Francesca  domande di Sesso, Coppia, Amore e Relazioni  |  Inserita il

Genova

Non riesco ad andare avanti, torno sempre dal mio ex

Sono una ragazza di 27 anni e per 8 anni sono stata con un uomo che ha 53 anni. Nella nostra relazione ci sono stati alti e bassi continui, tradimenti da entrambi le parti e tantissimi bei ricordi.
A marzo 2024 dopo un viaggio con una mia amica decido di troncare la relazione definitivamente ed uscire con un altro ragazzo della mia età, con la quale sono stata 4 mesi. Lui ha accettato anche se, attraverso stati e foto sui social mi faceva capire che ancora mi pensava. A settembre decido, di nascosto al fidanzato attuale, di riscrivergli per prendere un caffè e da li l'ho trovato cambiato e pronto ad avere un rapporto sano con me, purtroppo però appena tornati insieme io non avevo voglia di lui, di parlare dei problemi e preferivo la compagnia dei miei amici che la sua, cosi lui dopo un po mi ha detto di lasciar perdere e abbiamo richiuso la relazione. Ora a me manca da circa un mese, mi sento pronta a ricominciare con lui ma a lui di me ora non importa, molto probabilmente ha un'altra. Io per dimostrargli che ci tengo e vorrei ricominciare gli ho scritto una lettera dove esponevo i miei sentimenti e tutti gli sbagli che ho notato di aver fatto ma quando gliel'ho consegnata mi ha detto che non l'avrebbe letta subito, che è ancora scottato e che è troppo presto. La sera che gli ho consegnato la lettera tremava e mi ascoltava mentre gli parlavo non ha detto molto ma aveva l'occhio lucido... io ora non capisco se c'è possibilità che torni o se ha già un'altra donna e quindi ho perso ogni minima possibilità, attualmente non mi risponde nè alle chiamate nè ai messaggi, l'unico modo che ho per parlagli è aspettare che chiuda l'ufficio.. sono giorni che provo ansia perché non so cosa stia facendo, mi sento in un limbo dove non capisco se ho delle speranze e soprattutto se questa sensazione di ansia e pianto che provo è davvero dovuta ad una sua mancanza reale o se come tutte le altre volte appena torniamo insieme mi scende il sentimento. Ho paura non so cosa fare per riconquistarlo, non voglio perderlo...

  2 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Francesco Isotti Inserita il 07/05/2025 - 11:59

Ronco Briantino
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Buongiorno Francesca,

le sue parole trasmettono con forza quanto ciò che sta vivendo sia faticoso e confuso. È del tutto comprensibile, in questa fase, sentirsi agitata, avere pensieri ricorrenti e oscillare tra il desiderio di tornare con lui e il timore che tutto si ripeta.

Molto spesso, nelle relazioni affettive che lasciano un segno profondo, ciò che ci lega non è solo la persona in sé, ma anche il significato che quella relazione ha avuto per noi, per il nostro senso di identità e per il modo in cui ci siamo sentiti visti, valorizzati o messi in discussione. Anche quando sappiamo razionalmente che il legame è stato problematico, può restare forte il bisogno di riprovarci, di “aggiustare” qualcosa, o di ottenere una conferma che ci rassicuri sul nostro valore.

Ciò che può davvero aiutarla, ora, è provare a osservare con maggiore consapevolezza il modo in cui ha vissuto questa relazione: quali stati mentali ha attivato in lei, quali emozioni ha fatto emergere, quali aspettative e timori le ha suscitato. A volte, senza accorgercene, entriamo in cicli relazionali ripetitivi che sembrano offrirci vicinanza, ma in realtà ci espongono a vissuti dolorosi, come il senso di rifiuto, l'incertezza o la perdita di controllo.

Le relazioni importanti parlano di noi, e possono diventare anche un’occasione per conoscersi meglio, soprattutto se affrontate in uno spazio in cui si possa comprendere a fondo il proprio funzionamento emotivo e relazionale.

In questo senso, credo che il disagio che sente in questo momento possa essere un segnale prezioso: forse non solo una mancanza dell’altro, ma anche un bisogno suo di essere ascoltata, capita, sostenuta. Un percorso psicologico l’aiuterebbe proprio a fare questo: ricostruire il significato delle sue esperienze, riconoscere i bisogni affettivi più profondi e sviluppare una maggiore libertà nel modo in cui vive le relazioni.

Le auguro di trovare presto un po’ di chiarezza e sollievo!

Dott. Antonio Di Giorgio Inserita il 11/05/2025 - 15:51

Buongiorno Francesca
grazie per aver condiviso con tanta sincerità la tua storia. Da quanto racconti, è evidente quanto questa relazione sia stata importante per te, e quanto tu stia vivendo un momento emotivamente complesso, fatto di nostalgia, speranza, confusione e dolore.

Otto anni sono tanti, soprattutto quando inizi così giovane: si cresce insieme, si cambia, ci si plasma anche attraverso le esperienze vissute in coppia. La relazione che descrivi è stata intensa, piena di emozioni forti, ma anche segnata da una ciclicità fatta di ritorni, tradimenti e nuove partenze. È naturale, quindi, che ora tu ti senta spaesata, ferita, e sospesa in un limbo, come lo definisci tu.

La sensazione di ansia che stai provando — quel nodo allo stomaco, l’insonnia, il pianto improvviso — è il linguaggio del tuo corpo che cerca di elaborare una separazione che, nel profondo, non hai ancora accettato del tutto. È anche possibile che una parte di te stia reagendo più alla perdita e alla solitudine che all’effettiva qualità della relazione nel presente. La tua stessa riflessione ("appena torniamo insieme mi scende il sentimento") suggerisce che esista dentro di te anche un bisogno di interrogarti con onestà: desideri lui o desideri ciò che lui rappresenta per te — sicurezza, familiarità, significato?

Il fatto che lui tremasse, che avesse gli occhi lucidi mentre ti ascoltava, dimostra che non sei stata indifferente per lui, che i sentimenti c'erano — forse ci sono ancora — ma anche che c’è stata una profonda ferita, un’esitazione nel rimettersi in gioco. Il suo silenzio ora potrebbe essere una forma di protezione, oppure l’inizio di un processo di chiusura. In entrambi i casi, però, non è qualcosa che tu puoi forzare.

Cosa puoi fare ora?

Prenditi cura di te. È il primo passo, il più difficile ma anche il più utile. Chiediti: “Sto bene con me stessa, al di là di lui?” Spesso cerchiamo di tornare a una relazione per colmare un vuoto che in realtà è nostro, non dell’altro.

Riconosci il tuo valore. Hai avuto il coraggio di scrivergli, di metterti in discussione, di esprimere i tuoi sentimenti. Questo è un gesto nobile e maturo. Ma ora hai anche bisogno di proteggerti. Continuare a cercarlo mentre lui non risponde rischia di farti sentire sempre più piccola e impotente.

Dagli tempo. Se davvero in lui c'è ancora qualcosa, ha bisogno di tempo per capirlo, senza pressioni. A volte, lo spazio e il silenzio dicono più di mille parole. Lascia che sia lui a fare eventualmente un passo, se lo sente.

Interrogati con onestà. Prova a scrivere per te stessa — non per lui — una lista di ciò che ti manca di lui, e una lista di ciò che ti pesava. Spesso vediamo più chiaramente così se ciò che vogliamo è davvero la persona o solo il desiderio di sistemare un finale che non ci va giù.

Se ti senti sopraffatta dall’ansia o dalla tristezza, considera anche la possibilità di rivolgerti a un* psicolog* per avere uno spazio sicuro in cui elaborare tutto questo. Non sei sola, e ci sono strumenti per aiutarti a vivere meglio anche questa transizione.

Sono qui se vuoi scrivermi ancora, con tutta la delicatezza e la serietà che meriti.