Elisa  domande di Psicologia e dintorni  |  Inserita il

Torino

Quando la psicoterapia può aiutare e come scegliere lo psicologo "giusto"?

Buona sera,
sono un'infermiera di 30 anni, amo il mio lavoro ed ho una relazione sentimentale stabile da 4 anni all'interno della quale mi sento serena e amata.
Per arrivare a questi, che per me sono risultati, ho dovuto superare alcuni eventi traumatici che mi hanno portato sofferenza ed instabilità mentale(percepita da me e da chi mi circondava perché non mi sono mai rivolta ad uno specialista).
Sono riuscita a superare questa lunghissima crisi ed ora a distanza di anni, nonostante io sia serena,felice, realizzata e lucida, mi rendo conto alle volte di alcuni strascichi che non so perché persistono.
Parlo di piccolezze, insonnia alle volte, la sensazione perenne di essere fuoriluogo ovunque, il disinteresse e il distacco emotivo nei confronti delle persone, anche quelle un po' più vicine a me(non tutte) e la polarità di alcuni miei pensieri o comportamenti al punto da confondermi.
Mi chiedevo se la psicoterapia potesse essere utile in questo caso, anche se la vera crisi è passata da un po' ormai, e come scegliere il giusto psicoterapeuta?
Grazie

  4 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Fabio Rapisarda Inserita il 03/05/2020 - 03:17

Palermo
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Cara Ines, a volte alcuni piccoli segnali, come quelli che lei descrive, possono essere dei piccoli campanelli d'allarme che ci dicono che ancora qualcosa va elaborato. Ad es., sarebbe utile capire che traumi ha avuto e quali sono stati questi strascichi e quanto o meno stanno incidendo attualmente. Per capire se lei ha realmente bisogno di una psicoterapia e quale, sarebbe utile sapere qualche dettaglio in più. Se desidera mi può contattare e cercherò di aiutarla.

Dott.ssa Giorgia Fantinuoli Inserita il 04/05/2020 - 16:28

Gentile Ines,
sicuramente sarebbe importante poter sapere qualcosa di più su quelli che lei chiama strascichi, ma da quello che scrive ho l'impressione che non siano proprio delle piccolezze, dato che le capita ad esempio di non dormire, di provare confusione e di sentirsi fuoriluogo. Probabilmente se prova questo e si rivolge qui per un consulto non è autenticamente serena. E' possibile che come lei ha detto i momenti più difficili siano passati e ora che sente di avere delle condizioni che le danno sicurezza e stabilità (un lavoro e una relazione) si trovi nelle condizioni più favorevoli per affrontare ciò che ha patito e si porta dietro da un pò di tempo. Potrebbe essere perciò una buona occasione per occuparsi di sè. Se non ha un professionista di fiducia a cui rivolgersi può fare una ricerca e scegliere in base alle informazioni che reperisce e all'impressione che ne riceve. Può sempre poi provare un primo contatto, sapendo che se non si trova bene può liberamente fare altri tentativi. L'importante è che poi si trovi a suo agio e in sintonia con la modalità di lavoro del terapeuta.
Le auguro buone cose.
Dott.ssa Giorgia Fantinuoli (Torino)

Dott.ssa Franca Vocaturi Inserita il 04/05/2020 - 15:01

Buongiorno Ines,
il suo breve racconto mi fa pensare alla sua forza, alla sua capacità di utilizzare le sue risorse, tutto da sola, per affronatre eventi che non esita a definire traumatici. Nonostante tutto quindi ha raggiunto una situazione di stabilità, ma non stupsce che ci siano ancora "strascichi", che lei sembra sminuire, ma forse sono più che piccolezze. Un percorso terapeutico potrebbe probabilmente, a distanza di tempo dalla crisi, aiutarla a fare chiarezza, a digerire ciò che è rimasto irrisolto... Quanto al giusto psicoterapeuta, credo che si possa trovare seguendo l'intuizione più che la razionaltà e provando. I primi incontri, virtuali o in presenza, servono ad annusarsi, per poi scegliersi e progettare insieme obiettivi e strumenti.
In bocca al lupo
Dott.ssa Franca Vocaturi (Torino)

Dott.ssa Anna Marcella Pisani Inserita il 03/05/2020 - 10:24

Buongiorno Ines,
da ciò che narra, mi pare di capire che lei sia abituata a cavarsela da sola ("non mi sono mai rivolta ad uno specialista") e ad occuparsi della soffernza altrui ("infermiera"), pertanto credo che un percorso di psicoterapia individuale potrebbe aiutarla a concedersi anche uno spazio per Ines.
La possibilità di sentirsi accolta e soprattutto di non essere sola ad affrontare gli "strascichi" cui ha accennato.
Spesso, infatti, i contenuti emotivi non risolti che si manifestano attraverso gli "strascichi", possono essere efficacemente affrontati e gestiti proprio perchè la persona che ne soffre sente di essere supportata.
Perciò, se desidera beneficiare di una relazione terapeutica e condividere i suoi "strascichi" per guadagnare una condizione di stabilità emotiva e benessere psicofisico, contatti uno psicoterapeuta che le ispiri fiducia, sensazione essenziale per construire dentro di lei quell'immagine di "giusto psicoterapeuta" cui accennava.
Un caro saluto.
Dott.ssa Anna Marcella Pisani (Roma).