso, ogni volta, dover fare i conti con un allontanamento, ed è faticoso ma il rischio è che questa diventi una sua modalità di stare in coppia e sarebbe un peccato non riuscire a capire invece quello che veramente la preoccupa.
Ha provato a contattare uno psicologo, magari del suo territorio?
Con i migliori auguri

Dott.ssa Martina Fabbrizzi
(Firenze)