articoli di psicologia della Dott.ssa Chiara Rottoli

risposte dello specialista Chiara Rottoli

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Ansia e attacchi di panico

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Buonasera Venusia, dalle sue parole traspare molta sofferenza, che va tuttavia approfondita. Da quanto tempo va avanti questa situazione? Ci sono stati altri momenti della sua vita che l’hanno portata a reagire così? Spesso l’ansia e gli attacchi di panico non trattati si espandono infatti a vari ambiti della vita. Iniziare a scrivere questa richiesta e parlare con un professionista può aiutarla a ritrovare un po’ di benessere. Dott.ssa Chiara Rottoli...

Dimenticare e tornare a fidarsi

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Buongiorno Francesca. Le sue fatiche sono comprensibili, ma credo valga la pena approfondire di più che significato ha per lei quest'uomo e questo comportamento. Entrambi uscite da relazioni importanti, forse lei ora sta alzando molto le aspettative su altri rapporti dopo il matrimonio, il che la porta inevitabilmente a soffrire. Ci possono essere somiglianze con relazioni passate o similitudine nelle sue reazioni/sentimenti rispetto a tali rapporti? Cosa cerca ora in questa relazione? A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Come fare a stare meglio?

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Buongiorno Valentina. Ciò che descrive appare come una modalità post traumatica di superare i forti eventi che ha vissuto, tuttavia sono necessarie altre informazioni per meglio comprendere la sua situazione. Che ruolo aveva suo suocero nella sua famiglia? Le erano mai capitato eventi ti tale impatto? Suo marito è a conoscenza di questo periodo e in grado di starle accanto? Gli eventi traumatici sono definiti tali per le soluzioni che si mettono in atto nel tentativo di superarli: talvolta ci si ritrova sprovvisti di risorse, rimanendo ‘intrappolati’ in un circolo vizioso. Da ciò che racconta però Lei è una persona consapevole e motivata a uscirne. Nulla di irrisolvibile attraverso un percorso psicologico. A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Farmaci, utilizzo di paroxetina e sumatriptan

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Buongiorno Vanessa. Ogni farmaco porta con sè alcuni effetti collaterali, quali sono quelli di cui è preoccupata? Questi farmaci le sono stati prescritti da uno specialista o dal medico di base, e per quale motivazione? Ha mai sofferto in passato di emicrania o è la prima volta che le capita? Sebbene i farmaci siano un valido aiuto a stare meglio, può valutare l'accompagnamento di questi a un percorso psicologico per valutare, dopo accertamenti medici che escludano condizioni organiche, se tale emicrania sia origine psicosomatica, al fine di migliorare sia la sua salute psichica che fisica. A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Mia moglie non mi stima

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Buonasera Christian, descrive una situazione davvero faticosa ma che merita la giusta attenzione e ulteriori approfondimenti. Spesso le relazioni fortemente intime e volute rischiano di incistarsi su ruoli non flessibili e che impediscono una crescita di coppia. I temi da indagare sono l'inizio della vostra storia e i momenti di scelta maggiormente importanti che avete apportato alla vostra vita, cosa fa scaturire tali discussioni e come si sente lei. Inoltre, può pensare a qualche evento accaduto all'inizio della "depressione" di sua moglie? La sua valutazione fa pensare a un voler superare questo momento, sebbene è probabile che l'unica soluzione che le viene in mente sia quella del divorzio. Sua moglie è consapevole del suo malessere? Il consiglio migliore potrebbe essere una terapia di coppia, tuttavia se non fosse possibile è bene che lei si conceda del tempo per se stesso con un percorso individuale: questo può essere un passo diverso rispetto al suo descriversi come la parte della coppia disponibile e che lavora sodo per l'altro. Infine, un cambiamento di coppia può partire anche dal cambiamento del singolo. Le consiglio quindi di prendere primariamente in considerazione un percorso di coppia, confrontandosi con sua moglie. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Disforia di genere, ansia e depressione

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Buonasera Matilda, mi permetto di consigliarvi alcuni percorsi gratuiti che si svolgono presso l'ospedale Niguarda e lo sportello Transala. Nonostante la sua ragazza abbia già espresso fortemente il desiderio di intraprendere tale percorso, si tratta di un ristrutturare anche la vostra relazione. Un valido aiuto può essere sia una consulenza da un terapeuta o un supporto più strutturato nei centri sopra indicati (purtroppo avrete a che fare con i tempi di attesa degli ospedali e con una presa in carico individuale in questo caso). Per quanto concerne invece la sua richiesta di essere d'aiuto mi pare che emerga molta fatica nel vivere questo momento specifico della sua relazione: i suoi desideri coincidono con quello della sua ragazza? Come vive questa scelta? A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Era amore?

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Cara Angela, il suo racconto colpisce molto, soprattutto perché ancora ne soffre e non sembra esserselo lasciato alle spalle. Si è sentita presa di mira e in giro dopo essere stata ricoperta di attenzioni. Questa dinamica le è già capitata in altri contesti o per lei è stata la prima volta? Per esserle d'aiuto sarebbe necessario approfondire sia la sua storia di vita sia le domande finali che porge: queste lasciano intendere un'insicurezza su sé stessa che non le permette di capire il motivo per cui un'altra persona si sia rivolta a lei in questo modo. Cosa pensa in generale di sé stessa? Cominciare a farsi le domande giuste e chiedere aiuto è il primo modo per risolvere un problema. A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Cosa mi sta succedendo?

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Buonasera Alessia, ha descritto una situazione particolare che farebbe pensare a momenti depressivi. Ovviamente vanno approfonditi tenendo in considerazione la ciclicità di cui parla, così come chi è lei e se c'è qualche evento scatenante (se lo ha notato) che da il via a tali pensieri e come questi hanno termine. La invito a raccontarsi di più per avere un aiuto corretto. A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Festa di compleanno e rapporto con la ex

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Buonasera Roberto, ciò che racconta sembra affligerla in modo particolare. Tuttavia il ruolo genitoriale va avanti anche quando quello coniugale termina. Lei cosa pensa del desiderio di suo figlio? Come mai pensa che finirà sicuramente questa storia se accettasse? Sembra che andare incontro a un figlio significhi non scegliere la relazione sentimentale, perché? Infine, come mai il rapporto non può più rimanere cordiale con la sua ex-moglie? A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Come affrontare le paure?

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Buonasera Francesco. Ci sono sicuramente terapie che per estinguere il sintomo ansioso/di paura espongono allo stimolo che genera tale stato, tuttavia sono condotte da terapeuti e non basta, soprattutto se il sintomo compromette e limita gravemente la libertà di autonomia della propria vita, una mera esposizione. Più funzionale è ricercare il significato che ha per lei quella paura, poiché se non trattata correttamente potrebbe 'migrare' da un oggetto all'altro (per intenderci, dall'aereo alla paura dei ragni). Che tipo di persona è lei? Spesso ansiosa e timorosa o solo in precise occasioni? Allo stesso tempo è lodevole e ammirevole l'idea di far esperienza di ciò che ci spaventa, cercando di non evitare la fonte del prohlema. A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Sono il frutto di tutte le mie scelte sbagliate

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Cara Sara, dal suo messaggio traspare una grande sofferenza che è necessario prendere in considerazione. Sembra che lei faccia anche molti sforzi per riuscire a realizzare i suoi sogni, lavorare e portare avanti una facoltà dura come quella di giurisprudenza non è da poco. Da parte sua è corretto dar peso a questi pensieri e cercare un aiuto professionale: da quanto sono presenti? è accaduto qualcosa di specifico prima della loro apparizioni o è stato un lento processo? Allo stesso tempo i suoi cari e le amiche credono molto in lei, il che mi fa pensare al fatto che lei sia una ragazza con risorse. Se desidera approfondire la richiesta di aiuto sono a disposizione. Dott.ssa Chiara Rottoli...

Perché accetto il suo tradimento?

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Cara Rossella, è difficile rispondere alla sua domanda con queste poche informazioni. Il tradimento è un atto che ferisce molto, così come altri atti nella relazione di coppia. Tuttavia è possibile leggerlo come segnale di qualcosa che va rivisto tra di voi, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di suo marito che non vuole lasciarla e della sua fatica a immaginare di mandarlo via. Questo mi fa pensare che siate entrambi propensi a risolvere e rafforzare il vostro legare. Come era il rapporto con suo marito prima della confessione? Non c'è un soggetto sbagliato, ma una dinamica che, per svariati motivi, in questo momento non porta a una crescita personale e di coppia. A disposizione, qualora volesse approfondire. Dott.ssa Chiara Rottoli...

Relazione malata

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Cara Maria, in ciò che ha descritto racconta molto di come è fatto il suo compagno. Potrebbe esserle d'aiuto soffermarsi maggiormente su se stessa, dal momento che non sembra mettere per ora in discussione la sua relazione. Le è già capitato di sentirsi in questo modo nelle sue relazioni? Il suo non fidarsi è specifico di questa situazione o anche di altre? Solo ora che lui appare più disponibile lei riesce a dire di non fidarsi, cosa è cambiato? Il mio consiglio è di confrontarsi con uno specialista per alleviare tali sensazioni e chiarire ciò che desidera. A disposizione. Un saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Perché non riesco a dire quello che penso?

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Buonasera Valeria, per rispondere più precisamente alla sua richiesta è necessario avere qualche informazione in più, come ad esempio la sua età, come mai solo ora non tollera più una parte di sè e se questa ansia si modifica in rapporto alle relazioni che ha, ad esempio se con persone con cui ha una maggiore intimità (familiari, amici stretti) sente ugualmente di non potersi esprimere, o ancora se accade di più in rapporti individuali piuttosto che in gruppi. Può esserle utile anche fare chiarezza sul meccanismo stesso del non esprimersi: a volte non ci si esprime per timore del giudizio, per vergogna, a volte per preservare le relazioni che abbiamo temendo che l'altro non tolleri la nostra inevitabile diversità, altre ancora per una mancanza di chiarezza su cosa si voglia dire. Tuttavia queste spiegazioni sono generali e le tornano utili solo all'interno di un percorso terapeutico che prima di tutto guardi lei come individuo, non fornendole semplici spiegazioni preconfezionate a cui, per come si è descritta, aderirebbe come conseguenza del non riuscire ad esprimere la propria opinione. I professionisti sono in grado di creare un ambiente accogliente favorevole al suo scopo. Il come 'migliorare' é qualcosa che troverà così più semplice da attuare. Resto a disposizione. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Sono ritornati gli attacchi di panico e l'ansia

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Buonasera Michela, dal suo messaggio non sono chiari alcuni punti: la terapia farmacologica l'ha ripresa su indicazione di un medico? Come è avvenuta la prima sospensione, in accordo col medico curante? La cosa che mi sembra più significativa da capire è se il suo percorso terapeutico era terminato o è stato interrotto. Da quel che racconta la terapia le è stata di grande aiuto, potrebbe valutare di ricontattare la sua terapeuta per comprendere se non è stato risolto qualcosa o se forse in questo momento interrompere la terapia, quindi un supporto mentale interiorizzato costante che è stato in grado di supportarla, ha riattualizzato gli attacchi. Nel caso le motivazioni siano diverse può valutare di contattare un altro terapeuta senza scoraggiarsi che quella precedente sia stata inutile: ogni percorso apporta comprensione che ci permette, quando correttamente guidata, di migliorare la nostra qualità di vita. Allo stesso tempo, non è raro che avvicinarsi al nucleo problematico possa ripresentare una sintomatologia storica che si pensava scomparsa. La invito quindi a contattare un professionista così come ha avuto la forza di scrivere qui. A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Scuola e stress

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Caro Fabrizio, la tua richiesta apre a molte possibilità di analisi, di cui mi preme sottolinearne almeno due, non certo del tutto slegate. La prima riguarda ciò che senti di dover fare in modo obbligatorio e che ora ti porta a una fatica: se è vero che gli sforzi per raggiungere bei voti sono apprezzabili e necessari per concludere il ciclo scolastico, quali possono essere le conseguenze di un voto 'non alto' che ti richiede di svegliarti alle 5 del mattino per studiare? Mi pare di capire che tale 'obbligo', per rimanere in linea con i tuoi voti passati, assuma caratteristiche negative ora che hai trovato altri interessi. Inoltre è necessario capire cosa ti attivi l'essere valutato e giudicato, cosa che vorresti esplicitamente evitare. Altra questione da sollevare e approfondire è relativa alle relazioni: non sembri interessato a mantere o creare rapporti coi tuoi pari (vorrei studiare a casa) è così? La scuola non è solamente un luogo di insegnamento e valutazione, oltre all'essere certa che alcuni professori siano in linea col tuo pensiero di studio per interesse, ma anche un luogo di crescita personale. Le relazioni sono il primo motore. Che tipo di amicizie hai? Com'è invece il tuo rapporto con gli adulti? Da come parli e rifletti sei certamente un ragazzo intelligente e con molte risorse: ti consiglierei di approfondire attraverso una consultazione, anche breve, con un professionista sul tuo territorio. Sono a disposizione per eventuali dubbi o nuove domande. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Se mio marito ha il porto d'armi, posso andare dallo psicologo?

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Cara Maria, il percorso riguarderà sé stessa, non suo marito nonostante potrà essere uno dei principali temi dei suoi colloqui. Inoltre il professionista è tenuto al segreto professionale se non in rarissimi e molto gravi casi, ad esempio quando esiste un pericolo reale di vita per il paziente. Che tipo di lavoro fa suo marito? È riuscita a capirr in modo più approfondito la sua contrarietá? Lei parla di un incastro in cui si sente schiacciata al volere di suo marito, ipotizzo che sia questo il tema di cui vorrà parlare nei colloqui: non le appare un ulteriore tentativo di rafforzare tale incastro? Inoltre, come mai dichiara di non voler prendere psicofarmarci? Che motivo ha di pensare che debba farlo? La invito a riflettere su queste ipotesi e domande, certa che il professionista che la incontrerà le indicherá le migliori soluzioni. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Bassa autostima, invidia e ansia

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Cara Elena, leggo con piacere le sue parole dalle quali si può dire che lei abbia un buon livello di consapevolezza rispetto a ciò che le sta succedendo, ma anche al 'come si dovrebbe fare per non stare in questo modo' (ad esempio quando dice che si rende conto che il confronto non è il corretto mezzo di autovalutazione anche se non può fare a meno di metterlo in atto: più centrale appare il punto in cui dice che ha paura quando non conosce qualcosa. La invito a riflettere su questo dicendole che il passaggio tra una fase di vita da studente a lavoratrice ports spesso con sé paura e ansia. Ricercare una causa scatenante non porta alla risoluzione del problema, che appare più complesso. Iniziare un percorso può aiutarla perché implica dare valore a ciò che si prova e che si è, contrariamente a quanto dice di fare attraverso il continuo confronto con gli altri, che forse le serve proprio a impedirsi di 'crescere'. Se è interessata ad approfondire mi scriva pure. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Ansia e lavoro

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Buonasera Daniele, credo che la sua richiesta vada approfondita, ma certamente può cominciare a confrontarsi con un professionista per approfondire ciò che le accade. Che tipo di lavoro fa? Le è già capitato qualcosa di simile in passato, anche in ambiti extralavorativi? La invito anche a pensare a eventuali cambiamenti che l'hanno personalmente riguardata negli ultimi tempi. Se è interessato ad approfondire, sono a disposizione. Dott.ssa Chiara Rottoli...

Ansia nella coppia

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Cara Valentina, mi sembra che lei stia descrivendo una situazione di crescita personale e di confronto con i suoi desideri rispetto al futuro. Questo è comune e positivo, tuttavia il modo in cui tali situazioni si affrontano e i vissuti che ne derivano sono strettamente personali. Il tipo di esperienze che attualmente affronta sono, forse per la prima volta, qualcosa di esclusivamente suo: i legami creati precedentemente possono farle sentire in qualche modo che il suo posto è un altro? Credo che sia corretto poter mettere in discussione alcuni legami in un momento di passaggio, tuttavia non sempre è necessario interromperli: mi incuriosisce come è arrivata alla conclusione che il problema sia nella sua relazione di coppia. Sicuramente rivolgersi a un professionista può supportarla nel chiarire i suoi sentimenti in questo particolare periodo della sua vita, dal momento che da come scrive appare una persona con ottime risorse. Resto a disposizione qualora volesse approfondire la questione. Cordialmente Dott.ssa Chiara Rottoli...

Lasciare il lavoro?

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Cara Valeria, oltre alle domande che correttamente si sta già ponendo potrebbe esserle utile capire cosa significhi per lei 'mollare tutto'. In quali altre occasioni le è successo e cosa ha sperimentato di conseguenza? Inoltre, come mai ritiene che la sua storia funzioni solo perché percorre 800 km ogni volta? Sicuramente mostra di avere buone risorse per affrontare tali quesiti (come ha dimostrato ad esempio nel contratto poco chiaro con la scuola), tuttavia sembra assumersi anche responsabilità non necessariamente di sua pertinenza. Infine, questa situazione viene descritta come non temporanea ma una causa a lungo termine di tutte le sue relazioni. È possibile per lei vederla invece come una fase di passaggio? Ci sono state altre occasioni in cui si è sentita sola dopo aver preso una scelta importante per se stessa? Se interessata ad approfondire l'argomento mi rendo disponibile. Cordialmente Dott.ssa Chiara Rottoli...

Amore malato: che fare?

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Cara Rachele, comprendo dalle sue parola la fatica di rimanere in una situazione simile. Credo che per lei sia importante capire cosa desidera per se stessa e come mai rimane in una relazione che attualmente non la soddisfa e la umilia. I cambiamenti che richiede al suo compagno possono metterlo in una posizione di paura rispetto all'equilibrio che ha trovato stando 'segretamente' con lei, sarebbe quindi interessante capire anche per lui che significato ha questo rapporto nascosto. Le è capitato in passato di rimanere incastrata in un rapporto in cui non poteva avanzare richieste sentite legittime per se stessa? Può esserle d'aiuto consultare un professionista per approfondire tali temi, dal momento che si trova anche in una fase di crescita e probabilmente è arrivata a desiderare un rapporto più completo. Resto a disposizione per dubbi e domande. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

La difficoltà nelle relazioni stabili

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Cara Clariccia, nonostante la sua esaustività nel raccontare la sua situazione ci sono altre domande che vale la pena approfondire: che ricordo ha del rapporto con suo padre? come mai dovrà 'tornare a vivere coi nonni', quando ci aveva già vissuto insieme? Forse il messaggio che le è stato trasmesso non è solo che il sesso è sporco, ma che tutta l'intimità lo sia, da qui il blocco bel costruire relazioni durature. Tuttavia credo che possa valere la pena rivolgersi a un professionista che la aiuti ad approfondire come lei sta in relazione con gli altri. Sono a disposizione in caso di domande e dubbi. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Ansia e pensieri negativi

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Cara Eleonora, forse sta vivendo un momento delicato della sua relazione o della sua vita, in cui stanno avvenendo alcuni cambiamenti importanti. Questo genere di domande è legittimo in un rapporto, in particolare quando si inizia a pensare a un futuro condiviso. Le è già capitato di avere questo genere di pensieri che le causano ansia, o si definirebbe una persona ansiosa? Se vuole approfondire sono a disposizione, ma mi sento di rassicurarla rispetto a questi pensieri perché è certa di essere innamorata del suo ragazzo. La invito però ad affrontare con lui questo discorso per aiutarla a chiarire meglio i suoi pensieri e auspicabilmente ad approfondire ancora di più il vostro legame. Un saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

continuo a cercare altri ragazzi e non capisco il perché

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Cara Victoria, comprendo il malessere che ciò le causa, ma credo si stia ponendo domande importanti in questo momento rispetto alla sua relazione, forse perché si rende conto che a questo ragazzo ci tiene molto e non avrebbe bisogno di mettere continuamente alla prova il suo personale valore con continue ricerche d'attenzione, le quali come lei acutamente nota la lasciano vuota (questo è uguale nel tempo o è presente da quando ha una relazione stabile?) La sua domanda è ottima ed evolutiva, la invito ad approfondirla. A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Mangio senza controllo

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Cara Martina, per esserle d’aiuto sarebbe bene avere più informazioni, ad esempio la sua età, se le è mai capito in precedenza, se è successo e attribuisce tale modifica comportamentale a qualche evento della sua vita recente. Le problematiche alimentari, dal poco che racconta, sono espressione di un disagio più profondo che non va trascurato. È comunque ottimo che lei si sia resa conto della problematica che sta passando. La invito quindi ad approfondire la sua situazione. A disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Non voglio figli, lui sì

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Cara Cri, credo che la delicata tematica di cui parla non sia risolvibile rispondendo semplicemente alla sua ultima domanda, ma è importante focalizzarsi su ciò che prova quando entra in contatto con un altro, che seppur disponibile ad accettare di non avere figli, le suscita un sentimento di vergogna e colpa. Inoltre mi sembra importante notare che tale decisione implicherebbe necessariamente una lettura di perdita di tutto ciò che ha nella relazione. Ci sono state altre occasioni in cui ha avuto modo di provare tali sensazioni? Per qualsiasi chiarimento Dott.ssa Chiara Rottoli...

Paranoie e felicità: come iniziare un percorso?

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Caro Luca, comprendo la sofferenza che ti stai portando dietro e credo che tu abbia già fatto un grande primo passo confrontandoti con gli amici, che sembrano supportarti in tale scelta. È quindi importante che ora tu possa contattare un professionista della tua città che ti aiuti a sciogliere questo circolo ormai vizioso di timore. Certamente cambiare città è stato un inizio per mettere in moto le risorse in te presenti, che vanno probabilmente meglio indirizzate. Un caro saluto, resto a disposizione Dott.ssa Chiara Rottoli...

Bugia, inganno e fiducia tradita

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Cara Sara, comprendo e percepisco la sofferenza che l’affligge per questa situazione, ed è allo stesso tempo ammirevole il suo volerla risolvere, dimostrando di voler investire nel suo rapporto sentimentale. Il primo passo è cercare di capire come mai ha deciso di dire questa bugia, se è una strategia che ha utilizzato in passato magari ottenendo buoni risultati, se le serviva in quel momento a non toccare il sentimento che aveva per questa ragazza ed è quindi stato più facile allontanarsene con una fuga. La cosa che forse la turba di più è proprio il fatto che questa persona è rimasta per lei, andando oltre i problemi avuti in passato, ponendola nella posizione di essere ugualmente amata. Forse in questi due anni, trascinandosi quello che lei chiama “sbaglio, bugia” si è sempre posta in difetto e non meritevole non scardinando mai questo vostro incastro. Certamente un confronto con un professionista può essere utile. A disposizione Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Perché mia moglie ha bisogno di questa fantasia?

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Caro Rino, comprendo la difficoltà che sta attraversando in questo momento. Si sente probabilmente messo da parte o non abbastanza per sua moglie, nonostante lei cerchi di rassicurarla il più possibile. Credo che in questo momento si stia confrontando con l’accettare o meno, per amore, questa situazione, chiedendosi cosa significhi non acconsentire e quali conseguenze ne deriverebbero. Prima di tutto può essere utile comunicare il suo dubbio e stato d’animo a sua moglie, secondo un confronto di coppia, se sua moglie acconsente, vi aiuterebbe a venire a capo della situazione creatasi. Infine, le ragioni per le quali sua moglie ha adottato questo comportamento non le possiamo conoscere, ma possono altresì essere esplorate in un percorso di coppia. A disposizione, le mando un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Paura di andare in vacanza

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Cara Luna, la sua domanda mostra una forte sofferenza per la situazione attuale ma merita di essere approfondita, innanzitutto da un punto di vista storico (quanti anni ha, da quanto tempo le capita e se le è capitsto in passato, com'è la sua situazione familiare) e se le viene in mente qualcosa rispetto a tali fobie, o ancora in qualo altre situazioni le capita di avere attacchi di panico. È un ottimo passo aver posto qui la sua domanda, e credo non debba esitare a contattare un professionista per spiegare meglio la condizione attuale. Nel frattempo, la invito a pensare se è accaduto qualcosa di particolare bella sua vita a ridosso dell'emergere di tali sintomi, sia come eventi specifici che come momenti di passaggio significativi per lei o per qualcuno dei suoi familiari importanti: a volte questo accade quando qualcosa di più profondo ci spaventa e diamo per scontato di non poterlo affrontare. In bocca al lupo e un caro saluto. Dott.ssa Chiara Rottoli...

Ansia e stress

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Caro Luca, comprendo il momento difficile che sta attraversando. Il suo dire che questi problemi in realtà non ci sono mi fa pensare che abbia già in sé presenti le risorse per affrontare in modo nuovo e diverso le situazioni che ritiene stressanti. Tuttavia va approfondito questo termine: quali caratteristiche la portano a dire che sono stressanti? Come ha affrontato in passato gli episodi da lei citati come causa della sua ansia? Tende a ripetere queste modalità di risoluzione? Potrebbe approfondire tutto ciò con un professionista che sarà di certo in grado di aiutarla. Rimango a disposizione e le mando un caro saluto. Dott.ssa Chiara Rottoli...

Ansia pre esame

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Cara Elizabeth, comprendo la frustrazione di tale situazione e noto delle buone risorse nell'aver affrontato le sue paure riuscendo comunque a uscire di casa. Lei parla di aver avuto a che fare con molti psicologi, cosa vuol dire? Ha fatto un percorso o ha avuto più colloqui con vari professionisti? Inoltre l'idea di assumere un farmaco prima dell'esame non sembra convincerla del tutto, forse sta comprenendo che tale ansia ha a che fare con qualcosa di più profondo che può essere affrontato certamente con l'aiuto di un farmaco, che tuttavia non può essere l'unica soluzione che desidera per se stessa. Cosa rappresenta per lei dare gli esami? Affrontare l'università rappresenta un grosso momento di passaggio, per cui è possibile che talvolta emergano difficoltà. Credo che parlare con un professionista che dia spazio e voce alla sua sofferenza sia un valido aiuto, che può portarsi dietro anche in altre situazioni, proponendole magari un percorso per le sue esigenze. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Sempre triste, infelice e insoddisfatta

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Cara Giusy, sembra che stia basando la sua felicità esclusivamente su fattori materiali non accettando che un certo grado di tristezza è parte di noi e non scaturisce necessariamente dai dati di realtà. Dalla sua descrizione emerge una insoddisfazione rispetto a sé stessa e all'idea che gli altri dovrebbero avere di lei, tematica che la invito ad approfondire in un percorso terapeutico che sicuramente sarà in grado di mettere meglio a fuoco questa dimensione. Un caro saluto Dott.ssa Chiara Rottoli...

Troppo bella per me

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Caro Luca, hai messo a fuoco dei punti importanti rispetto alla situazione che stai vivendo, mostrandoti desideroso e capace di poter comprendere le cause dei tuoi pensieri. Tuttavia andrebbe approfondita la tua storia, poiché spesso questi pensieri nascono in occasione di vissuti più ampi che difficilmente si possono comprendere in modo autonomo. Infine, non tralasciare quello che tu dici rispetto al fatto che è la prima relazione a cui stai dando valore e importanza, dove quindi il tuo desiderio entra immediatamente in contatto con la dimensione di non merito che ti attribuisci. Un confronto con un professionista può sicuramente aiutarti. A disposizione se avessi altri dubbi. Dott.ssa Chiara Rottoli...