Lucia  domande di Genitori e Figli  |  Inserita il

Perugia

Rapporto difficile con mia madre

Buonasera, sto scrivendo qui nella speranza di avere un parere o una delucidazione circa il rapporto che ho con mia madre. Sono una ragazza di 30 anni, i miei si sono separati da quando ne avevo 2 e da allora credo che mia madre non mi abbia mai compreso nel profondo. Ogni volta che se ne presenta l'occasione innesca una discussione dicendomi come prima cosa che sono come mio padre e poi tutta una serie di parole spiacevoli come ad esempio che non faccio mai bene niente, che sono maligna, bugiarda, che non sono capace. Il suo atteggiamento nel litigio è aggressivo e qualsiasi cosa dice non posso controbattere perché inveisce contro di me finché non smetto di parlare. Dice che lei lo sà come sono perché è mia madre e niente può distorglierla dal pensiero sbagliato che ha. Si intromette nel mio rapporto di coppia, dicendo che io mi prostituisco per amore (nel senso che sono tipo tappetino) quando invece non è assolutamente vero. Qualsiasi cosa gli racconto della mia vita normale è un'occasione per discutere tanto che oramai ho rinunciato a raccontargli le mie cose. Con i miei famigliari più stretti si comporta come una bambina,andando a raccontare le sue verità dopo ogni discussione a mia nonna in modo da farmi risultare ai suoi occhi come una ragazza problematica che la tratta male. Io non riesco più a sostenere un rapporto così con lei, ma dirglielo non serve a nulla poiché mi insulta dicendo che sono una falsa. Non so più cosa fare, ci sto davvero molto male perché abbatte in continuazione la mia autostima e la mia felicità.

  3 Risposte pubblicate per questa domanda

Dott. Sacha Horvat Inserita il 22/09/2021 - 11:45

Milano
|

Buongiorno Lucia,
è veramente complesso districarsi in una relazione in cui solo una parte cerca di capire e affrontare le difficoltà. Le sue parole indicano come la sua libertà (di parola, di pensiero e di coppia) venga intrusa lasciandole delle ferite.
Spesso, la relazione con i genitori ci lascia impotenti e persi nell'incapacità di trovare una via d'uscita alla nostra condizione. La possibilità di stare meglio esiste e richiede il compito di conoscersi meglio per potersi allontanare con serenità. Penso che la sua domanda possa essere un indizio di cambiamento. Prenda in considerazione l'aiuto di un professionista che la possa supportare in questo momento nuovo e ricco di potenzialità.
Un caro saluto.
Dott. Sacha Horvat

Dott.ssa Loredana Trebisacce Inserita il 21/09/2021 - 15:11

Roma
|

Carissima, da quello che scrivi si intravede tutto il tuo malessere per una situazione protratta nel tempo che ha minato e continua a minare la tua autostima, la tua serenità e credo anche in parte i rapporti con i tuoi familiari.
I nostri genitori, spesso e a volte inconsapevolmente, adottano degli atteggiamenti e si comportano nella maniera più sbagliata rispetto ai nostri bisogni, rispetto alla nostra vita e soprattutto stentano ad a accettare che prima o poi si diventi adulti autonomi.
Mi sembra di capire che , nonostante i tuoi trenta anni, tu venga ancora trattata come una bambina, bisognosa di direttive su tutto e quasi incapace di gestire in autonomia la tua vita.
A tal proposito quale è la tua situazione? studi, lavori? Certamente anche se non è piacevole forse condividere con lei episodi della tua vita, si rivela un'arma a doppio taglio, dato che in seguito quelle informazioni sono usate, mi sembra di capire, per colpirti.
Non è facile ma piano piano dovresti iniziare un percorso di consapevolezza rispetto al tuo valore e alle tue scelte, indipendentemente da lei. Se ritieni, uno specialista potrebbe aiutarti in questo delicato passaggio verso l'indipendenza emotiva, necessario, a mio avviso per il tuo benessere e la tua serenità.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Loredana Trebisacce

Dott.ssa Manuela Leonessa Inserita il 21/09/2021 - 18:26

Torino
|

Buongiorno Lucia,
dalla sua lettera traspare tanta fatica e sofferenza, ma da parte di entrambe. Sicuramente soffre anche sua madre, intendiamoci ciò non giustifica il comportamento che ha con lei, ma partiamo da questo. Partiamo dal fatto che sua madre ha probabilmente delle fragilità che la portano a comportarsi così, e se lei riuscisse a trovare una chiave di lettura per comprenderla riuscirebbe a rapportarsi con lei diversamente. Cara Lucia, lei ha 30 anni, ed è giusto che si affranchi. Non è semplice, il fatto che viva sola con sua madre da quando aveva due anni ha reso il vostro legame sicuramente molto stretto, e il ricatto affettivo che le impone sottolineando come lei sia simile a suo padre, all’uomo cioè che l’ha abbandonata probabilmente alimenta anche un senso di colpa. Ha molto lavoro da fare. Può valutare una consulenza psicologica che l’aiuti a stare bene. Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Un caro saluto,
dott.ssa Manuela Leonessa