Cos’è la cherofobia: etimologia e significato
La cherofobia (dal greco kairós “ciò che rallegra” o "tempo propizio" e fóbos "paura”) è una condizione che porta ad aver paura della felicità.
Si tratta di una fobia, cioè una paura irrazionale e incontrollabile accompagnata da una forte emotività e da sintomi fisici.
Non sono stati svolti ancora molti studi sulla cherofobia, per questo ad oggi non viene riconosciuta come un disturbo psicologico a sé stante, piuttosto viene vista come un sintomo del disturbo d’ansia o come un comportamento associato a traumi infantili.
La felicità è una condizione che interessa la sfera emotiva, psichica, sociale e fisiologica. Non è possibile elencare dei parametri universali di felicità, né definirla in maniera assoluta: ogni persona sente la felicità in maniera diversa.
Tra le diverse società cambia moltissimo il concetto di felicità, come descritto in uno studio condotto su 14 culture, pubblicato sul Journal of Happiness Studies. In Occidente si parla di “happycrazia”: la felicità e la sua ricerca costante sono i valori su cui impostare la propria vita. Invece, in alcuni luoghi dell’Asia, mostrarsi felici in pubblico è inappropriato e irrispettoso per coloro che non hanno raggiunto i propri traguardi.
Caratteristiche delle persone cherofobiche
Le persone cherofobiche hanno paura per gli eventuali momenti di felicità che potrebbero sperimentare. Una delle convinzioni alla base del pensiero cherofobico è che i momenti di felicità sono precursori degli eventi di tristezza e sofferenza. Vivere una gioia sarebbe quindi l’anticipazione di un dolore. Questa idea porta a comportarsi in maniera irrazionale ed illogica, credendo che evitare la felicità sarebbe la soluzione.
Il cherofobico non ha paura della felicità in sé, piuttosto sente una forte minaccia in ciò che la felicità comporta. Secondo le ricerche di Williams, Chamblers e Ahrens, molti individui temono le emozioni piacevoli e mettono in atto comportamenti per evitarle per paura di perdere il controllo “impazzendo di felicità” e di conseguenza di essere presi alla sprovvista nel momento in cui arriverà il seguente momento difficile.
All’intravedere un sentimento positivo, un successo o un futuro felice, il cherofobico percepisce la delusione imminente e viene assalito da ansia, diffidenza, sospetto e disagio. Così, introduce pensieri negativi, fonti di ansia e preoccupazione, in modo che da un lato non abbassa la guardia, e dall’altro torna alla sua zona di confort.
Chi soffre di cherofobia crede che passare del tempo contenti è una perdita di tempo, o che non merita la felicità o che, se la sperimenta, potrebbe diventare una persona cattiva.
Spesso i cherofobici dicono di trovarsi in uno stato di assenza di felicità, cioè di non-felicità piuttosto che di infelicità, e che si trovano a proprio agio.
Considerano la felicità una frivolezza, o addirittura qualcosa di deplorevole, e sentono che il loro valore personale aumenti fintanto rimangono in questo stato.
Generalmente non sono persone particolarmente tristi, solo tendono ad isolarsi e a evitare tutte le situazioni di possibile felicità.
Sintomi e cause della cherofobia
I sintomi di cherofobia più comuni sono:
Preoccupazione
Ansia anticipatoria al momento di essere invitati ad un’occasione o al pensare a un futuro gioioso
Comportamenti di evitamento, come rifiutare occasioni che apporterebbero cambiamenti positivi (come una promozione sul lavoro) o che implicherebbero divertimento (come un concerto o una festa).
Sebbene non sia chiara l’origine della cherofobia, sono state sviluppate delle ipotesi.
Secondo la psichiatra Carrie Barron la cherofobia ha origine in un trauma d’infanzia, generalmente esperienze ripetute in cui il soggetto ha sperimentato un momento di entusiasmo, gioia e vitalità seguito da una punizione o un sentimento negativo che sovvertiva il sentimento precedente. Da qui un apprendimento emotivo disfunzionale che genera un’idea distorta della relazione causale felicità-tristezza: non bisogna fidarsi dei momenti felici, perché termineranno male.
Anche avere vissuto un momento felice, stroncato da un’esperienza particolarmente tragica o dolorosa, emotivamente o fisicamente, è una possibile causa traumatica.
Sembra che la cherofobia sia correlata al perfezionismo: il perfezionista crede che non ci sia tempo per dedicarsi alla felicità, sarebbe tempo prezioso di produttività e di impegno totalmente sprecato.
Un altro tratto di personalità correlato è l’introversione: l’introverso, che si trova a disagio in contesti sociali, ha un maggior rischio di sviluppare cherofobia.
La mancanza di autostima è altrettanto correlata allo sviluppo di questo disturbo.
Questo fenomeno, prima quasi sconosciuto in Italia, si è particolarmente diffuso grazie alla canzone “Cherofobia” del giovane talento X-Factor Martina Attili, che descrive in una canzone cosa significa soffrire di cherofobia.
Come affrontare la cherofobia?
Ecco dei consigli per chi si trova in questa situazione:
Familiarizzare con le sensazioni fisiche collegate alla paura
Vedere la paura come un’emozione utile per i pericoli, ma che può attivarsi anche con dei falsi pericoli
Provare a concedersi dei piccoli momenti di svago, come uscire da soli per una passeggiata in natura, e abbandonarsi gradualmente a dei pensieri felici.
La maggior parte dei soggetti cherofobici non cercano aiuto, sentendosi a proprio agio nella loro campana di vetro, protetti dai pericoli. Quando il disturbo interferisce notevolmente con la vita personale, allora è imprescindibile affrontarlo, con l’aiuto di uno specialista, in modo da correggere le condotte di evitamento, gestire le emozioni e migliorare la qualità della vita.
La psicoterapia, accompagnata da strategie di rilassamento ed esposizione ad eventi felici, può fare luce sulle radici del passato che sostengono l’associazione gioia-dolore e grazie alla rielaborazione del trauma si giungerà a dare un nuovo significato, meno negativo, all’esperienza vissuta. L’individuo otterrà gli strumenti per calmare la minaccia e restaurerà la possibilità di una felicità duratura.
IN SINTESI
Cos'è la cherofobia?
La cherofobia è la paura irrazionale di provare felicità o momenti di gioia, per il timore che possa seguire qualcosa di negativo.Quali sono le cause della cherofobia?
Può derivare da traumi passati, ansia o convinzioni irrazionali legate al senso di colpa o insicurezza.Come si può trattare la cherofobia?
La terapia cognitivo-comportamentale aiuta a ristrutturare i pensieri negativi e a superare la paura della felicità.
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Oggi ad esempio abbiamo parlato di cherofobia.
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