Domande su Sesso, Coppia, Amore e Relazioni Domande e Risposte su sessualità, amore, coppia e relazioni
Perché mia moglie ha bisogno di questa fantasia?
Buongiorno
Mia moglie ed io siamo sposati da 21 anni.
Io no ho 47 e lei 42, abbiamo due figli.
La nostra vita matrimoniale è tutt'ora serena, solo qualche litigio qua e là, i figli crescono e noi stiamo bene insieme.
Sul fronte del sesso ho un dubbio.
Qualche mese fa ho scoperto sul suo cellulare un'applicazione, un po' nascosta, che so essere usata per chattare, la cui presenza mi è parsa strana.
Voglio chiarire che non si è trattato di un controllo motivato da dubbi, mi ha chiesto di tentare di sistemare il suo cellulare in quanto crashava in continuazione.
Senza voler approfondire la questione informatica vi dirò che ho aperto questa app.
Ebbene ho contato una decina di contatti, tutti uomini intorno i 45 anni circa, con i quali scambia frasi molto spinte, erotiche ma anche estremamente "porno".
Dopo la prima gelata di sangue ho cercato di ragionare e pormi domande.
1) Se nascondesse una tresca non sarebbe così ingenua da darmi il suo cellulare rischiando di essere scoperta.
2) Se invece lo avesse fatto apposta per mettermi sotto il naso le mie corna non sapendo in quale altro modo fare?
3) Perché a questi uomini non menziona nessun problema di coppia col quale giustificare il suo comportamento? Perché nelle sue frasi parla solo di sesso spinto fine a sé stesso?
..... è così via.
Non riuscendo a trovare un senso logico apparente in nessuna ipotesi, in quanto non stiamo attraversando nessuna crisi matrimoniale, ho deciso di guardarla negli occhi e chiederle spiegazioni..... tra un misto di sgomento, rabbia e terrore di averla persa senza essermene neppure accorto.
Attimo di sguardi.... poi la spiegazione mi ha lasciato di stucco.
"Non ti sto tradendo... è una mia fantasia, solo una fantasia.... che non avevo il coraggio di dirti".
Una fantasia inconfessabile.
Ovvero si eccita a chattare con perfetti sconosciuti recitando la parte della moglie fedifraga.
Devo dire che, tornando indietro con la memoria, non ha mai cambiato abitudini, non si cura più di prima, non si chiude in bagno per chattare.... non fa tutte quelle cose tipiche dei traditori, tranne usare parecchio il cell.
Ha voluto dimostrarmi che non mi tradisce davvero.
Ha voluto che leggessi integralmente tutte le chat,
ho letto cose molto spinte, cose che facciamo io e lei, non sono un puritano bacchettone.
Ma leggere certe cose rivolte ad altri uomini mi ha turbato molto.
Però devo ammettere che in mezzo a tutte quelle frasi non ho letto nulla che indicasse un suo scontento nei miei confronti, anzi, mi ha più volte descritto come passionale, ma che nonostante questo lei aveva bisogno di tradirmi comunque per dare sfogo alla “moglie troia” che è in lei ( parole scritte da lei).
Ma alle insistenze di questi uomini per incontrarla, lei rispondeva sempre con frasi indefinite che lasciavano in sospeso il discorso, senza dire di no e senza dire di si.
Ad un paio di questi, i più insistenti, mesi fa ha scritto che io l'avevo sorpresa e quindi doveva troncare.
È così è stato, vedendo la cronologia ho potuto constatare che con questi due non ha più scritto in effetti.
Insomma, tutto lascia intendere che non mi stia mentendo quando mi dice che è solo un gioco virtuale.
Ovvero che trovi eccitante recitare la parte della fedifraga ma senza esserlo davvero.
Ma adesso mi ritrovo in una condizione stranissima:
Mia moglie vorrebbe il mio benestare per continuare a chattare recitando un ruolo che la eccita e alimenta le sue fantasie virtuali, sostiene inoltre che tale pratica la “accende” e proprio per questo a letto è molto calda con me.
Io mi ritrovo a 47 anni a dover fare i conti con dubbi sulla sua onestà, anche se sembrerebbe tutto vero, ma la gelosia è irrazionale.
Insomma... ho diversi elementi per crederle ma mi sento agitato, come posso non temere che prima o poi tutte queste chat le facciano fare la sciocchezza?
Temo che impedirglielo faccia solo danno.
Grazie mille
Lui ha tratti narcisistici, esiste un alternativa alla parola fine?
buongiorno,
ho una relazione con un uomo che presenta alcuni tratti narcisistici della personalità.
Non credo rientri in un totale disturbo di personalità, in quanto presenta sensi di colpa, empatia e attenzione vera nei confronti delle persone con cui si relaziona e nei miei confronti. Ma non riesce a costruirsi una relazione umana che sia vera e stabile, soprattutto non permette più di tanto che gli si avvicini. O meglio, ha amicizie durature e di lunga data, ma solo se l'altro è disposto a darsi da fare pur di tenerla in piedi, cercandolo, standogli vicino. Lui non fa assolutamente nulla parte sua perché il rapporto stia in piedi. Con me alterna momenti di presenza totale, vicinanza, e manifestazione di amore ed affetto, a fughe repentine, senza apparente ragione se non appena mi avvicino troppo, e lunghi ed infiniti silenzi. In seguito ai quali, una volta riallacciato il contatto è come se nulla mai fosse accaduto. Alcuni tratti del narcisista mi pare li possieda appieno, il bisogno di essere sempre al centro, di essere lodato ed ammirato, la consapevolezza che questo malsano gioco di allontanamento e vicinanza mi leghino sempre più a lui. Prova stima nel riconoscere che con lui la vita è una roulette russa. Si vola e ci si schianta. Va molto fiero di questo suo aspetto caratteriale. Solo i coraggiosi ed i temerari osano... a suo dire... Si riconosce come un premio, un trofeo che raggiungo se mi do da fare, se mi impegno. Sarò ricompensata... questo è il suo modo di vedere se stesso. Io e tutte le persone che con lui si relazionano siamo considerate valide e di valore solo e se disposte a farsi in quattro per lui. Al contrario suo, che nulla fa pur di tenere vicino a sé chiunque. Sola eccezione la madre. Si giustifica dicendo di non avere bisogno di manifestare il suo affetto, tanto coloro che lo amano lo sanno, ma allo stesso tempo si aspetta e pretende che chi lo ama faccia di tutto pur di stargli vicino. Si aspetta il massimo dando il minimo se non il nulla. Ora, sono combattuta tra il gettare la spugna e abbandonare la nave, ma la consapevolezza che non sia del tutto così, mi spinge a convincermi che non sia del tutto irrecuperabile. E' una persona molto sensibile, soffre lui stesso del suo modo di essere, ed in fondo è consapevole di quanto sia lui stesso la causa per cui tutti finiscano inevitabilmente per allontanarsi. Questo fa si che si crei un effetto a catena, gli altri vanno via e lui fa sempre meno per trattenerli. Io so che è una persona buona, distante molto, rispetto ad alcuni aspetti che descrivono il narcisista patologico come un individuo senza speranza dal quale scappare a gambe levate. La verità è che gli voglio molto bene, ma ne voglio anche a me stessa. Ora, sono arrivata a soffrire sempre meno le sue assenze e le sue sparizioni, ma non vorrei abbandonarlo. E' palese che soffra quando qualcuno a cui tiene prende le distanze, e lo manifesta, nei gesti, nelle parole, negli stati d'animo. Eppure finisce per convincersi che la solitudine per lui sia la miglior soluzione, almeno questo è quello che si dice, quello che sente, io sono certa, è l'esatto opposto. Avrei piacere di avere un consiglio se possibile. grazie Chiara
Felicemente fidanzata ma pensare all'ex
Sono una ragazza di 22 anni e da quasi 7 mesi sono fidanzata con un ragazzo stupendo. Con lui c'è molta complicità mentale, è bello intelligente e non litighiamo praticamente mai. Tuttavia sempre più frequentemente mi ritrovo a pensare al mio ex, a sognarlo e a addirittura sperare di incrociarlo. Con il mio ex siamo stati insieme 2 anni, una relazione super intensa ma piena di alti e bassi ed è finita perchè in un periodo litigavamo troppo (non perchè non c'erano i sentimenti). Ci siamo lasciati un anno fa, ho passato i primi mesi con la rabbia dentro ma ora che mi è passata sono curiosa a voler capire come è diventato ora e come staremmo insieme, anche se ho paura di rovinare tutto.Le poche volte che l'ho sentito (perchè anche a lui manco e a volte mi cercava) avrei voluto raccontargli un sacco di cose, ma so che ora sono fidanzata e non è il caso.
Fino a che punto è normale pensare ad un ex? è normale essere felicemente fidanzata e a modo mio amare la persona con cui sto ora ma pensare all'ex che si aveva amato con tutta se stessa? Cosa faccio?
Quando la moglie "lesbica" vuole una donna
Buongiorno
mi chiamo Alessandro, ho 45 anni, mia moglie 37, una figlia di 4. Sposati da due anni dopo una convivenza di dieci anni. Nessun problema particolare se non che quest'estate mia moglie mi confessa che a lei piacciono “anche” le donne. La notizia non mi sorprende più di tanto: un sospetto l'ho sempre nutrito ma sentirlo dire in piena sincerità mi ha lasciato spiazzato. Da quel momento, un otto volante di emozioni: paura (mi lascerà per una donna?), insicurezza (sono io il problema?), incoraggiamento (almeno non è un altro uomo), eccitazione (ci scappa un'avventura a tre). Poi la razionalità: fattene una ragione, mi dico, lei è così, tu non ci puoi fare nulla se non accettarla per quello che è. E così ho fatto: ho accettato la cosa, ho cercato di renderla condivisa, giocando con lei sull'ambiguità, quasi incoraggiandola a "togliersi la voglia" perchè, è controproducente tenere repressa la propria natura. Mia moglie mi ha sempre assicurato che il mio ruolo di marito e amante non è in discussione, che è soddisfatta di me, come compagno di vita e sotto le lenzuola. Un giorno mi parla di una ragazza (che entrambi conosciamo ed è una lesbica dichiarata con relazione "ufficiale") con la quale "qualcosa" è accaduto. Ne parliamo, si frequentano, e continua a rassicurarmi sul fatto che il nostro rapporto non è in discussione. In effetti, tutto sembra filare liscio, pure a letto, dove evidentemente le mie fantasie giovano al nostro rapporto e mia moglie non si tira indietro. Ma continuo a chiedermi se il mio atteggiamento sia corretto, se, per il timore di perderla, sto spingendo troppo mia moglie nel letto di una donna. Atteggiamento che non sarebbe reciproco. Insomma i dubbi sono tanti. le domande pure. che fare?
Mia moglie si masturba, come affrontare la cosa?
Buongiorno è da circa 6 mesi che mi sono accorto che mia moglie si masturba regolarmente tutti i giorni anche durante le prime ore del mattino mentre io sto dormendo. So che masturbarsi è normale ma a sentirla sto male e mi crea ansia. Ho cercato di parlare di questo argomento dicendo che una mattina l'ho sentita ma ha negato spudoratamente e mi ha detto che lei certe cose non le fa, inoltre gli ho fatto presente che ultimamente abbiamo meno relazioni rispetto a un anno fa ma lei innervosita ha risposto che è un pretesto per farle capire che sono alla ricerca di una relazione extra. Mi ha più volte detto che mi ama ma non so come affrontare la questione. Devo digli apertamente quello che sento e come mi sento? Non voglio rovinare il nostro bellissimo rapporto ma io non dormo sereno e rilassato.
2 risposte - LeggiRagazzo che si masturba su altre
Salve, sto da ormai più di due anni con questo ragazzo. Ho scoperto che si masturba sulle foto di altre ragazze di instagram. Sia conoscenti, sia amiche, sia fidanzate di amici. Non ne vuole parlare e per me non è facile accettare tutto ciò, anche se non lo do a vedere. Sono una persona molto insicura e questo mi fa sentire peggio. Abbiamo un ottima chimica sessuale e spesso cerco di inviargli qualche foto intima per sollecitarlo ma non penso che abbiano lo stesso effetto. Non so con chi parlarne perché mi vergogno molto. Ovviamente il problema in se non è la masturbazione o il fatto che abbia pensieri erotici al di fuori di me. Visto che comunque spesso mi fa battute su altre ragazze o mie amiche. Solo che l’usare foto di persone che conosco personalmente mi fa star male. Proprio perché sono persone vicine a noi e che lui conosce mi fa strano. Se fossero state modelle/attrici o quant’altro non mi tangerebbe minimamente come cosa. Solo che a quanto pare su di loro non lo fa. Sicuramente ricorre anche all’uso di video porno perché di questo ne abbiamo parlato spesso e anche con più tranquillità. Non capisco perciò la necessità di tutto ciò, soprattutto visto che ha anche delle foto mie. Non so da quando ha iniziato questa pratica se da quando stiamo insieme o da molto prima. Vorrei sapere come poter affrontare e accettare tutto ciò senza starci così male. Grazie mille in anticipo.
3 risposte - LeggiProblemi nella relazione
Buongiorno a tutti,
cercherò d'essere il più veloce possibile riassumendo cinque anni di relazione con diverse problematiche.
Partiamo dall'inizio, quando ho conosciuto il mio compagno sembrava essere l'uomo perfetto per me (io avevo 19 anni lui 20) .. sorge il primo problema iniziale, lui si faceva le canne ed anche gli amici con cui si frequentava.. non appena mi rendo conto che quel tipo di vita che faceva non mi apparteneva glielo comunico (non eravamo neppure fidanzati ma all'inizio della conoscenza) e lui mi dice che voleva già cambiare stile di vita e a detta sua smette ed inoltre smette di frequentare quegli amici. (specifico inoltre che purtroppo ho passato un infanzia con mia mamma dipendente dall'alcool e l'ho vista spesso stare male... sono contraria ad ogni tipo di dipendenza ed inoltre lui questo lo sa).
Dopo circa due anni di relazione, manca mia mamma... sono stata davvero male è successo tutto all'improvviso.
Passati dei mesi dalla morte di mia mamma, stavo ancora male, scopro che lui si messaggiava con varie donne più grandi di me scambiando video e foto intime a mia insaputa... cado ulteriormente in un meccanismo di ansia e allerta costante... inoltre, nello stesso periodo usciva fino alla sera tardi (noi convivevamo già).. non sapevo dove andava o cosa faceva.. so solo che frequentava i famosi amici che si facevano canne e non so cos'altro.
dopo questa scoperta, sembra cambiare... ma purtroppo, scopro dopo pochi mesi che aveva contattato delle prostitute tramite messaggi chiedendo costi .. a detta sua, non ha mai fatto nulla .. ma io, non so se esserne così sicura..
decido di lasciarlo, ma subito dopo me ne pento.. perchè stavo malissimo ed inoltre non sapevo dove andare.. convivevamo già da quasi tre anni.. così torniamo insieme.
Il problema è che lui aveva ripreso a farsi le canne ed io sono stata costretta 'pur di non perderlo' ad accettare che se le facesse addirittura in casa nostra .. e questa cosa mi pesava tantissimo.. sono andata molto contro me stessa.
Poi, ha ufficialmente smesso.. perché la mamma purtroppo si è ammalata e potrebbe avere bisogno di una donazione di midollo ..e se lui dovesse risultare compatibile deve essere 'pulito'.
Arriviamo ad oggi, mi ha chiesto di sposarlo ed io ho accettato.. premetto che, ho 'insistito molto'.. in quanto avevo questo forte desiderio e soprattutto perché sembrava andare tutto per il meglio..
ma arriviamo a ieri sera, abbiamo avuto una brutta discussione perchè lui deve rivedere un amico con cui usciva anni fa ; il famoso della combricola delle cane e delle uscite fino a tarda sera. Un altro amico in comune gli dice al telefono che avrebbe portato con lui in quest'uscita anche la ragazza.. e allora, dico che sarei andata anche io.. anche perchè per stare a casa a fare nulla sarei uscita un po'.
Discutiamo perchè lui mi dice di non volermi, mi paragona alla fidanzata dell'amico dicendomi che io non sono come lei (e questo mi ferisce molto).. mi dice che io non ho la mentalità aperta come la sua (riferendosi al discorso canne e quant'altro) e soprattutto mi dice che si vergogna di me.. dei miei comportamenti.. di quello che dico e soprattutto mi dice che non so stare con le persone e che sono piena di pregiudizi.
Io ammetto, non ho mai avuto chissà che rapporti con queste persone .. ma ciò che penso è dato dalle poche volte in cui li ho frequentati.. e per me è un peso non da poco uscire con persone tutte fuse tutto il tempo..
mi sento messa sempre da parte, non mi sento una priorità per lui.
Soprattutto perché anche solo durante questa discussione ha difeso persone 'esterne' e non me..
Mi fa sentire tanto sbagliata e in difetto e questo mi rende molto insicura e ansiosa.
Non so più come affrontare la situazione e soprattutto se il matrimonio è ancora la scelta giusta.
Vengo da una famiglia dove mio papà alzava le mani a mia mamma davanti ai miei occhi, li separavo molto spesso durante le discussioni.. e si sono separati quando avevo 7 anni.
Non voglio rivivere quel tipo di relazione ma nemmeno farlo vivere ai miei figli.
Regalo fidanzato ad un matrimonio importante
Stiamo insieme da quattro anni. Di recente abbiamo partecipato a un matrimonio molto importante per me. Da un po’ mi chiedeva il link per fare il regalo sul sito del viaggio di nozze, io gliel’ho mandato, ma non ho chiesto quanto avesse intenzione di regalare. Dopo un po’ di settimane le persone coinvolte mi hanno riferito un po’ divertite che il mio fidanzato aveva mandato 50€. Ci sono rimasta malissimo, ovviamente non pretendevo che desse chissà quanto, ma credo che sia conoscenza comune che per matrimoni grossi si dia almeno (ma proprio almeno) 100€ a testa. Per farvi capire… la somma che ha dato non vale nemmeno il suo coperto. Dovrei fargli notare che ha fatto una brutta figura con la mia famiglia?
1 risposte - LeggiInsicurezza per contatto della fidanzata con ex
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 32 anni e vorrei esporre una mia costante insicurezza, chiedendovi un parere su come poterla gestire. Sono assieme alla mia ragazza (27 anni) da più di un anno, viviamo insieme e il nostro rapporto è molto bello (interessi comuni, caratteri simili, desideri e bisogni simili). Già dall'inizio mi aveva confidato di essere ancora in contatto con il suo ex della sua città natale, e di visitarlo quando torna qualche volta all'anno nella sua città dai suoi genitori. Mi ha sempre spiegato che è più per senso di colpa verso di lui che altro, avendolo lasciato per perseguire i propri interessi lavorativi/di studio. Nonostante io trovi molto bello e sensibile questa sua necessità, non nascondo che ormai da diverso tempo mi crei parecchie insicurezze. Lei è sempre molto riluttante a parlarne, assicurandomi che non c'è niente di cui preoccuparsi, che lei mi ama, ecc. Io però non posso fare a meno di pensare in qualche modo che lei dedichi un affetto altrettanto sincero a questa persona e che rimarrà per lei forse in qualche modo sempre un "opzione" rispetto me. Nonostante la nostra bellissima relazione, il mio amore verso di lei e il voler sviluppare questo nostro rapporto potenzialmente per sempre (progetto di sposarla, avere figli ecc), mi sento un po' una tappa "intermedia" nel suo percorso. Come potrò fare a mantenere un sufficente livello di sicurezza e fiducia nel corso del tempo, sapendo che lei ha questo profondo e sincero rapporto con il suo ex, che sicuramente rimarrà sempre qualcosa "in più" che non un'amicizia seppur profonda con una amica dell'altro sesso, per via dell'ovvio passato insieme che hanno avuto.
Vi ringrazio enormemente.
Dubbio sulla sessualità del partner
Salve,
sono una donna di quasi 47 sposata con un mio coetaneo da 20 anni, dopo 9 anni di fidanzamento.
Da matrimonio non abbiamo avuto figli a causa della azoospermia di mio marito.
Nel mese di gennaio, ho cominciato a sospettare che mio marito si concedesse delle distrazioni extraconiugali.
Nascondeva sempre il cellulare in tasca, usciva con una scusa e mancava ore.
Ho controllato il portafoglio e ho trovato una doppia sim e soldi nascosti e poi quando ho controllato il cellulare ho scoperto che guardava sia film porno omosessuali e frequentava alcune chat tra cui alcune per omosessuali e bisessuali.
Inizialmente ho cercato di mantenere la calma in attesa di capire cosa realmente stesse accadendo, ma quando si accorto che stavo indagando ha confessato dicendo che era entrato in quelle chat perchè sospettava che il fratello fosse gay e cercava di scovarlo in qualche sito di incontri e che la seconda sim serviva, una volta trovato, per farsi dare il numero dal fratello e scambiarsi dei messaggi a sfondo sessuale e metterlo cosi di fronte alla realtà e in qualche modo guarirlo da questa " Malattia".
A comprova della sua versione, mi diceva che suo fratello nei giorni successivi mentiva di dove fosse e che lo pedivava e si vedeva con qualcuno nei parcheggi nella zona. Non ho mai creduto a quella versione e ho sempre indagato per scoprire la verità.
Quando si è visto braccato ha "confessato" di aver mentito sul fratello e di aver chattato per mesi con una signora, che non si è mai visto nemmeno in webcam e mai sentito la voce di questa donna, ma di aver dato dei dettagli sulla sua posizione lavorativa e di essere stato rintracciato entrando il possesso del numero di cell privato.
Da lì ha scoperto che la persona con cui chattava da mesi in realtà era un uomo che ha chiesto del denaro, con la minaccia di mandare un email sul posto lavoro dicendo che lui era gay.
Inoltre questo signore, oltre alla minacia di mandare la mail, dice che lo pressava per avere foto intime sue e che lui sulle chat e sui siti porno ci è andato per fotografare le parti intime degli altri per non inviare le sue foto. Naturalmente io sul cellulare di mio marito ho trovato e sue foto intime e non quelle dei siti porno.
Sono ormai passati 3 mesi dai fatti salienti e il matrimonio ha subito una crepa profonda che mano a mano va spezzando tutto. Io non ho più nessuna certezza su cui ricostruire. Mio marito in pochi mesi ha demolito un rapporto probabilmente spento ma molto solido.
Oltre al dubbio lecito sulla natura sessuale, ci sono le menzogne ripetute e una mancanza totale di assumersi le proprie responsabilità tirando in ballo persone estranei ai fatti.
Vorrei andare via da casa ma quando accenno a farlo, partono dei pianti disperati quasi da bambino ferito e minacce di suicidio (io ho un fratello suicida dopo la sua separazione) e mi sento incastrata.
Mi chiama anche da lavoro dicendo di avere dei crolli e di non farcela senza il mio sostegno. Mi sento ricattata moralmente e incapace di voltare pagina.
Inoltre comincio a essere stanca, distratta e demotivata con nessuna più voglia di vivere. Soffro di insonnia. Penso di impazzire. Nelle liti più violente, desidero la morte per me stessa
Che posso fare?
Da dove posso ricominciare?
E come faccio a capire chi è la persona che mi è stata accanto per 30 anni
Grazie.
Lasciarsi per bugie e droga
Buongiorno a tutti, scrivo perché mi trovo in una situazione di grande tristezza. Ho conosciuto circa un anno fa un ragazzo, dopo vari mesi di uscite sporadiche a gennaio iniziamo una frequentazione più seria, terminata all'improvviso quasi 2 mesi fa.
Premetto che io non avevo una vera storia da 6 anni (ho 33 anni), poiché non ho mai incontrato qualcuno per cui ne valesse la pena, ero molto concentrata su di me e sui miei obiettivi. Avevo raggiunto finalmente una serenità interiore dopo anni molto difficili tra il 2015 e il 2019, segnati dalla morte delle mie due nonne ( una delle quali la mia seconda mamma), a seguito la morte di mia mamma (a causa di un tumore che l ha distrutta completamente) e nel contempo la fine della mia prima storia d'amore importante (causa tradimenti anche nel periodo più buio per mia mamma). Ho vissuto quegli anni come la perdita delle mie radici, ma anche di ciò che credevo essere il mio futuro.
Mi sono ricostruita pian piano in questi anni, cercando di recuperare anche quella mia spensieratezza che mi ha sempre contraddistinta. Conosco M (37 anni) usciamo qualche volta, mi sembra un bravo ragazzo, mi attrae molto. Mi racconta anche del suo passato, oramai remoto caratterizzato da droghe e dove ne è uscito completamente, ed io gli credo ingenuamente non avendo mai avuto a che fare con questo mondo. Mi sento dopo tanti anni felice con un ragazzo, il tempo scorre e passiamo insieme dei momenti molto belli, intimi e di connessione. Forse abbiamo affrettato i tempi, inizialmente lui stava molto a casa mia, poi dopo due mesi inizio a frequentare casa sua, non iniziamo una convivenza ufficiale ma quasi. Stavamo molto bene, se non fosse che dentro di me c'era sempre una vocina che mi diceva "non fidarti". Ne parlo spesso con lui di questa cosa, dicendogli appunto che la sincerità e la lealtà per me è la base di un rapporto e che se avessi scoperto bugie gravi mi avrebbe persa. Associavo questa vocina ad un possibile tradimento essendo stata molto traumattizata dalla mia prima storia. Lui mi rassicurava sempre dicendomi anche che era ingiusto che lui dovesse pagare per errori fatti da altri. Quando stavo con lui ero molto serena (questa vocina scompariva) ritornava poi quando eravamo lontani perché lui alcune volte spariva.
Fine giugno, stanca di queste sensazioni, faccio una cosa di cui mi vergogno molto, controllo il suo telefono. Trovo una serie di messaggi in questi mesi a persone poco raccomandabili, spacciatori. Non volevo crederci, mi sentii la terra sotto i piedi. Ne parlo con lui, racconto dei messaggi letti e confessa che si tratta di eroina, fuma eroina. Mi dice che sta provando a smettere, che è sotto cura di metadone, che me lo avrebbe detto, che cambierà per me, che io gli stavo dando la forza. Io resisto con lui 4 giorni, non si accorge neanche o fa finta, che io vivevo la cosa con un inquietudine che non riesco neanche a descrivere adesso. Ricordo quei 4 giorni come ovattati, la gente mi parlava ma io avevo il pensiero fisso verso questa cosa che io considero un dramma.
Dice che ai genitori non vuole dire niente perché non vuole dargli un ennesima delusione. Passati 4 giorni gli comunico che io non voglio andare avanti con questa storia, non ci sono più i presupposti.
Il problema è che credo di stare facendo una cosa orrenda a livello umano, ma dall'altra parte ci sono io che anche se lo amo non voglio più stare con lui. È riuscito a mentirmi in una maniera che io ritengo bruttissima, sono venuta a conoscenza di questa cosa in maniera traumatica ( e lui di questo mi attribuisce la colpa perché secondo lui sono stata io a volerlo scoprire così , perché lui prima o poi me ne avrebbe parlato). Sto male perché adesso quando lo sento lui mi dice che io evidentemente non provavo per lui sentimenti così forti come dicevo altrimenti non lo avrei lasciato. E allora mi dico forse è vero, forse ha ragione. Ma io non vedo più futuro, mi manca tantissimo ma mi ripeto che è meglio soffrire adesso e non una vita intera. Perché se è riuscito a mentire così bene lo farà sempre, inoltre io voglio che lui esca completamente da questa problematica ma non posso essere io il suo motore, non voglio questa responsabilità. Mi fanno schifo le droghe, mi fa schifo questo mondo, mi fanno schifo le bugie e mi fa schifo pensare che lui mi stava trascinando in qualcosa che io non avevo scelto liberamente, perché ne ero all'oscuro.
Questo è quello che sento, accompagnato anche da un grande senso di colpa e anche dalla mancanza di quello che eravamo, perché io ero felice perché lo vedevo pulito, onesto e puro. Mi sento di aver vissuto una bugia e mi sento trafitta da una grande sofferenza.
È normale che io mi senta così? Avrei dovuto comportarmi in maniera differente e rimanere mettendo a tacere le mie sensazioni? Mi sento così sbagliata in questo momento.
Vi ringrazio in anticipo per l'attenzione che mi dedicherete.
Mi manca il mio ex
Buongiorno,
Da poco più di un anno mi sono lasciata con il mio primo ragazzo, siamo stati insieme solo 8 mesi e mentre credevo di aver superato la rottura, mi è ritornato un forte senso di malinconia e una necessità di sentirlo. Ci siamo lasciati in buoni rapporti e ci siamo sentiti saltuariamente per ragioni soprattutto pratiche. Non c'è mai stato un segno di pentimento da parte sua e questa cosa mi fa stare ancora male. In questo periodo ho messo in dubbio tanto i miei sentimenti quanto i suoi, e ultimamente ho riletto delle chat che mi hanno fatto raggiungere nuove consapevolezze. Vorrei capire se è sempre meglio evitare di ricontattare un proprio ex, o a volte è giusto assecondare questo bisogno che si sente? Non capisco bene se ciò che desidero ottenere sono sue attenzioni, un suo pentimento, una sua "validazione" o semplicemente sentirmi dire realmente quello che credo ci abbia portato a concludere il rapporto. Ha senso chiedergli conferme e ulteriori spiegazioni? Dirgli che ci penso ancora e che mi manca?
Difficoltà a lasciare il partner
Buonasera,
ho 43 anni, una moglie con cui condivido la vita da 12 anni e due bambine di 3 e 5 anni.
Da un paio di anni abbondanti (e forse anche più) sento che le cose non vanno; in realtà si sono rafforzati in me alcuni dubbi atavici sulla coppia, come la "non attrazione da lei" che già avevo da moltissimo ma è aumentata, la perenne insoddisfazione e ansia di "evadere" quando sono in sua compagnia e il non digerire lati del suo carattere che, per non litigare visto che è una tipa molto (eccessivamente) tosta e determinata, ho colpevolmente lasciato andare negli anni precedenti, dandole modo di spingersi spesso oltre il dovuto (cosa che in quest'ultimo anno ha riconosciuto ma, mi verrebbe da dire, quando ormai è tardi). A maggio dell'anno scorso sono definitivamente scoppiato e, da allora, è un continuo litigare con lei, alternare momenti di foga a momenti di stanca, talvolta anche in presenza delle bambine (lei fa grossa difficoltà a frenarsi quando "le parte il nervoso"); un continuo ragionare a due se andare avanti o meno. Il mio distacco è fisico e sentimentale, è palese e infatti abbiamo anche intrapreso, da qualche mese, una terapia di coppia; al momento, questa terapia ha avuto di buono il solo, si fa per dire, mitigare le litigate, aiutandoci ad avere un rapporto meno conflittuale. Sarà anche la stanchezza con la quale siamo arrivati ai giorni d'oggi.
Tornando a noi dico che, da un annetto, sentendomi stanco e sopraffatto da lei e desideroso di "star bene", mi sono avvicinato ad un'altra persona conosciuta a lavoro, fidanzata ma in crisi, con la quale c'è (dovrei dire "c'era") fortissima affinità; come immaginabile, ne son rimasto coinvolto. E' nato tanto tra noi, non solo sesso. Dico anzi che davvero c'è stato tutto il resto prima del sesso. Lei però era molto spesso frenata per via della mia situazione di padre sposato e dunque non voler affrontare una simile battaglia, visto oltretutto che già il suo fidanzato era padre divorziato. Direi comprensibile la sua ritrosia, per quanto mi amareggiasse perché io volevo spingermi oltre.
Sta di fatto che lei, nel nostro periodi di maggior vicinanza, quando era arrivata a sbilanciarsi e fare progetti sul futuro, ora con una battuta, ora con uno sfottò, parte per una vacanza di gruppo senza il fidanzato; parliamo di fatti occorsi due mesi. Lei conosce un'altra persona e, di punto in bianco, stacca con il suo passato e presente recente, quindi stacca con il suo ragazzo e con me. Capirete la "botta che ho preso". Ho la prova "provata" che sia nato qualcosa con l'altra persona e non serve un mago per capirlo; che sia destinata a durare o le serva solo per evadere dal fidanzato e da un'altra storia difficile con me non lo so, ma poco importa. I suoi modi ed il non dichiararmi queste cose, lasciandomele immaginare ed intuire e, peggio ancora, negandole hanno poi peggiorato il rapporto tra noi. Non ne sarei rimasto comunque contento, ma il modo in cui ha cercato di nascondere ciò mi ha molto ferito. Lei ha anche provato a vivere di normalità, provando a ridere, scherzare con me ma io mi sono chiuso. Non mi va di esser preso in giro, quando conosco la verità e mi si vuol far credere altro, raccontando bugie, oltretutto gratuite e non in risposta a mie domande (non ho mai chiesto "sul tema"). Quale il fine? "uscirne pulita"? Non saprei. All'inizio son stato al gioco, poi mi son chiuso, non senza dolore; per quanto scottato, ancora darei per passare del tempo con lei. Tra noi ora giusto un saluto, qualche frase di circostanza e via.
Ciò detto, siamo ad oggi, con me che ci resto male per questa "delusione d'amore" (ho davvero provato le "farfalle nello stomaco" come successo una sola volta in vita mia e non con mia moglie; avevo dimenticato come sono "da innamorato vero") e che non trovo pace e conforto in nulla. Molti, in simili condizioni, tornano dalle mogli, provano a ricostruire o forse trovano la forza per staccare. Io sento che il distacco da mia moglie c'è, permane, è a prescindere (ed infatti la crisi è iniziata prima della nuova conoscenza) ma resta un fatto: non riesco a separarmi. Saranno le bimbe, sarà la "paura" di affrontare ciò che sarà, con le ripercussioni, i rinfacci, gli avvocati, una moglie molto tosta e determinata o cosa altro sarà ma vivo male. Sono ormai due anni che la mattina e la sera, mentre vado a lavoro o rientro, la mia mente pensa sempre le stesse cose, il mio animo è sempre insoddisfatto ed ansioso, ho voglia della casa solo per le bimbe e, come detto, all'ansia per il rapporto matrimoniale ho aggiunto una bella scottatura, una delle più forti in vita mia. Insomma, non mi piace piangermi addosso ma è davvero un momento brutto dal quale non riesco ad uscire.
Grazie mille, già solo per l'ascolto.
Problemi nella relazione
Buongiorno a tutti,
cercherò d'essere il più veloce possibile riassumendo cinque anni di relazione con diverse problematiche.
Partiamo dall'inizio, quando ho conosciuto il mio compagno sembrava essere l'uomo perfetto per me (io avevo 19 anni lui 20) .. sorge il primo problema iniziale, lui si faceva le canne ed anche gli amici con cui si frequentava.. non appena mi rendo conto che quel tipo di vita che faceva non mi apparteneva glielo comunico (non eravamo neppure fidanzati ma all'inizio della conoscenza) e lui mi dice che voleva già cambiare stile di vita e a detta sua smette ed inoltre smette di frequentare quegli amici. (specifico inoltre che purtroppo ho passato un infanzia con mia mamma dipendente dall'alcool e l'ho vista spesso stare male... sono contraria ad ogni tipo di dipendenza ed inoltre lui questo lo sa).
Dopo circa due anni di relazione, manca mia mamma... sono stata davvero male è successo tutto all'improvviso.
Passati dei mesi dalla morte di mia mamma, stavo ancora male, scopro che lui si messaggiava con varie donne più grandi di me scambiando video e foto intime a mia insaputa... cado ulteriormente in un meccanismo di ansia e allerta costante... inoltre, nello stesso periodo usciva fino alla sera tardi (noi convivevamo già).. non sapevo dove andava o cosa faceva.. so solo che frequentava i famosi amici che si facevano canne e non so cos'altro.
dopo questa scoperta, sembra cambiare... ma purtroppo, scopro dopo pochi mesi che aveva contattato delle prostitute tramite messaggi chiedendo costi .. a detta sua, non ha mai fatto nulla .. ma io, non so se esserne così sicura..
decido di lasciarlo, ma subito dopo me ne pento.. perchè stavo malissimo ed inoltre non sapevo dove andare.. convivevamo già da quasi tre anni.. così torniamo insieme.
Il problema è che lui aveva ripreso a farsi le canne ed io sono stata costretta 'pur di non perderlo' ad accettare che se le facesse addirittura in casa nostra .. e questa cosa mi pesava tantissimo.. sono andata molto contro me stessa.
Poi, ha ufficialmente smesso.. perché la mamma purtroppo si è ammalata e potrebbe avere bisogno di una donazione di midollo ..e se lui dovesse risultare compatibile deve essere 'pulito'.
Arriviamo ad oggi, mi ha chiesto di sposarlo ed io ho accettato.. premetto che, ho 'insistito molto'.. in quanto avevo questo forte desiderio e soprattutto perché sembrava andare tutto per il meglio..
ma arriviamo a ieri sera, abbiamo avuto una brutta discussione perchè lui deve rivedere un amico con cui usciva anni fa ; il famoso della combricola delle cane e delle uscite fino a tarda sera. Un altro amico in comune gli dice al telefono che avrebbe portato con lui in quest'uscita anche la ragazza.. e allora, dico che sarei andata anche io.. anche perchè per stare a casa a fare nulla sarei uscita un po'.
Discutiamo perchè lui mi dice di non volermi, mi paragona alla fidanzata dell'amico dicendomi che io non sono come lei (e questo mi ferisce molto).. mi dice che io non ho la mentalità aperta come la sua (riferendosi al discorso canne e quant'altro) e soprattutto mi dice che si vergogna di me.. dei miei comportamenti.. di quello che dico e soprattutto mi dice che non so stare con le persone e che sono piena di pregiudizi.
Io ammetto, non ho mai avuto chissà che rapporti con queste persone .. ma ciò che penso è dato dalle poche volte in cui li ho frequentati.. e per me è un peso non da poco uscire con persone tutte fuse tutto il tempo..
mi sento messa sempre da parte, non mi sento una priorità per lui.
Soprattutto perché anche solo durante questa discussione ha difeso persone 'esterne' e non me..
Mi fa sentire tanto sbagliata e in difetto e questo mi rende molto insicura e ansiosa.
Non so più come affrontare la situazione e soprattutto se il matrimonio è ancora la scelta giusta.
Vengo da una famiglia dove mio papà alzava le mani a mia mamma davanti ai miei occhi, li separavo molto spesso durante le discussioni.. e si sono separati quando avevo 7 anni.
Non voglio rivivere quel tipo di relazione ma nemmeno farlo vivere ai miei figli.
Ha senso aspettare?
Salve, mi chiamo Francesca ho 26 anni ed il mio ragazzo 21. Siamo in una relazione a distanza iniziata da appena qualche mese, ma fin da subito è stata molto profonda.
Sua mamma ha dovuto subire un’operazione che è sfociata in complicazioni varie per cui è ricoverata presso l’ospedale e non si sa quando uscirà.
Questa cosa ha causato nel mio ragazzo molta ansia e ha, quindi, deciso di porre fine alla nostra relazione. Mi ha lasciata spiegandomi che al momento “‘non ha la testa” per una relazione.
Ha aggiunto che vuole focalizzarsi solo su ciò che sta accadendo e in seguito alla ripresa di sua madre.
Mi ha, però, domandato di rimanere in contatto in amicizia.
Io vivo nella speranza che tra di noi possa nascere nuovamente qualcosa, poiché ci siamo lasciati per problematiche totalmente esterne alla relazione.
Faccio male a vivere con questa speranza? Come posso comportarmi affinché ciò accada?
Grazie
Insicurezza per contatto della fidanzata con ex
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 32 anni e vorrei esporre una mia costante insicurezza, chiedendovi un parere su come poterla gestire. Sono assieme alla mia ragazza (27 anni) da più di un anno, viviamo insieme e il nostro rapporto è molto bello (interessi comuni, caratteri simili, desideri e bisogni simili). Già dall'inizio mi aveva confidato di essere ancora in contatto con il suo ex della sua città natale, e di visitarlo quando torna qualche volta all'anno nella sua città dai suoi genitori. Mi ha sempre spiegato che è più per senso di colpa verso di lui che altro, avendolo lasciato per perseguire i propri interessi lavorativi/di studio. Nonostante io trovi molto bello e sensibile questa sua necessità, non nascondo che ormai da diverso tempo mi crei parecchie insicurezze. Lei è sempre molto riluttante a parlarne, assicurandomi che non c'è niente di cui preoccuparsi, che lei mi ama, ecc. Io però non posso fare a meno di pensare in qualche modo che lei dedichi un affetto altrettanto sincero a questa persona e che rimarrà per lei forse in qualche modo sempre un "opzione" rispetto me. Nonostante la nostra bellissima relazione, il mio amore verso di lei e il voler sviluppare questo nostro rapporto potenzialmente per sempre (progetto di sposarla, avere figli ecc), mi sento un po' una tappa "intermedia" nel suo percorso. Come potrò fare a mantenere un sufficente livello di sicurezza e fiducia nel corso del tempo, sapendo che lei ha questo profondo e sincero rapporto con il suo ex, che sicuramente rimarrà sempre qualcosa "in più" che non un'amicizia seppur profonda con una amica dell'altro sesso, per via dell'ovvio passato insieme che hanno avuto.
Vi ringrazio enormemente.
Regalo fidanzato ad un matrimonio importante
Stiamo insieme da quattro anni. Di recente abbiamo partecipato a un matrimonio molto importante per me. Da un po’ mi chiedeva il link per fare il regalo sul sito del viaggio di nozze, io gliel’ho mandato, ma non ho chiesto quanto avesse intenzione di regalare. Dopo un po’ di settimane le persone coinvolte mi hanno riferito un po’ divertite che il mio fidanzato aveva mandato 50€. Ci sono rimasta malissimo, ovviamente non pretendevo che desse chissà quanto, ma credo che sia conoscenza comune che per matrimoni grossi si dia almeno (ma proprio almeno) 100€ a testa. Per farvi capire… la somma che ha dato non vale nemmeno il suo coperto. Dovrei fargli notare che ha fatto una brutta figura con la mia famiglia?
1 risposte - LeggiDubbio sulla sessualità del partner
Salve,
sono una donna di quasi 47 sposata con un mio coetaneo da 20 anni, dopo 9 anni di fidanzamento.
Da matrimonio non abbiamo avuto figli a causa della azoospermia di mio marito.
Nel mese di gennaio, ho cominciato a sospettare che mio marito si concedesse delle distrazioni extraconiugali.
Nascondeva sempre il cellulare in tasca, usciva con una scusa e mancava ore.
Ho controllato il portafoglio e ho trovato una doppia sim e soldi nascosti e poi quando ho controllato il cellulare ho scoperto che guardava sia film porno omosessuali e frequentava alcune chat tra cui alcune per omosessuali e bisessuali.
Inizialmente ho cercato di mantenere la calma in attesa di capire cosa realmente stesse accadendo, ma quando si accorto che stavo indagando ha confessato dicendo che era entrato in quelle chat perchè sospettava che il fratello fosse gay e cercava di scovarlo in qualche sito di incontri e che la seconda sim serviva, una volta trovato, per farsi dare il numero dal fratello e scambiarsi dei messaggi a sfondo sessuale e metterlo cosi di fronte alla realtà e in qualche modo guarirlo da questa " Malattia".
A comprova della sua versione, mi diceva che suo fratello nei giorni successivi mentiva di dove fosse e che lo pedivava e si vedeva con qualcuno nei parcheggi nella zona. Non ho mai creduto a quella versione e ho sempre indagato per scoprire la verità.
Quando si è visto braccato ha "confessato" di aver mentito sul fratello e di aver chattato per mesi con una signora, che non si è mai visto nemmeno in webcam e mai sentito la voce di questa donna, ma di aver dato dei dettagli sulla sua posizione lavorativa e di essere stato rintracciato entrando il possesso del numero di cell privato.
Da lì ha scoperto che la persona con cui chattava da mesi in realtà era un uomo che ha chiesto del denaro, con la minaccia di mandare un email sul posto lavoro dicendo che lui era gay.
Inoltre questo signore, oltre alla minacia di mandare la mail, dice che lo pressava per avere foto intime sue e che lui sulle chat e sui siti porno ci è andato per fotografare le parti intime degli altri per non inviare le sue foto. Naturalmente io sul cellulare di mio marito ho trovato e sue foto intime e non quelle dei siti porno.
Sono ormai passati 3 mesi dai fatti salienti e il matrimonio ha subito una crepa profonda che mano a mano va spezzando tutto. Io non ho più nessuna certezza su cui ricostruire. Mio marito in pochi mesi ha demolito un rapporto probabilmente spento ma molto solido.
Oltre al dubbio lecito sulla natura sessuale, ci sono le menzogne ripetute e una mancanza totale di assumersi le proprie responsabilità tirando in ballo persone estranei ai fatti.
Vorrei andare via da casa ma quando accenno a farlo, partono dei pianti disperati quasi da bambino ferito e minacce di suicidio (io ho un fratello suicida dopo la sua separazione) e mi sento incastrata.
Mi chiama anche da lavoro dicendo di avere dei crolli e di non farcela senza il mio sostegno. Mi sento ricattata moralmente e incapace di voltare pagina.
Inoltre comincio a essere stanca, distratta e demotivata con nessuna più voglia di vivere. Soffro di insonnia. Penso di impazzire. Nelle liti più violente, desidero la morte per me stessa
Che posso fare?
Da dove posso ricominciare?
E come faccio a capire chi è la persona che mi è stata accanto per 30 anni
Grazie.