Gerontofilia: si può essere attratti esclusivamente dagli anziani?

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gerontofilia


Cos’è la gerontofilia?

Il termine "gerontofilia" deriva dal greco "geron", che significa “vecchio”, e "philia", “amore” o “affinità”.

La gerontofilia indica un’attrazione sessuale specifica e tendenzialmente esclusiva nei confronti di persone anziane da parte di soggetti molto più giovani. Si manifesta attraverso una serie di comportamenti, fantasie o desideri sessuali rivolti solo a individui di età avanzata.

La caratteristica principale della gerontofilia risiede nel fatto che l’individuo è sessualmente attivo unicamente con le persone anziane (o quasi esclusivamente), generalmente di almeno 35 anni più grandi. Attratto solo dalle caratteristiche fisiche dell’età avanzata, come la pelle rugosa, la calvizie e l'odore peculiare, ignora tutti gli altri potenziali partner.

La gerontofilia può svilupparsi già dall'adolescenza, prima dell’inizio dell’attività sessuale, e può manifestarsi sia in persone eterosessuali che omosessuali.


Studi e diagnosi

Già all’inizio del 900, nel campo della psicologia, diversi studiosi della sessuologia come Kraft-Ebing, Freud e Jones iniziarono a parlare di gerontofilia. Fu tra gli anni ’40 e gli anni ’70 che, molto gradualmente, la gerontofilia cominciò a essere studiata in modo più approfondito. Inizialmente, veniva vista unicamente come una devianza sessuale.

Negli ultimi decenni, la ricerca sulla gerontofilia ha visto una crescita significativa, parallela al crescente interesse per la salute sessuale degli anziani e all'aumento della popolazione anziana nel mondo. Diversi studi recenti si sono focalizzati sulla comprensione delle cause biologiche, psicologiche e sociali, le implicazioni e le conseguenze della gerontofilia.

Tuttavia, ad oggi, la gerontofilia rimane una condizione scarsamente studiata, le sue definizioni non sono univoche e la sua natura viene interpretata in modi diversi, da una forma di parafilia specifica a una variante naturale della sessualità umana. Inoltre, non sono disponibili dati epidemiologici a riguardo, anche perché raramente chi vive questa condizione si rivolge a un professionista.

La gerontofilia non è menzionata né nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) né nella Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati (ICD), però è inclusa come parafilia nel Manuale di Diagnosi delle Malattie in Sessuologia (FLASSES), dove è definita come la partecipazione ad attività sessuali con persone anziane che si manifesta sia come comportamenti sessuali effettivi sia come fantasie sessuali. In contesti forensi, la gerontofilia viene classificata come “altra specificazione” o come “Disturbo Parafilico non specificato” del DSM.


Tipologie

Si possono distinguere due tipi principali di gerontofilia:

  • L’alphamegamia, che è l’attrazione sessuale da parte di un uomo o di una donna nei confronti di uomini molto più anziani e nella terza età
  • La matronolagnia, che è l’attrazione sessuale da parte di un uomo o di una donna per donne anziane.


Differenze tra essere normalmente attratti da persone più grandi, gerontofilia e parafilia

Sebbene la maggior parte della popolazione tenda a provare attrazione romantica e sessuale verso persone di un’età simile alla loro, esistono relazioni del tutto sane dove i membri della coppia hanno età molto discordanti. L’interesse romantico e sessuale verso persone più anziane, infatti, non riflette necessariamente un caso di gerontofilia. Se si tratta di persone di età legale che acconsentono e non vi sono abusi, né circostanze che limitano la capacità di consenso, né compulsioni, né altri disagi psicologici correlati, non vi è nulla di patologico.

Molte persone hanno sperimentato il fascino di qualcuno più grande, incantati dalla sua saggezza e i racconti di esperienze di vita. Spesso, l’attrazione verso individui notevolmente più grandi costituisce una tappa naturale dello sviluppo e della crescita emotiva e sessuale e si configura come un normale aspetto delle relazioni umane.

Si parla di gerontofilia quando esiste una preferenza sessuale estrema ed esclusiva verso gli anziani che causa un disagio significativo nella persona e a volte anche sintomi compulsivi. La gerontofilia è considerata una forma specifica di parafilia e in alcuni casi può presentare una sintomatologia tale da essere inquadrata come disturbo parafilico.

Le parafilie sono definite dal DSM come tutti quei comportamenti sessuali atipici per i quali il soggetto sente una forte e persistente eccitazione erotico-sessuale e tale condizione erotica è vissuta in perfetta egosintonia, cioè in congruenza e armonia con il proprio concetto di sé.

Nelle parafilie, le fantasie e l’attrazione sessuale avvengono solo nei confronti di stimoli che la maggior parte della società considera anomali. La gerontofilia è una di queste. In sé, la parafilia non è un disturbo mentale.

Il disturbo parafilico è una parafilia in cui il soggetto sviluppa una vera e propria forma di dipendenza dal comportamento parafilico, sente un disagio personale (egodistonia), le sue preferenze o compulsioni generano turbamento in sé e/o nell’altro, o addirittura esiste il rischio di danni a sé stesso e/o all’altro. In questi casi, esiste un forte conflitto interno tra il desiderio dato dai suoi impulsi sessuali e il rammarico di doverlo reprimere, il che definisce il confine con il disturbo mentale.

La classificazione di gerontofilia come parafilia è molto dibattuta e può essere controversa, in quanto viene spesso confusa con l’essere innamorati o avere una relazione con qualcuno più anziano.

Nel caso della gerontofilia, l’attrazione non è verso la persona in sé. Piuttosto, il desiderio sessuale è risvegliato unicamente dal fatto che la persona è anziana (e non si risveglierebbe altrimenti) e l’interesse rimane di tipo meramente sessuale. Inoltre, esistono dei malesseri significativi e limitazioni nella vita personale. In questi casi, si tratta di un desiderio patologico.


Disturbo o preferenza sessuale?

La gerontofilia è un argomento che ha un alto impatto sull’opinione pubblica e solleva domande e dubbi sulla sua natura patologica o fisiologica. Come spesso accade affrontando le parafilie, è difficile delineare i confini tra disturbo e preferenza sessuale, così come quelli tra normalità e trasgressione.

Secondo molti, la gerontofilia andrebbe considerata come un gusto o una preferenza sessuale, essendo sempre più accettato culturalmente il binomio “uomo adulto e donna giovane”. Tuttavia, le coppie composte da una donna parecchio più anziana dell’uomo generano ancora dibattito.

Tuttavia, purtroppo, esistono casi di gerontofilia non consensuale. Vengono spesso segnalati alle autorità casi di abuso sugli anziani, soprattutto su donne anziane all’interno strutture residenziali, da parte di uomini condannati in passato per violenza sessuale su minori, spesso impiegati o residenti delle stesse strutture. È evidente, pertanto, quanto il fenomeno dell’abuso sull’anziano debba necessariamente iniziare ad essere considerato ed approfondito.

Riassumendo, l’attrazione verso persone anziane non è in sé un disturbo e può essere considerata come una preferenza comportamentale sessuale se è vissuta dall’individuo in completa sintonia con sé stesso.

Quando si tratta di un’attrazione patologica, con implicazioni di disagio psicologico o comportamenti dannosi e perseguibili, allora si tratta di un disturbo.


Cause

Le cause della gerontofilia possono essere multifattoriali. Ecco le principali:

  • Alcuni individui, specialmente quelli con una personalità insicura, dipendente o bisognosa di protezione, subiscono il fascino di alcuni elementi presenti nelle persone mature, come il senso di comfort, protezione e calore che offrono, o sono incantati dalla loro intelligenza, esperienza, capacità di ascoltare e tranquillità.

  • L’evitamento dell’intimità o l’incapacità di relazionarsi con successo con persone di età simile, con la percezione che una persona anziana è meno minacciosa o esigente di una giovane.

  • Un possibile condizionamento, derivante da un’eccitazione sessuale sorta casualmente con qualche tipo di stimolo o immagine legato alla vecchiaia, che sia poi stato positivamente rafforzato, ad esempio attraverso la masturbazione.

  • Esperienze traumatiche di abuso sessuale infantile, in seguito alle quali l’individuo ha normalizzato l'atto sessuale con persone molto più anziane.

  • Alcuni individui sentono la necessità di essere utili e aiutare persone fragili o non del tutto dipendenti e lo trovano anche stimolante dal punto sessuale, godendo del fatto di poter prendersi cura degli anziani.

  • Esiste anche il caso opposto a quello appena menzionato. Cioè, persone che cercano sottomettere una persona più fragile, come una persona anziana, per sentirsi dominante grazie a un maggiore potere fisico. Questi sono casi delicati in cui va indagato un possibile abuso.

  • Freud stesso menziona tra le deviazioni della condotta di innamoramento la “predilezione per le donne mature” da parte di giovani sani mentalmente, riconducendola a un distacco dalla libido materna avvenuto in modo relativamente rapido e a un mancato superamento dei complessi infantili. Questo punto di vista è interessante in quanto mostra come l’autore dello scorso millennio, già rifiutava l’idea che le parafilie siano necessariamente una malattia psichica, ribadendo che anche le personalità “normali” possono presentare aspetti sessualmente atipici.


Consigli utili

In caso di gerontofilia, la prima cosa che deve essere fatta è indagare se si tratta di una preferenza genuina, o di un disturbo che genera un disagio. Se si tratta di coppie con differenza di età che hanno una relazione sana, o incluso una relazione basata sull'interesse, senza disagi psicologici, non è necessario intervenire.

Se si tratta di un’attrazione verso gli anziani vissuta con compulsioni, conflitti interni o disagio da una o entrambe le parti coinvolte, allora si consiglia di cercare un supporto psicologico, per indagarne le ragioni profonde.

Attraverso un percorso psicologico, è possibile individuare pensieri e fantasie che alimentano la parafilia, sviluppare delle strategie per gestirli o ridurli, lavorare sulla sicurezza e l’autostima e rielaborare eventuali traumi passati.


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Bibliografia

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