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Perché mia moglie ha bisogno di questa fantasia?
Buongiorno
Mia moglie ed io siamo sposati da 21 anni.
Io no ho 47 e lei 42, abbiamo due figli.
La nostra vita matrimoniale è tutt'ora serena, solo qualche litigio qua e là, i figli crescono e noi stiamo bene insieme.
Sul fronte del sesso ho un dubbio.
Qualche mese fa ho scoperto sul suo cellulare un'applicazione, un po' nascosta, che so essere usata per chattare, la cui presenza mi è parsa strana.
Voglio chiarire che non si è trattato di un controllo motivato da dubbi, mi ha chiesto di tentare di sistemare il suo cellulare in quanto crashava in continuazione.
Senza voler approfondire la questione informatica vi dirò che ho aperto questa app.
Ebbene ho contato una decina di contatti, tutti uomini intorno i 45 anni circa, con i quali scambia frasi molto spinte, erotiche ma anche estremamente "porno".
Dopo la prima gelata di sangue ho cercato di ragionare e pormi domande.
1) Se nascondesse una tresca non sarebbe così ingenua da darmi il suo cellulare rischiando di essere scoperta.
2) Se invece lo avesse fatto apposta per mettermi sotto il naso le mie corna non sapendo in quale altro modo fare?
3) Perché a questi uomini non menziona nessun problema di coppia col quale giustificare il suo comportamento? Perché nelle sue frasi parla solo di sesso spinto fine a sé stesso?
..... è così via.
Non riuscendo a trovare un senso logico apparente in nessuna ipotesi, in quanto non stiamo attraversando nessuna crisi matrimoniale, ho deciso di guardarla negli occhi e chiederle spiegazioni..... tra un misto di sgomento, rabbia e terrore di averla persa senza essermene neppure accorto.
Attimo di sguardi.... poi la spiegazione mi ha lasciato di stucco.
"Non ti sto tradendo... è una mia fantasia, solo una fantasia.... che non avevo il coraggio di dirti".
Una fantasia inconfessabile.
Ovvero si eccita a chattare con perfetti sconosciuti recitando la parte della moglie fedifraga.
Devo dire che, tornando indietro con la memoria, non ha mai cambiato abitudini, non si cura più di prima, non si chiude in bagno per chattare.... non fa tutte quelle cose tipiche dei traditori, tranne usare parecchio il cell.
Ha voluto dimostrarmi che non mi tradisce davvero.
Ha voluto che leggessi integralmente tutte le chat,
ho letto cose molto spinte, cose che facciamo io e lei, non sono un puritano bacchettone.
Ma leggere certe cose rivolte ad altri uomini mi ha turbato molto.
Però devo ammettere che in mezzo a tutte quelle frasi non ho letto nulla che indicasse un suo scontento nei miei confronti, anzi, mi ha più volte descritto come passionale, ma che nonostante questo lei aveva bisogno di tradirmi comunque per dare sfogo alla “moglie troia” che è in lei ( parole scritte da lei).
Ma alle insistenze di questi uomini per incontrarla, lei rispondeva sempre con frasi indefinite che lasciavano in sospeso il discorso, senza dire di no e senza dire di si.
Ad un paio di questi, i più insistenti, mesi fa ha scritto che io l'avevo sorpresa e quindi doveva troncare.
È così è stato, vedendo la cronologia ho potuto constatare che con questi due non ha più scritto in effetti.
Insomma, tutto lascia intendere che non mi stia mentendo quando mi dice che è solo un gioco virtuale.
Ovvero che trovi eccitante recitare la parte della fedifraga ma senza esserlo davvero.
Ma adesso mi ritrovo in una condizione stranissima:
Mia moglie vorrebbe il mio benestare per continuare a chattare recitando un ruolo che la eccita e alimenta le sue fantasie virtuali, sostiene inoltre che tale pratica la “accende” e proprio per questo a letto è molto calda con me.
Io mi ritrovo a 47 anni a dover fare i conti con dubbi sulla sua onestà, anche se sembrerebbe tutto vero, ma la gelosia è irrazionale.
Insomma... ho diversi elementi per crederle ma mi sento agitato, come posso non temere che prima o poi tutte queste chat le facciano fare la sciocchezza?
Temo che impedirglielo faccia solo danno.
Grazie mille
Felicemente fidanzata ma pensare all'ex
Sono una ragazza di 22 anni e da quasi 7 mesi sono fidanzata con un ragazzo stupendo. Con lui c'è molta complicità mentale, è bello intelligente e non litighiamo praticamente mai. Tuttavia sempre più frequentemente mi ritrovo a pensare al mio ex, a sognarlo e a addirittura sperare di incrociarlo. Con il mio ex siamo stati insieme 2 anni, una relazione super intensa ma piena di alti e bassi ed è finita perchè in un periodo litigavamo troppo (non perchè non c'erano i sentimenti). Ci siamo lasciati un anno fa, ho passato i primi mesi con la rabbia dentro ma ora che mi è passata sono curiosa a voler capire come è diventato ora e come staremmo insieme, anche se ho paura di rovinare tutto.Le poche volte che l'ho sentito (perchè anche a lui manco e a volte mi cercava) avrei voluto raccontargli un sacco di cose, ma so che ora sono fidanzata e non è il caso.
Fino a che punto è normale pensare ad un ex? è normale essere felicemente fidanzata e a modo mio amare la persona con cui sto ora ma pensare all'ex che si aveva amato con tutta se stessa? Cosa faccio?
Cosa mi succede? Non provo affetto per nessuno
Buonasera, mi trovo a scrivere qui e nn so perché, non per sminuire nessuno ma mi fa sentire una senza speranze ma poi in fondo mi sembra l ultima risorsa.
sono consapevole di nn avere mai avuto una vita "normale" , genitori separati mamma giovane padre quasi del tutto assente e tutte le cazzate che potrei dire, ho paura d farlo solo x giustificarmi,solo x autocompatirmi.
ho sempre creduto d avere il controllo su tutto ma nn e mai stato cosi, ora mi ritrovo quasi sola, ho lasciato da un mese un uomo che mi amava incostantemente da 5 anni perche nn provo piu nulla, ma ne verso lui ne verso nessun altro.
nn ho affetto x nessuno, nn me ne frega d nessuno ne se stanno bene ne se stanno male.
mi sento un mostro, una piccola inutile donna.
5 anni di relazione felice, poi ho baciato un altro.
Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni e sono fidanzata da 5. Io ed il mio ragazzo non abbiamo mai avuto problemi in questi anni, pochi litigi e tanti bei momenti trascorsi insieme. Questa estate però, con gli esami universitari finiti e la prospettiva di un imminente cambio di vita con la laurea e l'inizio di un lavoro, mi sono sentita più libera da una serie di paletti imposti nella mia vita scolastica. Sono uscita di più con le mie amiche e mi sono rifugiata nell'alcol che mi ha regalato quella spensieratezza mai provata prima. In una di queste sere però ho conosciuto un altro ragazzo del mio paese, che ho continuato ad incontrare in diversi locali. Mi sono resa conto che provavo attrazione per questo ragazzo e non più per il mio fidanzato. Ne ho subito parlato con lui perchè riflettendo ho capito che forse ciò che ci teneva uniti era un profondo affetto e l'abitudine. Lui ci è rimasto male e non si sentiva come me. Ho continuato ad incontrare l’altro ragazzo per i locali e una sera mentre parlavamo mi ha dato un bacio a stampo. Ovviamente non ho detto nulla al mio ragazzo e siamo partiti una settimana per le vacanze, piena di litigi sempre per i miei dubbi e dove ho fatto molta fatica a trovare quell'intimità che un tempo era normale. Ho riflettuto tanto sul nostro rapporto e sono arrivata a pensare che forse mi sono accontentata, che tanti lati del suo carattere mi innervosiscono e lui pur di stare con me spesso si trattiene e si adegua alle mie volontà. Tornati dalla vacanza avevo deciso di prendere un periodo di pausa, ma sono arrivati i risultati della TC di suo padre con diagnosi di etp pancreatico al quarto stadio. Lo sconforto della prima settimana è stato enorme, poi dopo aver trascorso due giorni a casa del mio ragazzo, il sabato sera sono uscita con le mie amiche. Distrutta dalla notizia e rendendomi conto di essere bloccata in una situazione più grande di me mi sono lasciata andare un pò con i drink. Alla festa c'era anche l'altro ragazzo al quale avevo detto che ci saremo rivisti a settembre perchè sapevo che mi sarei lasciata. Ci siamo appartati per parlare, ma invece ci siamo baciati. Sul momento mi sembrava una cosa giusta per me, non mi sono sentita in colpa, io che ho sempre sostenuto che il tradimento non è una cosa ammissibile perchè significa non portare rispetto alla persona con cui si sta. Da quella sera questo ragazzo l'ho rivisto una sola volta, sempre in un locale, ed abbiamo parlato. Ho rifiutato un suo invito ad uscire perchè sarebbe troppo. La notte stessa mi ha mandato un messaggio, al quale ho risposto dicendo di lasciarmi in pace e da lì non ci siamo più sentiti. E' un mese ormai che non ho contatti con questo ragazzo ma io non smetto di pensare a quello che è successo. Mi dico che se l'ho fatto un motivo ci sarà, forse al mio ragazzo voglio solo un gran bene. Io l'ho sempre visto come mio futuro marito e padre dei miei figli. Non so come possa essere cambiato tutto in tre mesi. Mi chiedo se lo stress della laurea, il pensiero che tra qualche mese inizierò a lavorare e che la mia vita prenderà un'altra piega possa influire anche sul rapporto di coppia. Avrei bisogno di allontanarmi dal mio ragazzo per capire, ma con suo padre in queste condizioni non mi sento così libera di farlo. Vorrei aspettare un periodo più tranquillo ma so che non ci sarà perchè la situazione sarà sempre peggio. Egoisticamente parlando, vorrei far passare la mia laurea, che è a fine Novembre, per stare io più tranquilla ed affrontare un problema alla volta. Così però mi rendo conto di far star male il mio ragazzo perchè mi vede più distaccata e fa di tutto per farmi sentire più amata, pensando che il problema sia la noia dell'abitudine e non un tradimento. Io mi rendo conto che non gli sto dando le stesse cose che lui dà a me. Mi ritrovo spesso a pensare a quest'altro ragazzo, quando esco lo cerco nei locali dove vado. Lui è un tipo completamente diverso dal mio fidanzato, esce con molte ragazze ed io sono solo una delle tante con cui ha trovato una certa attrazione. La mia paura è che lasciare il mio ragazzo per un tipo come lui, che molto probabilmente a me non pensa nemmeno più, sarebbe l'errore più grande della mia vita. Voglio lasciare il mio ragazzo solo se mi rendo conto di non amarlo più e non per un’altra persona. So anche che questo tradimento pesa tantissimo sulla mia coscienza, vorrei dirglielo perchè fondare un futuro su una bugia non è pensabile per me. Allo stesso tempo ho paura perchè mi ha sempre detto che un tradimento non lo perdonerebbe mai e principalmente gli darei un altro dolore oltre a quello che già sta attraversando. Sono davvero in difficoltà; se non ci fosse stata la notizia di suo padre mi sarei comportata diversamente. Avrei preso una pausa e magari ora starei meglio, ma da quella notizia non mi sono sentita di lasciarlo solo e dargli un altro pensiero. In più so che avrei tutta la mia famiglia contro perché è un ragazzo adorabile e adorato dai miei genitori. Non so come posso fare a capire se gli voglio solo bene o se è solo un periodo di grande confusione che prima o poi passerà. Io sono molto afflitta perchè mi chiedo come mai questi dubbi siano nati proprio ora che la situazione è così complicata; lasciarlo ora significherebbe lasciarlo nel momento del bisogno e non lo augurerei nemmeno al mio peggior nemico. Grazie in anticipo. Cordiali Saluti.
1 risposte - LeggiNon sopporto più il mio ragazzo
Ho un problema con il mio ragazzo, con cui sono insieme da 6 anni.
Sto sentendo una forte crisi che mi comporta atteggiamenti bruschi nei suoi confronti, tendo spesso a rispondere male, ad allontanarlo, talvolta a non voler essere toccata e ad un conseguente calo del desiderio
. Premesso che il mio ragazzo è una persona fantastica, probabilmente il problema scaturisce dal fatto che io ho un carattere molto forte che mi porta a prendere in mano le situazioni; allo stesso tempo vedo lui sempre indeciso, privo di spirito di iniziativa e sottomesso alla sua famiglia e tutto questo mi porta a considerarlo forse non alla mia altezza. Cosa posso fare?
Cuckoldismo questo sconosciuto
Sono un Cuckold da almeno l’età di 23 anni (in realtà le fantasie risalgono a molto prima).
In real life sono un cosiddetto maschio alfa ma sessualmente mi piace che la mia donna desideri altri uomini, che me ne parli, che lo faccia e che sia felice di farlo.
Ho avuto molte donne e nessuna si è mai tirata indietro o ha mostrato DOLORE nel darsi ad altri uomini (forse me le sapevo scegliere o forse, direte voi, non erano innamorate).
Nessuna di loro è mai stata ingannata e si è ritrovata a sorpresa con un compagno cuckold.
Attualmente sposato da 18 anni con una bellissima donna con la quale, da 18 anni, pratico il cuckoldismo.
(alcuni mesi prima di sposarmi le dissi chiaramente quale fosse la mia natura sessuale e lei sorrise e decise di sposarmi dicendo che… “Ma che fortuna, trovo un marito e tutti i maschi che voglio!” …che dite voi… è FURBA o appartiene ad una razza a voi sconosciuta?)
Cuckoldismo:
Vedo che in molti lo considerano una perversione o per lo meno una deviazione.
Mi chiedo cosa pensino gli stessi professionisti di Gay e Bisessuali.
Vedo anche che si parla di Cuckolds come di persone che si limitano a guardare la propria donna fare sesso con altri uomini.
Bé, la cosa è decisamente molto più complessa e variegata.
Io ad esempio partecipo. A volte “durante, molto spesso dopo (quando rimaniamo soli io e lei dato che il “dopo” è e deve essere tutto nostro… intimo)
Purtroppo durante gli anni il dialogo tra me e mia moglie è andato sempre più peggiorando.
Per questo motivo pensavo di rivolgermi ad uno psicologo-psicoterapeuta per una consulenza di coppia ove, inevitabilmente, avremmo dovuto affrontare anche la nostra realtà sessuale (che non è mai, in nessun caso, marginale… anzi).
Leggendo però le pochissime risposte a persone che hanno parlato di questo tipo di sessualità, mi sono profondamente depresso (ma anche irritato). Possibile che nell’anno 2016 (secondo Kubrick avremmo dovuto già aver colonizzato l’universo e scoperto qualche “sorpresa”) ci siano ancora aree della sessualità che, qualora consenzienti e consapevoli, vengano considerate PERVERSIONI?
Certo, comprendo che anche due che convengono di crocifiggersi a vicenda potrebbero pretendere di essere considerati normali in quanto consenzienti ma… ci sarà pure un limite al buon senso (già, il “buon senso”… chi lo decide? La società becera e pettegola?. MI è piaciuto molto leggere il TEST di SEXUAL ADDICTION, specialmente là dove si chiede se si ha paura o si prova vergogna che GLI ALTRI scoprano le nostre inclinazioni sessuali… MA CERTO CHE HO PAURA! Tanta paura quanta ne avevano i gay fino a 20 anni fa!!!!!… ma anche oggi, diciamocela tutta, tranquilli tranquilli non sono …vero?)
Diciamo che, stabilita la consensualità e la consapevolezza, forse al terapista non può rimanere altro da fare che ACCETTARE la diversità del paziente in quanto CONSAPEVOLMENTE FUORI dai dati statistici (la media, la maledetta media che stabilisce chi è entro i canoni della normalità… maledizione!) ma che, magari, ha comunque bisogno di sostegno senza per questo sentirsi considerato, DAL SUO TERAPEUTA!, un PERVERSO O UN DEVIATO! Che già basta e avanza la morale comune della gente nelle piazze e che, purtroppo, non ha studiato psicologia (anzi, forse non ha studiato tout court!).
In sintesi: se anche il mio terapeuta MI GIUDICA e dunque mi è NEMICO… come faccio io ad avvicinarmici?
Un Cuckold AMA la propria moglie, proprio come tutti gli altri, solo che, a differenza di molti altri (non di tutti dunque), desidera sua moglie attraverso il desiderio di lei rivolto ad altri (ma anche a lui, sia chiaro, almeno per quanto mi riguarda). Insomma, esistono Cuckolds che desiderano il PIACERE DI LEI espresso attraverso incontri e desideri erotici rivolti ad altri uomini e APPAGANTI.
So anche io che esistono cosiddetti Cuckolds che desiderano che la Moglie si INNAMORI di altri uomini, al punto di desiderare che sia da questi messa incinta.
A me, giusto per fare un po’ di accademia, pare incongruo desiderare di non essere amati dalla persona che si ama ma… chi sono io per giudicare? Tuttavia lo ritengo un argomento assai profondo e complesso a cui rivolgere attenzioni professionali ed assai caute.
Io tuttavia non appartengo a questa categoria (non sono né superiore né inferiore, non appartengo a questo tipo di cuckold tanto quanto non sono un sadomasochista… credo). Nel momento stesso in cui mia moglie mi dovesse dire che Ama un’altro uomo… chiedere il DIVORZIO (ma prima tenterei di recuperarla).
Non sono neppure un Cuckold che ama essere sodomizzato dall’amante della moglie.
Ho certamente tendenze leggermente bisex ma l’idea di abbracciare o baciare un uomo mi fa letteralmente schifo e non lo farei neppure se fosse mia moglie a chiedermelo) e la Amo perdutamente, sia chiaro, altrimenti non sarei qui a scrivervi e, probabilmente, ad annoiarvi od a farvi stizzire.
Conosco bene l’adagio che recita che il matto non sa di esserlo… non esito a pormi il dubbio di appartenere a questa categoria, me lo chiedo tutti i giorni e tutti i giorni, vividdio, trovo una risposta per poi, però, pormi nuovamente il dubbio.
Una cosa la so PER CERTO… non esiste letteratura che dimostri che uno psicoterapeuta abbia MUTATO I DESIDERI SESSUALI NATURALI di un cosiddetto “perverso”. Al massimo sono stati CASTRATI ma non curati.
Dunque, vi prego, mettetevi l’animo in pace e GUARDATECI NEGLI OCCHI E NELL’ANIMA ma… BASTA descriverci come malati di mente!!!!!
E dopo tutto questo scrivere …la chiudo qui ma, ho comunque BISOGNO di uno PSICOTERAPEUTA APERTO DI MENTE e privo di fronzoli moralistici che aiuti me e mia moglie a superare un momento MOLTO difficile.
Se ne trovano? O mi rassegno al “fai da te”?
Come togliersi dalla mente un pensiero intrusivo?
Buongiorno,
sono fidanzata da marzo 2022, la nostra è una relazione di alti e bassi a causa della forte gelosia di entrambi. Nell'ultimo periodo, la paura di perderlo mi sta facendo vivere un inferno. Non ho mai vissuto con i paraocchi, se vedo un ragazzo in giro o se ci parlo e lo trovo oggettivamente interessante o attraente per certi aspetti, per me è del tutto normale, soprattutto se poi la cosa non sfocia nei "fatti" portandomi al tradimento. Solitamente si tratta di pensieri che spariscono una volta che la persona che trovo attraente sparisce dalla mia vita. Purtroppo però adesso è successo sul posto di lavoro, e non posso evitare quella persona per riuscire a dimenticarla. Siccome sono sempre sincera con il mio compagno, gliel'ho riferito causando una forte non autostima in lui e un completo smarrimento in me stessa perché ho paura che il solo pensare ad un altro sia una cosa grave ma allo stesso tempo so bene cosa provo e cosa voglio costruire con il mio compagno, so bene che non lo tradirei mai- nonostante nella testa mi rimbomba sempre il nome di un altro ragazzo a causa dell'ambiente lavorativo che non mi aiuta. Attualmente vorrei riuscire a dire alla mia testa di smettere di pensarci, anche quando si tratta di pensare solo al nome di quella persona, che mi è rimasto impresso a causa dei vari litigi dovuti a questo fatto, eppure più lo faccio e più mi torna in mente, tant'è che qualsiasi frase o pensiero riferito al mio compagno sembra che la mia mente lo faccia apposta a volerci mettere il nome di questo collega di lavoro. Non riesco più a vivermi i bei momenti con il mio compagno. Ho preso consapevolezza di essere attratta da quella persona ma di non desiderare niente nei suoi confronti. Amo estremamente il mio compagno, ho in mente progetti di vita da fare con lui e gli ho dato tutto di me stessa. Vivo con gli attacchi di panico e crisi di pianto a causa del senso di colpa dovuto a qualsiasi pensiero che la mia testa possa elaborare su qualsiasi persona che non sia il mio compagno, proprio perché ho paura di perderlo e qualsiasi persona con cui ne parlo, compreso lui, mette in dubbio i miei sentimenti. Non voglio autoconvincermi del fatto che se trovo attraente qualcuno è perché i miei sentimenti verso il mio compagno non sono abbastanza forti. Ho bisogno di serenità, ho bisogno che nella mia mente non rimangano impressi volti o nomi di altre persone mentre sono in intimità col mio ragazzo. E' tutto così difficile da superare perché prima ancora che il mio fidanzato non si rendesse conto di questo mio modo di fare ossia che non vivo con i paraocchi, non avevo paura dei miei pensieri, ero serena perché non sono mai andata oltre i pensieri. Cosa posso fare per tornare alla serenità mentale di una volta? Cosa posso fare per togliermi il senso di colpa dovuto al solo pensiero costante di un altro ragazzo con cui non ho alcuna intenzione di fare niente? Sono arrivata alla conclusione di dover cambiare lavoro. Non voglio in alcun modo dover arrivare a chiedere una pausa o una rottura al mio fidanzato per colpa degli scherzi che mi sta giocando la mente, perché pensa a cose a cui io non vorrei pensare o a cui non voglio dar peso essendo consapevole del mio forte sentimento verso il mio compagno.
Sto soffrendo per la mia prima delusione d'amore
Buongiorno,
mi rivolgo ai professionisti di questa piattaforma per avere un piccolo consiglio su come superare il dolore per la mia prima frequentazione andata male. Da dopo il mio coming out, avvenuto un anno e mezzo fa, non ho avuto altro che incontri molto brevi fino a quando a settembre non ho conosciuto un ragazzo spagnolo su Tinder con cui mi sono frequentato fino a inizio Dicembre 2022. Durante la frequentazione entrambi abbiamo sempre detto di andare piano per vedere cosa potesse nascere di bello ma lui tendeva sempre a "scandalizzarsi" per le mie dimostrazioni d'affetto, nonostante la mia onestà nel dire che semplicemente è nel mio carattere e non implica un sentimento maggiore. Arrivati a inizio dicembre mi ha detto che per lui la frequentazione non stava funzionando e voleva solo divertirsi con me o con altri. Dopo una settimana si è iscritto su Grindr (app di incontri gay) e quando ci siamo rivisti dopo Natale e ho provato a baciarlo, lui mi ha detto che non prova nulla per me e che non funzioniamo come coppia. Io da allora sto male. Piango tutti i giorni, mi manca e sto ancora peggio da quando ho saputo che sta chattando con persone nuove sull'app.
È stata la mia prima esperienza completa nella quale ho sentito un qualcosa di diverso e ora non so come uscire da questo periodo di tristezza. Chiedo un vostro prezioso consiglio. Grazie!
Mi sono innamorata di un uomo che non so cosa voglia da me
Buonasera, ho 48 anni tra qualche mese 49 e conosco questo uomo più giovane di me di un anno da molti anni. All'inizio lui mi chiedeva di uscire ma a me non piaceva, poi lui 8 anni fa si fidanzò e ognuno si fece la propria vita. Poi 5 anni fa, in un momento di crisi con la sua fidanzata (si erano lasciati e lui pensava fosse davvero finita) lui mi invitò di nuovo ad uscire e mi portò 12 rose rosse, poi passammo tutta la serata a ridere e io di colpo mi innamorai di lui. Quella sera mi parlava di voler instaurare una relazione con me, si chiedeva a come potevamo fare a organizzarci con i figli, il lavoro (all'epoca ero impegnata tutte le sere tranne il weekend) lui provò a vedere se mi portava a letto ma io rifiutai. Poi cominciammo a sentirci sempre meno, e dopo pochi mesi si rimise con la sua ex e chiudemmo ogni rapporto. Poi io frequentai un'altra persona e le cose iniziarono ad andare male la scorsa estate e io seppi che lui si era lasciato già da molti mesi, e approfittai del fatto che rispondeva alle mie storie su instagram per ricominciare a scrivergli, e un giorno lo incontrai sulla spiaggia e rimanemmo un'ora a parlare. Pian piano inizio a frequentare il mio gruppo di amici, finchè due mesi fa facemmo l'amore a casa sua, e fu meraviglioso, provai sensazioni forse mai prima provate in vita mia. Lui però poco prima mi aveva detto che aveva avuto degli approcci con altre donne ma non si sentiva pronto ad una relazione, e tutt'ora il nostro rapporto è fatto di incontri sporadici, quasi sempre in compagnia, per poi concludere la serata da lui facendo sesso e poi abbiamo dei momenti di grande tenerezza, abbracci e baci. Io non gli ho mai accennato a quello che provo e a cosa vorrei perchè ho paura di perderlo, però adesso non ce la faccio più ad andare avanti così, io capisco che lui ha un lavoro che gli porta via un sacco di tempo e lavora quasi tutti i fine settimana ma adesso non lo vedo da quasi due settimane da soli, a volte stiamo anche 5 giorni senza sentirci. A volte piango a casa da sola, ho respinto perfino persone seriamente interessate a me che potevano darmi stabilità per lui. Cosa devo fare? Dirgli quello che provo e rischiare di perderlo o tenere duro e vedere se col tempo le cose cambieranno?
grazie se risponderete e cordiali saluti.
Mi piace una persona da anni ma non mi sono mai fatto avanti
Salve. Mi piace una persona da anni, non so come fare, non le ho mai detto nulla, sia per timidezza, sia per alcuni litigi che abbiamo avuto e che abbiamo risolto. Non mi sono mai fatto avanti, e non so cosa fare.
Io in questi anni sono uscito anche con varie persona, che anche se mi piacevano, pensavo spesso a lei.
Non so più gestire la cosa, non se dirglielo, non so se continuare a fare finta di nulla.
Grazie mille per l'attenzione
Amare senza mai aver passato la fase dell'innamoramento, è possibile?
Buongiorno, mi chiamo Fabio ed ho 29 anni, vi scrivo in merito alla mia relazione attuale, ho una domanda intorno alla quale viaggiano molti dubbi e perplessità che ci stiamo ponendo io e la mia compagna.
Si può amare una persona senza prima essere passati per la fase dell'innamoramento?
cotesto: non sento di provare amore verso la mia compagna ma, al contrario, lei è sicura che io lo provo per tutta una serie di gesti ed attenzioni che io ho nei suoi confronti (spesso lei è più cosciente di me dei miei stessi pensieri, mi ha già aiutato più volte a far ordine tra questi con successo, è molto empatica ed ha un'intelligenza emotiva enorme) detto questo siamo arrivati a dirci che se questa situazione non cambia, pur essendo noi molto legati, per lei non ha senso restare con una persona che non prova amore per lei e la stessa cosa vale per me, con l'aggiunta che questo per me può esser dato da un insoddisfazione sul lato sessuale sul quale stiamo lavorando.
Premesso ciò...
Prima del discorso svolto quest'oggi con lei io pensavo di essermi innamorato solamente una volta in vita mia, provavo un'intensità di emozione e sentimento completamente fuori da ogni range mai provato prima. La mia compagna mi ha fatto riflettere sul fatto che però questo potesse non essere amore ma bensì innamoramento ovvero, una fase di picchio enorme di emotività ed, nel mio caso specifico, instabilità che causava la necessità di godermi ogni attimo a pieno per la paura che tutto potesse finire da li a poco. (relazione a senso unico dove io ero perso di lei ma non viceversa)
Ora io mi chiedo, è davvero possibile che io possa provare amore verso la mia compagna anche senza aver passato una fase di innamoramento? Come capisco cosa vuol dire per me amare? Ho sempre cercato qualcosa di utopico che ho creato io nella mia mente? E se così fosse, come posso vivermi godendomi davvero il sentimento che ora provo che, pur essendo questo forte e vero, non mi trasmette quell'intensità che io credo debba esserci nelle piccole cose di ogni giorni?
Concludo: A breve inizierò un percorso di psicoterapia per mia personale decisione, slegato dal contesto emotivo ma comunque con l'intenzione di conoscermi meglio.
Questo però potrebbe durare mesi se non anni anche solo per comprendermi meglio sul lato emotivo, questa relazione non potrà durare così a lungo con questa incertezza e quindi oggi sono qui a chiedere consiglio a voi.
Grazie per il vostro tempo. Fabio
Capire la fine di una relazione
buongiorno, vi scrivo perché ho bisogno di un parere esperto riguardo la fine della mia relazione e per avere consigli in merito. a inizio dicembre, il mio ormai ex ragazzo mi ha lasciata dopo una relazione di quasi quattro anni perché non sta bene con se stesso in seguito a una crisi lavorativa esplosa nel periodo estivo. tutto va bene, noi non abbiamo mai avuto motivo di litigare, perfettamente sempre in sintonia sotto tutti i punti di vista. il punto critico della sua crisi arriva negli ultimi tre mesi, anche due, estivi quando lui mi dice che non riesce a guadagnare niente di che e pensa seriamente di andare via e trovare lavoro al di fuori. sembrava aver trovato un'altra opportunità differente qui di cui era entusiasta, dove entrambi viviamo, ma all'improvviso sfuma e non può più concretizzarsi. a quel punto, mi dice che sta pensando seriamente di andare via per trovare lavoro. ci tengo a precisare che io l'ho sempre supportato, ascoltato, consigliato senza mai imporre il mio punto di vista ovviamente e gli ho sempre detto che anche se saremmo ritornati distanti, io ci sarei stata per lui e che l'avrei sostenuto. decide quindi di spostarsi a Bologna. durante questa crisi (che chiaramente dura tutt'ora) ho notato dei suoi atteggiamenti diversi, delle volte, nei miei confronti, ma non ho mai detto nulla (se non delle battute per fargli rendere conto tra le righe di questi momenti) nonostante ci rimanessi male perché comunque non volevo mettere altra carne a cuocere in una situazione per lui già molto complicata e quindi volevo dargli serenità e tranquillità e non altri pensieri e preoccupazioni o diventare assillante. sono sempre stata molto comprensiva nei suoi confronti e non perché sia io ma tutti mi hanno confermato, lui per primo, che io non ho sbagliato nulla nel mio atteggiamento con lui ma mi sono sempre comportata benissimo. arriviamo a metà agosto, mi fa capire che ha dei pensieri riguardo la nostra relazione, è molto confuso e mi chiede se una volta che lui si sarà stabilito a Bologna io avrei preso in considerazione l'idea di salire da lui e stare insieme e gli rispondo di si anche se sapevamo entrambi che i miei sono contrari, in quanto contrari alla convivenza, ma come per ogni cosa affrontata insieme, gli dico che insieme ce la possiamo fare. ci tengo a precisare che durante le tre volte in cui è uscito fuori il discorso (è uscito anche in seguito, la quarta volta mi ha lasciata) io non ho mai provato a convincerlo perché gli ho sempre detto che doveva essere lui quello convinto e tutte e tre le volte lui mi ha detto di sì e siamo andati avanti. io ho sempre cercato di aiutarlo a parlare e ad aprirsi, gli ho fatto delle domande per capire e per arrivare ad un punto insieme perché ritengo che lui si sia chiuso in se stesso ed è come se avesse sviluppato un atteggiamento di apatia verso tutto. ne parliamo una seconda volta di persona poco prima che lui parta e dopodiché una terza volta a metà novembre fino agli inizi dicembre quando lui decide di lasciarmi. inoltre durante questi momenti, lui mi dice "voglio vederti, quando mi arriva lo stipendio ti prendo il biglietto e vieni" insomma mi dice cose importanti che poi mi ha detto che diceva per vedere se cambiava qualcosa anche se non capisco come poteva vederlo se non praticamente (io poi da lui non sono più salita perché avevamo chiarito e ci sarei andata di natale dato che c'era il rischio che non scendesse). in questo tempo prima di vederci, ci siamo visti il 27, io non gli ho mai mandato niente per dargli il tempo di riflettere perché tra l'altro io avrei voluto delle spiegazioni e un discorso una volta che ci saremmo visti di persona, dato che in videochiamata questo discorso non me l'ha saputo fare. una settimana dopo lui mi ha chiesto come io stessi, si è preoccupato se stavo uscendo per svagarmi o se mangiassi, mi ha detto che si sentiva in colpa per quello che mi stava facendo passare e "se potessi farti stare bene, lo farei te lo giuro", la conversazione finisce con un suo messaggio. a pochi giorni dal suo rientro gli ho mandato un messaggio io dove gli facevo notare una cosa che era successa recentemente in un gruppo whatsapp che mi aveva dato molto fastidio (non riuscivo a tenermi anche questa dentro) discutiamo per poco e alla fine mi chiede scusa che io accetto. gli scrivo per vederci dato che la mia priorità era fare questo confronto e finalmente ci vediamo, lui mi conferma l'analisi che avevo fatto io ovvero che non sta bene con se stesso e mi dice che non vuole nessuno al suo fianco, vede solo il lavoro e basta. addirittura mi dice che una volta che la fidanzata del suo amico con cui ha la casa a Bologna, era salita sopra, a lui dava fastidio vedere atteggiamenti affettuosi normali tra due fidanzati ecco perché dico che é come se fosse apatico. mi ha detto che quello che ha sbagliato è lui, che si sente in colpa e che sa benissimo che una ragazza come me non la troverà mai più. io gli ho detto che per me non ha saputo gestire la situazione o quanto meno non ha neanche cercato di farlo perché la cosa che più io non accetto è che io ci sia andata di mezzo e non accetto il fatto che una sua crisi personale l'abbia portato a mettere in dubbio la sua relazione quando non c'era nessun motivo per farlo precedentemente. io gli ho espresso la mia delusione e mia incazzatura, per me lui era la persona più importante e avevo una considerazione altissima di lui e non ho accettato di rimanere in buoni rapporti per tutto quello che ho detto prima. cosa ne pensate? io penso che sia solo un momento e che adesso non è sicuramente lucido. soprattutto nel momento in cui lui riconosce il mio valore quando dice "una ragazza come te non la troverò mai più" perché accetta di perdermi, lasciandomi, e non si impegna a fare di tutto per migliorare e superare la situazione?
1 risposte - LeggiCome togliersi dalla mente un pensiero intrusivo?
Buongiorno,
sono fidanzata da marzo 2022, la nostra è una relazione di alti e bassi a causa della forte gelosia di entrambi. Nell'ultimo periodo, la paura di perderlo mi sta facendo vivere un inferno. Non ho mai vissuto con i paraocchi, se vedo un ragazzo in giro o se ci parlo e lo trovo oggettivamente interessante o attraente per certi aspetti, per me è del tutto normale, soprattutto se poi la cosa non sfocia nei "fatti" portandomi al tradimento. Solitamente si tratta di pensieri che spariscono una volta che la persona che trovo attraente sparisce dalla mia vita. Purtroppo però adesso è successo sul posto di lavoro, e non posso evitare quella persona per riuscire a dimenticarla. Siccome sono sempre sincera con il mio compagno, gliel'ho riferito causando una forte non autostima in lui e un completo smarrimento in me stessa perché ho paura che il solo pensare ad un altro sia una cosa grave ma allo stesso tempo so bene cosa provo e cosa voglio costruire con il mio compagno, so bene che non lo tradirei mai- nonostante nella testa mi rimbomba sempre il nome di un altro ragazzo a causa dell'ambiente lavorativo che non mi aiuta. Attualmente vorrei riuscire a dire alla mia testa di smettere di pensarci, anche quando si tratta di pensare solo al nome di quella persona, che mi è rimasto impresso a causa dei vari litigi dovuti a questo fatto, eppure più lo faccio e più mi torna in mente, tant'è che qualsiasi frase o pensiero riferito al mio compagno sembra che la mia mente lo faccia apposta a volerci mettere il nome di questo collega di lavoro. Non riesco più a vivermi i bei momenti con il mio compagno. Ho preso consapevolezza di essere attratta da quella persona ma di non desiderare niente nei suoi confronti. Amo estremamente il mio compagno, ho in mente progetti di vita da fare con lui e gli ho dato tutto di me stessa. Vivo con gli attacchi di panico e crisi di pianto a causa del senso di colpa dovuto a qualsiasi pensiero che la mia testa possa elaborare su qualsiasi persona che non sia il mio compagno, proprio perché ho paura di perderlo e qualsiasi persona con cui ne parlo, compreso lui, mette in dubbio i miei sentimenti. Non voglio autoconvincermi del fatto che se trovo attraente qualcuno è perché i miei sentimenti verso il mio compagno non sono abbastanza forti. Ho bisogno di serenità, ho bisogno che nella mia mente non rimangano impressi volti o nomi di altre persone mentre sono in intimità col mio ragazzo. E' tutto così difficile da superare perché prima ancora che il mio fidanzato non si rendesse conto di questo mio modo di fare ossia che non vivo con i paraocchi, non avevo paura dei miei pensieri, ero serena perché non sono mai andata oltre i pensieri. Cosa posso fare per tornare alla serenità mentale di una volta? Cosa posso fare per togliermi il senso di colpa dovuto al solo pensiero costante di un altro ragazzo con cui non ho alcuna intenzione di fare niente? Sono arrivata alla conclusione di dover cambiare lavoro. Non voglio in alcun modo dover arrivare a chiedere una pausa o una rottura al mio fidanzato per colpa degli scherzi che mi sta giocando la mente, perché pensa a cose a cui io non vorrei pensare o a cui non voglio dar peso essendo consapevole del mio forte sentimento verso il mio compagno.
Vorrei capire il suo comportamento
Non riesco proprio a capire il comportamento di questo ragazzo nei miei confronti. Ora spiego tutto..
Prima una premessa: a marzo ho intenzione di trasferirmi in Australia, e lui lo sa, però sa anche che ancora non è tutto sicuro.
Detto questo, inizio con la storia:
È stato assunto un nuovo collega trentenne in azienda. All'inizio non ci facevo caso a lui, in quanto io ero fidanzata.
Dopo aver lasciato il mio fidanzato, ho iniziato a notare questo mio nuovo collega (bellissimo tra l'altro. Un dio greco!).
Ho notato che lui mi guardava e mi dava piccole attenzioni. Cercava di parlarmi in pausa, sia alle 9:30 che in pausa pranzo.
Dal nulla, mi ha chiesto l'amicizia su instagram. Li ho capito che forse forse aveva davvero un certo interesse per me. Ogni tanto rispondeva alle mie stories, ma finiva li.
Dopo qualche giorno, mi ha mandato un messaggio con un link di un brano al pianoforte che avrei potuto suonare. (lui suona la chitarra, un po' il piano e canta). Abbiamo quindi questa passione in comune molto forte. Ho imparato questo brano e gli ho mandato il video.
Per ben due volte mi ha chiesto di mandargli un video in cui suono se ne avessi avuto voglia. Io ero molto contenta. Mi trovavo bene a parlare con lui. Mentre parlavamo, a volte c'erano dei piccoli silenzi, e mi guardava sempre intensamente negli occhi. A volte faceva anche delle battutine un po' maliziose, ma sempre in modo elegante e mai volgare.
Un venerdì, dopo un aperitivo coi colleghi del lavoro, ho chiesto a lui se volesse un passaggio a casa (viene quasi sempre in treno al lavoro), dato che dovevo andare a comprare qualcosa proprio nel paesino in cui abita. (abitiamo a 5 minuti di distanza, a priori.)
Lui ha subito accettato. In macchina abbiamo parlato molto. È uscito fuori il discorso che quella sera io sarei andata al ristorante da sola, e ho proposto a lui di venire con me. Lui rispose che quel venerdì era uno dei pochi in cui era libero, e che quindi avrebbe voluto riposarsi. Ma che sarebbe venuto volentieri un altra sera con me a cena.
Una volta arrivato a casa, mi ha scritto su Instagram, e abbiamo parlato ininterrotamente per circa 30 minuti. Una cosa mai successa prima. È un tipo che non sta molto col telefono in mano.
Il giorno seguente però, non mi ha più scritto niente. Nemmeno la domenica, nulla. (d'altronde nulla di così strano, dato che non era mai molto presente sui social e nei messaggi).
In settimana, al lavoro, mi dava però sempre attenzioni molto singolari e dolci. E, sempre in settimana, a volte mi scriveva qualcosina.
Ho pensato quindi che magari fosse un po' timido, e ho preso io la palla al balzo, chiedendogli se venerdì sera sarebbe voluto venire alla festa della birra (che tra l'altro era proprio nel paese in cui vive).
Ha detto che dei suoi amici l'hanno anche invitato a quella festa, e che dato che io ci sarei andata, ci avrebbe fatto un penserino.
Venerdì mi scrisse chiedendomi se ero già alla festa della birra. Risposi di si, e mi disse che alla fine ha scelto di venire.
Abbiamo riso molto, mi ha fatto conoscere la sua cerchia di amici, è venuto fuori con me a parlare e mi ha chiesto perchè io non ho accettato le avance di altri ragazzi. Ho spiegato che non riesco ad andare a letto con uno che non ho mai visto prima e che ho conosciuto la stessa sera. Lui mi disse che pure lui è così, che non va mai con una ragazza appena conosciuta, e mai vista prima.
Abbiamo ballato...e bevuto....Un po' troppo forse.
Mentre ballavamo, a un certo punto ci siamo guardati negli occhi, ed è partito un bacio a stampo. Corto. Ma intenso.
Lui mi chiese quindi di andare fuori dal tendone. Abbiamo iniziato a baciarci, ecc. (potete immaginare altri dettagli).
Mi chiese quindi se volevo andare a casa sua. Io risposi di si. Avevo davvero voglia e mi sono lasciata andare.
Siamo quindi andati da lui, a piedi, camminando abbracciati e parlando molto. Ogni tanto ci fermavamo per baciarci...con tanta passione.
A un certo punto gli chiesi quando è che iniziò ad avere interesse per me. Rispose che fin da subito notò la mia bellezza e più tardi il mio fantastico carattere. Era dolcissimo mentre lo diceva. Mi sfiorava il viso dolcemente.
Ho chiesto pure se aveva pensato di portarmi a letto quella stessa sera, e disse che sinceramente non ci aveva minimanente pensato a questo e che non era nei suoi piani, ma che dato che si era creata la situazione, l'ha colta.
Arrivati a casa sua, ognuno si è dato una rinfrescata veloce in bagno, e poi siamo scoppiati di passione. Ci siamo strappati i vestiti di dosso...e i dettagli li lascio intendere a voi.
Purtroppo però, nel momento in cui eravamo giunti all'atto, mi disse che non aveva preservativi a casa, e ha detto che purtroppo non riusciva a farlo perchè aveva bevuto troppo.
Io l'ho messo a suo agio dicendo che non c'era problema.
Abbiamo dormito abbracciati. Lui era molto dolce. Mi sentivo molto bene.
Il mattino dopo, ho realizzato meglio ciò che era successo. Io un po' timida, non ho avuto il coraggio di abbracciarlo o coccolarlo. Ho comunque parlato un po' con lui e chiesto se volesse la colazione.
Purtroppo avevo un appuntamento quella mattina, e quindi mi sono vestita, l'ho abbracciato fugacemente, e sono andata. Lui rimase a dormire, perchè era stanco e avrebbe avuto una partita di hockey nel pomeriggio.
Dopo qualche ora, mi scrisse: Ehy, sai che hai dimenticato il tuo peluche a casa mia?
(già... ho "dimenticato", o meglio dire, lasciato intenzionalmente, il peluche che la sera prima avevo vinto alla festa della birra). Ho fatto ciò, per poterlo rivedere.
Io feci finta di essere rattristata per questo, e gli dissi di prendersi cura di lui finchè non me lo avrebbe ridato.
Lunedì era strano vederlo al lavoro, ma mi piaceva. C'era un lieve imbarazzo iniziale, ma poi passò.
Purtroppo, da quella settimana, il suo interesse sembrava quasi essere calato.
Non mi ha più scritto su instagram, non mi ha invitata alla cena che diceva che avrebbe voluto fare, non mi ha nemmeno parlato riguardo a quando vederci per ridarmi il peluche.
Sembrava più distante... Io ero molto triste. Pensavo già che si stesse creando qualcosa tra noi.
Ho pensato che si vergognasse per la sua performance, e che quindi non aveva il coraggio di chiedermi di vederci. Dopo una settimana circa, ho scritto io un bigliettino con il mio numero di whatsapp. Gliel'ho dato discretamente in ufficio, e la sera stessa mi ha scritto su whatsapp.
Purtroppo però quella gioia non durò molto, in quanto nei giorni seguenti non mi scrisse nien'altro.
Gli scrissi quindi io un messaggio con una foto di un vino che stavo bevendo davanti alla tele. (a lui piace il vino e gli ho consigliato questo buon vino che stavo gustando).
Mi ha risposto dopo un giorno, e poi si concluse lì.
Più passavano i giorni, e più sembrava che il suo interesse fosse calato, nonostante mi tirasse comunque delle occhiatine ogni volta che ne aveva occasione.
Ho aspettato un'altra settimana, ma sempre niente.
Ho pensato così di fare di nuovo io la mossa seguente, e ho fatto una breve letterina, scrivendo che lui era invitato a casa mia a un breve concerto live di pianoforte, seguito da una cena, servita con un buon vino. (volevo essere originale e un po' "simpatica" nella lettera)
Nella lettera ho anche scritto: "Costo: il mio peluche e un bel paio di occhi azzurri" (lui ha gli occhi azzurri e sa che mi piacciono molto i suoi occhi). Ho anche scritto di dirmi se quella data è disponibile, altrimenti di proporne lui una.
Finalmente, dopo ben 3 giorni, ha risposto tramite whatsapp, chiedendo scusa che ha risposto tardi, ma che è stato molto impegnato e ha aperto solo pochi istanti fa la lettera.
Ha anche scritto che l'invito è molto allettante, ma che purtroppo quel giorno non è libero perchè ha l'allenamento di hockey. (io diffidente, ho guardato sul sito della sua scuola di hockey, e mi sono resa conto che quel giorno NON ha allenamenti, ma ahimè, magari chissà, proprio QUEL regolare allenamento del giovedÌ, è stato spostato a venerdì. Rimane questa incognita)
Mi sono anche resa conto, che non ha proposto un'altra data, come io avevo gentilmente chiesto sull'invito...
Da allora è passata una settimana e io sono qui a rammaricarmi e a chiedermi dove ho sbagliato...
Da quando ha risposto alla mia lettera, ho iniziato ad ignorarlo. Ho iniziato a non salutarlo più ogni mattina e a non parlare più con lui. Mi sono limitata a piccole normali azioni tra colleghi. Nulla di più. Dopo l'aperitivo non ho chiesto se volesse un passaggio, e non ho più chiesto di comprare il pranzo insieme.
Ho notato che, dopo averlo ignorato, e fatto capire che non è l'unico uomo sulla faccia della terra, ha salutato lui me al mattino, dal nulla. E ho anche notato che stava meno in pausa pranzo con gli altri, e anche che mi lancia occhiate sfuggenti quando non lo guardo.
Oltre questo, purtroppo non è cambiato nulla da parte sua. Vederlo ogni giorno mi fa male...
Ho provato a passare oltre, perchè va bene tutto, ma ho una dignità. Proprio 3 giorni fa ho conosciuto un ragazzo, che mi ha presentato la mia collega. Lui, a differenza del mio collega, è stato subito diretto e deciso con me.
Ha mostrato subito che gli interesso. Chiesto il numero di telefono e invitata a un caffè.
Ci siamo visti per un caffè e abbiamo parlato per ore. Sembrava ci conoscessimo da anni. In più, andremo insieme in vacanza in Lapponia. Subito ha detto di voler venire con me, e io ho accettato, dato che proprio in questo periodo stavo cercando qualcuno che venisse con me.
Ieri in pausa pranzo, questa mia collega (che mi presentò il suo amico), parlando, ha raccontato a tutti i miei colleghi questa storia buffa di me che parto col suo amico in Lapponia, e che abbiamo molte cose in comune, ecc ecc.
Il mio collega ha sentito questa storia, ed è rimasto a bocca aperta. Non se l'aspettava. (premetto che avevo chiesto a lui se sarebbe voluto venire con me in Lapponia, e disse che non aveva possibilità.
Io ero contenta che il mio collega avesse sentito che io non sto a morire dietro a lui. Magari si sarebbe dato una svegliata. Così pensai, ma fose mi sbaglio...
L'altro ieri purtroppo è stato ancora indifferente, ma sembrava pensieroso a differenza di altri giorni. Ieri e oggi invece abbiamo parlato, come se nulla fosse, ed è venuto pure con me in pausa, e faceva battutine e cercava un minimo contatto con me. Lieve, ma lo cercava.
Ora, chiedo scusa a voi per questa spatafiata. Ma per favore, ditemi cosa pensate a riguardo di sta storia.
Perchè si è comportato così??
Cosa ho sbagliato io??
Cosa posso fare ora?
Dite che dovrei chiedere spiegazioni?
Dovrei continuare ad ignorarlo?
O forse ho sbagliato ad ignorarlo?
(Oltretutto, rivoglio il mio peluche indietro, e pare lui non abbia intenzione di ridarmelo.
In fondo, se lui non è interessato, anche solo a portarmi a letto, perchè allora non mi ha portato il peluche in ufficio chiudendo così la questione?? O sbaglio a pensarla cosÌ??)
Parentesi a parte, per favore, rispondete, perchè mi sto un po' disperando.
Non so più che fare... Mi faccio mille domande...E complessi senza senso.
Mi sento irrequieta, e vederlo tutti i giorni non aiuta.
Vorrei davvero capire perchè ha agito così. E cosa posso fare per ristabilire ciò che stava iniziando.
Grazie di cuore a chi risponderà.
Sto soffrendo per la mia prima delusione d'amore
Buongiorno,
mi rivolgo ai professionisti di questa piattaforma per avere un piccolo consiglio su come superare il dolore per la mia prima frequentazione andata male. Da dopo il mio coming out, avvenuto un anno e mezzo fa, non ho avuto altro che incontri molto brevi fino a quando a settembre non ho conosciuto un ragazzo spagnolo su Tinder con cui mi sono frequentato fino a inizio Dicembre 2022. Durante la frequentazione entrambi abbiamo sempre detto di andare piano per vedere cosa potesse nascere di bello ma lui tendeva sempre a "scandalizzarsi" per le mie dimostrazioni d'affetto, nonostante la mia onestà nel dire che semplicemente è nel mio carattere e non implica un sentimento maggiore. Arrivati a inizio dicembre mi ha detto che per lui la frequentazione non stava funzionando e voleva solo divertirsi con me o con altri. Dopo una settimana si è iscritto su Grindr (app di incontri gay) e quando ci siamo rivisti dopo Natale e ho provato a baciarlo, lui mi ha detto che non prova nulla per me e che non funzioniamo come coppia. Io da allora sto male. Piango tutti i giorni, mi manca e sto ancora peggio da quando ho saputo che sta chattando con persone nuove sull'app.
È stata la mia prima esperienza completa nella quale ho sentito un qualcosa di diverso e ora non so come uscire da questo periodo di tristezza. Chiedo un vostro prezioso consiglio. Grazie!
Mi sono innamorata di un uomo che non so cosa voglia da me
Buonasera, ho 48 anni tra qualche mese 49 e conosco questo uomo più giovane di me di un anno da molti anni. All'inizio lui mi chiedeva di uscire ma a me non piaceva, poi lui 8 anni fa si fidanzò e ognuno si fece la propria vita. Poi 5 anni fa, in un momento di crisi con la sua fidanzata (si erano lasciati e lui pensava fosse davvero finita) lui mi invitò di nuovo ad uscire e mi portò 12 rose rosse, poi passammo tutta la serata a ridere e io di colpo mi innamorai di lui. Quella sera mi parlava di voler instaurare una relazione con me, si chiedeva a come potevamo fare a organizzarci con i figli, il lavoro (all'epoca ero impegnata tutte le sere tranne il weekend) lui provò a vedere se mi portava a letto ma io rifiutai. Poi cominciammo a sentirci sempre meno, e dopo pochi mesi si rimise con la sua ex e chiudemmo ogni rapporto. Poi io frequentai un'altra persona e le cose iniziarono ad andare male la scorsa estate e io seppi che lui si era lasciato già da molti mesi, e approfittai del fatto che rispondeva alle mie storie su instagram per ricominciare a scrivergli, e un giorno lo incontrai sulla spiaggia e rimanemmo un'ora a parlare. Pian piano inizio a frequentare il mio gruppo di amici, finchè due mesi fa facemmo l'amore a casa sua, e fu meraviglioso, provai sensazioni forse mai prima provate in vita mia. Lui però poco prima mi aveva detto che aveva avuto degli approcci con altre donne ma non si sentiva pronto ad una relazione, e tutt'ora il nostro rapporto è fatto di incontri sporadici, quasi sempre in compagnia, per poi concludere la serata da lui facendo sesso e poi abbiamo dei momenti di grande tenerezza, abbracci e baci. Io non gli ho mai accennato a quello che provo e a cosa vorrei perchè ho paura di perderlo, però adesso non ce la faccio più ad andare avanti così, io capisco che lui ha un lavoro che gli porta via un sacco di tempo e lavora quasi tutti i fine settimana ma adesso non lo vedo da quasi due settimane da soli, a volte stiamo anche 5 giorni senza sentirci. A volte piango a casa da sola, ho respinto perfino persone seriamente interessate a me che potevano darmi stabilità per lui. Cosa devo fare? Dirgli quello che provo e rischiare di perderlo o tenere duro e vedere se col tempo le cose cambieranno?
grazie se risponderete e cordiali saluti.
Mi piace una persona da anni ma non mi sono mai fatto avanti
Salve. Mi piace una persona da anni, non so come fare, non le ho mai detto nulla, sia per timidezza, sia per alcuni litigi che abbiamo avuto e che abbiamo risolto. Non mi sono mai fatto avanti, e non so cosa fare.
Io in questi anni sono uscito anche con varie persona, che anche se mi piacevano, pensavo spesso a lei.
Non so più gestire la cosa, non se dirglielo, non so se continuare a fare finta di nulla.
Grazie mille per l'attenzione
Nuovo ragazzo "perfetto" ma pensiero all'ex
Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni, il mio ragazzo ad aprile mi ha lasciata perchè era da un po' che non andavamo d'accordo. Dopo due settimane abbiamo iniziato a vederci solo per ......, è successo fino a giugno. Spesso dormivamo insieme, io lo amavo molto, poi c'è stata una rottura definitiva, ci siamo visti a novembre per chiarire e concludere senza rancori (lui adesso è fidanzato con -quelladicuinondovevopreoccuparmi-
Il fatto è che, dopo averlo visto l'ho pensato molto meno, sono stata bene, sono uscita dal vortice della tristezza e ho avuto diverse distrazioni ma nulla di che. Ad oggi, mi ritrovo a frequentare un ragazzo stupendo, premuroso, intelligente, intraprendente, serio, un uomo che ci tiene da morire.. lasciatemi dire anche un figo pazzesco. Il problema? Da quando abbiamo .... penso continuamente al mio ex, lo desidero fortemente e mi manca, sono consapevole che lo amerò per sempre e sento la stessa cosa da parte sua anche a distanza. Non ci lasceremo mai spiritualmente, ma questo ragazzo mi piace non vorrei perderlo... e col mio ex non sarebbe mai più come prima. Cosa devo fare per espellere l'amore della mia vita dal mio organismo?